Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RODIO
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liquore una dissoluzione di cianuro di mercurio, la quale precipita il platino in forma di un ciauuro insolubile cbe vien separato col filtro. 3° Alla dissoluzione feltrata si aggiunge acido cloridrico a fine di decomporre l'eccesso di ciauuro mercuriale; quindi si evapora a secco, si polverizza finamente il residuo, e si lava più volte con alcoole di 0,837, cbe discioglie i cloruri doppii esistenti nella materia polverizzata, cloruri formati dal sodio col platino, coll'iridio, col rame e col mercurio, e non esercita alcuna azione sopra il cloruro doppio di rodio e di sodio, il quale rimane in forma di uua polvere di un bel rosso cupo. 4° Il cloruro doppio di rodio e di sodio cosi ottenuto, essiccato ed esposto in un tubo di vetro all'azione del calore e di uua corrente di gas idrogeno, è scomposto prima cbe la temperatura non sia giunta al rosso nascente, il cloruro di sodio rimane solo, quello di rodio si risolve nei proprii elementi, e il cloro gasifica. Quando è freddo l'apparato, si lava la massa con acqua ad eliminare il cloruro di sodio, e si ha il rodio allo stato polverulento e puro. Ad averlo in forma di bottone metallico bisogna fonderlo col solfo e coirarseuico, quindi sottoporre il solfuro o l'ar-seniuro ad una calcinazione prolungata, alla temperatura del rosso bianco, in un crogiuolo scoperto; il solfo e l'arsenico abbruciano, mentre le particelle di rodio si aggregano per formare una sola massa metallica.
Il rodio è un metallo solido, durissimo, bianco-grigio se in polvere, bianco e luceute come il palladio se in massa; è insipido, inodoro, e da solo non ha azione sull'economia vivente; non si estende sotto i colpi del martello nò a freddo nè a caldo; è infusibile al fuoco dei nostri forni fusorii, e si ammollisce soltanto sotto l'azione del cannello a gas ossigeno e idrogeno; il suo peso specifico è di 10,645 a 11,00. L'aria non esercita azione su dì esso a temperatura ordinaria, ma lo trasmuta in ossido al grado del rosso di ciliegia. Nou decompone l'acqua a qualsivoglia temperatura. Puro non è attaccato dagli acidi, nemmeno dall'acqua regia o acido cloronitrico; ma si diseioglie in quest'acido quando è allegato con certi metalli. Gli alcali caustici lo attaccano al calor rosso, come pure il nitrato di potassa, o meglio una miscbianza di nitrato di potassa e di potassa pura. In queste circostanze si genera un perossido che si combina all'alcali ed esercita le fuuzioni di acido, cosicché si ottiene un rodiato di potassa. 11 solfato acido o bisolfato di potassa ossida ugualmente il rodio al grado del calor rosso, con isvolgimento di acido solforoso e produzione di un solfato doppio di potassa e di rodio.
Composti di rodio. — Il rodio entra in combiua-zione col cloro, col bromo, col jodo, col fluoro, col cianogeno, col solfo, col selenio, col fosforo; ma fra tutte queste combinazioni, le meglio conosciute sono quelle col cloro e col solfo.
Il protoeloruro di rodio (RCl1) è polveroso e di color grigio-rosso, o violetto sporco; è insolubile nell'acqua, ma si discioglie nell'acido idroclorico a freddo; vi si discioglie anche a caldo, nel qual caso si trasforma in deutocloruro.
Il sesquicloruro di rodio (R*(JI6) è bruno nero e solubilissimo nell'acqua, che rimane colorata in rosso.
Un eccesso di protossido di rodio umido, trattato coll'acido idroclorico, forma un precipitato di protoeloruro di rodio ed una dissoluzione rossa di deutocloruro.
Quando si riscalda il rodio nel cloro gassoso secco, entro un tubo di porcellana, si ottiene una combinazione di protoeloruro e sesquicloruro, ossia un cloruro di rodio intermedio polverulento, di color rosso pallido, volatile, insolubile nell'acqua e nell'acido idroclorico, e composto di RCl9+RCl3 = = R?0l5.11 sesquicloruro di rodio si uuisce coi cloruri alcalini produceudo cloruri doppii di color rosso bellissimo ed intenso; quello di rodio e di ammonio è tiuto di color rosso di rubino ed è capace di colorare sensibilmente diecimila volte il suo peso di acqua.
Le combinazioni del rodio col solfo, cioè i solfuri di rodio si ottengono per la via secca e per la via umida.
Riscaldando fortemente al coperto dell'aria un miscuglio di solfò e di rodio in polvere, ovvero di solfo e di cloruro di rodio ammoniacale, si ha un solfuro di rodio di color grigio azzurrognolo, di lucentezza metallica, fragile, fusibile e iudecompo-uibile ad una temperatura elevata; ma per l'azione del calor bianco, al contatto dell'aria, si decompone con produzione di acido solforoso e di ossido di rodio, che per un calore più forte si riduce lasciando uu bottone di rodio metallico. Il solfuro di rodio così preparato non ò attaccabile dall'acido nitrico, e comprenderebbe 80 di rodio e 20 di solfo.
Mescolando le dissoluzioni dei cloruri di rodio, o quelle dei cloruri doppii dello stesso metallo colle soluzioni dei solfidrati alcalini si ottengono solfuri di rodio polverulenti, bruni, insolubili nell'acqua e negl'idrosolfati alcalini; essiccati all'aria, questi solfuri si hanno neri, assorbono l'ossigeno e si trovano imbrattati di acido solforico; l'acido nitrico li discioglie e li converte in solfato di perossido.
11 rodio è capace di entrare in lega con un gran numero di metalli, quali sono l'arsenico, il ferro, il bismuto, il piombo, il rame, l'argento, l'oro, il platino; finora, non si è ottenuta l'unioue del rodio col mercurio. Si è osservato che una piccolissima quantità di rodio aggiunta all'acciajo ne migliora la qualità; che il rodio aumenta in generale la durezza dei metalli ooi quali si fa entrare in lega, che rarseuico rende il rodio fusibile, e che riscaldando fortemente la lega al contatto dell'aria si ; elimina tutto l'arsenico, che si svolge allo stato di , acido armonioso, e si ottiene il rodio sotto forma di j bottone metallico; che finalmente il rodio, quan-, tuuque per se stesso insolubile nell'acqua regia, I vi diventa solubile quando è allegato con certi metalli, come per esempio col platino, col bismuto, ! col piombo, col rame ; ma l'oro e l'argento non gli comunicano questa proprietà, ed il rodio rimane in forma di polvere, quando si discioglie in un acido l'oro o l'argento della lega.
Ossidi del rodio. — Il rodio coll'ossigeno forma due combinazioui, il protossido ed il sesquiossido.
11 protossido di rodio (RO) si couosce combinato cogli acidi, ma non libero. Quell'ossido nero e polveroso che si prepara calcinando la polvere di rodio^.ooQle
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