Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      506 ROCHECHOUART-MORTEMART (DI) MARIA MADDALENA — ROfffEFORT
      spese e fatiche, e spesso dovette essere interrotto. Venne finalmente compiuto coi fondi dello Stato, e costò 1,127 000 lire.
      R0CHECH0UART-MORTEMART < di) Maria Maddalena Gabriella Adelaide (biogr.). — Badessa di Foute-vrault, nata a Parigi l'anno 1645, era sorella del duca di Vivonne, di madama di Moutespan e della marchesa di Thianges. Destinata di buon'ora al chiostro, essa fu nominata nel 1670 abbadessa generale dell'ordine di Fontevrault e nella badia capoluogo dell'ordine ella diede numerosi esempi di tutte le virtù. Parlando e scrivendo in fraucese cou distinta abilità, conosceva più altre lingue viventi. Mori nell'anno 1701, lasciando alcuni opuscoli sopra varie materie, ma non si conosce comunemente che quello intitolato: Question sur la poliiesse, résolue par mad. Vabesse de F...y inserito nel Recueil de divers écrits di St Hyacinte (Brus-sella [Parigi] 1736). Questa religiosa aveva tradotto, fra altre opere antiche, una parte del Convito di Platone, particolarmente il Discorso di Alcibiade. L'abate Anselmo pubblicò YOraison funèbre della badessa di Foutevrault (Parigi 1805, in-4°).
      R0CHEC0TTE (Fortunato GDY0N, conte di) (biogr.). —- Capo dell'iusurrezioue dei reali in varii dipar-dimenti di Francia, nato nel 1769 nella Bassa Tu-rena, fu allevato nella Scuola militare di Parigi, entrò poscia come ufficiale nel reggimento del re, abbandonò la Francia nel 1791, raggiunse l'esercito di Coudé e militò negli anni 1792 93-94. Ritornò in Francia nel 1795 col conte di Bourmont che audava a riunirsi coi reali in Bretagna. Ro-checotte volle dapprima incontrarsi con Charette nel Poitou; ma avendo risaputo che questo capo era venuto ad accordo di tregua col Governo repubblicano, si recò nel Maine, dove concepì il disegno di formare una nuova insurrezione. Fece pertanto un viaggio a Parigi, dove ebbe colloquio con alcuni agenti del re. Intanto essendosi rotta la tregua tra i reali insorti ed i repubblicani, esso ritornò nel Maine e audò a raggiungere Charette in febbraio del 1796. Poco tempo dopo essendo creato comandante in capo nel Maine, vi formò ben tosto adunamenti di truppe, nominò i suoi ufficiali e diede ordine a tutto. Dopo alcuni tentativi senza risultamento d'importanza, ricusò di deporre le armi e di sottoscrivere alla pacificazione generale proposta ed operata in gran parte dal generale fioche. Ricevette allora nuove istruzioni dagli agenti del re, stabilì una catena di corrispondenze nelle provincie del Maine, del Perche ed altre adjacenti, per trovarsi in istato di risuscitare alla prima opportunità la fazione regia, poi fece più viaggi a Parigi per concertarsi cou gli agenti ' del re, recossi presso Luigi XVIII, che allora tro-vavasi a Blaukenburg in Germania, ritornò in [ Francia e contribuì all'evasione del commodoro J Sidney-Smith, tenuto allora nella prigione del { tempio. Ad onta di tutte le cautele ch'egli usava : J>er deludere le ricerche della polizia ne' suoi frequenti viaggi a Parigi, pure fu arrestato finalmente sul Ponte Reale il 29 giugno del 1798, dopo che ebbe ucciso uno degli agenti appostati, e feriti due altri. Condotto allo stato-maggiore della piazza, negò di rispondere alle interrogazioni, e fu trasfe-
      rito nelle prigioni della Badia, donde fu tratto dinanzi ad uua commissione militare che lo condannò quasi subito a morte. Lo stesso giorno venne fucilato dietro il muro del recinto di Parigi, presso il Campo di Marte.
      Alfouso Beauchamp, storico dei Vandeesi, pubblicò le Mémoires du cornte F. Guyon de Rochecotte, compilate a norma delle sue carte e delle uote di alcuui tra'suoi ufficiali (Parigi 1819, iu-8°i. Se ne trova un'analisi nell'opera intitolata Vicfoires et conquétes, ecc., pubblicata da C.L. F. Panrkouche, dal IK17 al 1824.
      R0CHEFJRT geogr. e stor.). — Città della Francia nel dipartimento della Charente inferiore, a 408 chilom. da Parigi e a 31 dalla Rochelle. giace all'estremità di una va9ta pianura sulla riva destra della Charente, a 15 chilometri dalla sua foce nell'Oceano. È uua graziosa città edificata regolar-meute, cinta di bei bastioni senza fossati e sparsa in parte sul pendio d'uua collina, e in parte sull'orlo d'un marese, le cui esalazioni la rendono insalubre. Le case sono tutte costrutte con semplicità elegante e in generale poco alte. Le vie sono ben lastricate, larghe e tagliate ad angolo retto; le tre, principali, larghe 20 metri, sono ornate di due filari di pioppi d'Italia e di acacie. Nel ceutro della città è la piazza d'armi, ornata di una bella fontana e di una doppia fila d'olmi.
      Il suo porto viene formato dalla Charente, la qaale, senza essere in questo luogo larghissima, riesce abbastanza profouda per accogliere vascelli da 800 a 900 tonnellate , che vi stanno sempre a galla anche a marea bassa ; è comodo, riparato da tutti i venti ed al sicuro da ogni impresa ostile, essendo l'ingresso del fiume difeso da cinque forti. Souo da osservarsi l'arsenale, uno dei più belli e più vasti della Francia, il quale contiene una bella sala d'armi, un grande cautiere di costruzione, darseue di carenaggio, e vasti magazzini per tutto ciò che è necessario alla marineria; la fonderia di cannoni, la corderia, i mulini per nettare i porti e per laminare, le caserme, l'ospedale della marineria ed il palazzo della prefettura sono pur degui d'essere mentovati. In questo porto è uu baguo pei condannati ai lavori forzati, capace di 3000 persone. Nò vuoisi tacere della scuola di medicina marittima e di quella di nautica, scuola di chirurgia, di quella di matematiche, della scuola mutua di diseguo, di canto e di musica, della società di letteratura, di scienze e d'arti, dell'orto botauico, del gabinetto di storia naturale, della biblioteca pubblica e di quella dello studio di scultura e dei piccoli modelli, collezione uuica nel suo genere, che riunisce in sé tutti gli oggetti che servire possono alla marineria. La sua popolazione è di 26,022 abitanti. Un tronco di strada ferrata la rannoda a Poitiers rap-piccandosi alla linea da Parigi a Bordeaux.
      Rochefort non era nell'xi secolo se non qn castello fabbricato sur uno scoglio in mezzo a paludi e cinto da una borgata. Caduto in potere degl'inglesi nel xiii sec., non fu ripigliato che da Carlo VII. Avendo Luigi XIV riconosciuto il sito come assai opportuno per creare uu nuovo porto sull'Oceano, ne fece cominciare i lavori uel 1666, poi imuieuse opere di ogni genere l'hanno reso uno dei più iin-
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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