Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROCROl - RODANODialogues de Luxembourg, opera citata da Bayle, ma di cai non si cooosce nò la data nò il sesto; Abrégé de Vhistoire cYAllemagne; Histoire vérita-ble du caìvinisme (Amsterdam 1683, in-12°); Les amours d'Antiochus ; Les imposieurs tnsignes, ecc.; La vie du Sultan Gemes (Zizini), frère de Bajaeet; Vienne assiégée deux fois par les Turks ; La Fortune maràtre de plusieurs princes et grands sei-gneurs de toutes les nations depuis deux sièeles; Ziska, le redoutable aveugle, capilaine générale des Bohémiens évangéliques, con la storia delle guerre e turbolenze per religione nel regno di Bue-mia dopo il supplizio di Giovanni Huss, ecc. Ro-coles pubblicò inoltre un'edizione del Mondo di Davity, e lasciò manoscritte traduzioni di Erodoto e di Tacito.
      ROCROI (stor.). — Borgata francese, dipartimento delle Ardenne, celebre per la vittoria riportata dal gran Condé sugli Spagouoli il 19 maggio 1443.
      R00AL0SIA (miner.). — Nome del cobalto solfato, sostauza minerale di color rosso o rossastro, solubile nell'acqua, stiptica, e proveniente, come la maggior parte dei solfati, dalla scomposizione di miuerali solforati. La rodalosia o rodulosia cristallizza sotto la forma di un prisma romboidale obliquo di 97° 35', di cui la base è inclinata sulle facce verticali di 108° circa. Trovasi in dissoluzioue nelle acque cbe scolano dalle miniere cobaltifere ; riveste le pareti di queste miniere sotto forma di efflorescenze, e qualche volta costituisce piccole stalattiti: se ne veggono esempi nella miniera di rame di Herrengrund presso Neusohl in Ungheria. La rodalosia è spesso associata ai solfati di ferro, di rame e di magnesia; la sua composizione è 30,2 di acido solforico, 28,7 di ossido di cobalto, 41.2 di acqua, con qualche traccia di ossido di ferro. Sembra però che la natura preseuti l'acido solforico e l'ossido di cobalto combinati in proporzioni differenti.
      R0DANIAN0 TERRENO (geolX— Terreno caratterizzato dall'Heteraster oblongus, e che alcuui geologi collocano nello strato opziano ed altri nello urgoniano superiore. Ha il suo tipo alla foce del Rodano.
      RODANO (lat. Rhodanus, gr. 'PoW<, fr. Rhóne) (geogr. e idrogr.). — Gran fiume d'Europa, che ha la sua sorgente sul declivio occidentale del San Gottardo, nell'alto Vallese, jn mezzo ai siti più selvaggi e più grandiosi delle Alpi, e nella stessa regione d'onde scaturiscono il Reuo, la Reuss, l'Aar ed il Ticino. Il suo corso è di una totale lunghezza di 882 chilom., di cui 567 nella Francia o sulla frontiera, e 497 di navigazione; celerissima n'è la corrente, principalmente nella parte superiore, con una pendenza media di 33 metri e 33 centimetri per ogni 162 metri. È da principio formato dalle acque riunite di due torrenti che scendono dai fianchi del bel ghiacciajo della Forca. Scorre a li beccio, passando a Brig, a Leuk, rinomato per la vicinanza delle acque termali (a due ore di salita al disopra, a Leukerbad), a Sion capitale del Val-lese, ed a Martigny, ove fa un gomito, e correndo a maestro, va diritto all'estremità orientale del lago Lemano, in cui sbocca, dopo aver lasciato a sinistra il borgo di San Maurizio. In questo primosuo corso di circa 150 chilom. riceve nel suo alveo ottanta ruscelli o torrenti. Entrato nel lago, depone in esso le parti terrose che ha seco portate nel suo rapido corso, ed attraversatolo in tutta la sua lunghezza, le limpide ed azzurre sue onde bagnano Ginevra e i suoi ameni giardini. Alla distanza di un chilometro da quella città accoglie l'Arve, che gli reca tutte le acque dei declivii settentrionale ed occidentale del Monte Bianco. Supera quindi l'angusto passo del forte l'Ecluse, ove si scava un letto profondo, ma si ristretto, che io certi luoghi non ha più di 5 o 6 metri di larghezza ; l'ingresso di questa gola, irta d'immani rupi ha un aspetto oltremodo selvaggio e maestoso. Si ò a poca distanza di là e un po' prima di Seyssel che scorgesi ciò che vieu chiamato la perdita del Rodano. Le rupi calcari, sopra le quali il fiume scorre, pare si abbassino ad un tratto; il suo alveo assume allora la forma di un imbuto, in cui fragorosamente sprofondansi le acque, e le pareti di esso talmente si restringono, che vi ha un punto in cui la distanza da una all'altra riva è minore di un metro. Per uno spazio di circa 90 metri il Rodano scompare del tutto; quando però le acque sono altissime, esse iuternansi soltanto in parte nell'abisso sotterraneo che gli serve di canale. Più in là il fiume continua ad essere per tal modo affondato, cbe le sue pareti laterali hauno fino a 50 metri di altezza. La navigazione interrotta da questo intoppotviene effettuata mediante un canale che risale fino a l'Ecluse. 11 Rodano ha da questo punto siuo alla sua foce nel Mediterraneo un corso di 500 chilometri; fiancheggia da prima il dipartimento dell'Aie, cui divide dalla Savoja e quindi dal dipartimento dell'lsère. Prima di giungere a Lione, riceve al confine occidentale del Giura, l'Aio, fiume a un di presso quant'esso ragguardevole. Oltre le mura di Lione, le sue acque si congiuugono a quelle della Saona, suo principale afflueute, e la nuuione di queste due graudi correnti, soggette l'una e l'altra a considerevoli piene, cagiona spesso disastrose inondazioni. Cominciando da Lione, 1 Rodano scorre impetuoso a mezzogiorno. Lasciando a destra il dipartimento del Rodano, della Loira, dell'Ardèche e del Gard, a manca quelli dell'Iste, della Droma, di Valchiusa, cui serve di confine , passa a Brieune, a Touruon , a Valenza, a Montelimart, al Pont-Saint-Esprit, ad Avignone, ad Arles, ricevendo successivamente l'isère, la Droma, l'Ardèche e la Duranza. Biforcasi ad Arles, ed uno dei suoi rami corre allora al S. E. col nome di Rodano Grunde (Grand-Rhóne), dividendosi esso pure presso Saint-Trophin in due bracci : il Rodano Graude propriamente detto al S. E., ed il Vecchio Rodano ( Vieux-Rhóne) al S. O.: l'altro ramo, detto il Piccolo Rodano (Petit-Rhóne), corre al S. 0., e giunto a Silveiéal, ripartesi in due bracci, l'uno verso S. E. conservando la denominazione di Piccolo Rodano, e l'altro al S. 0. con quella di Rodano Morto < Rhóne-Mortu L'isola della Camarga costituisce ciò che si può appellare il delta del Rodano, essendo compresa tra il Graude, il Vecchio, il Piccolo Rodano ed il mare. Oltre all'isola della Camarga vengono formate moltissime altre isolette da cotesto fiume, che ha due direzioni principali, comprendente eia-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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