Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROD1ZONATI - RODIZONICO ACTDOal contatto dell'aria, sospendendo la calcinazione tostocbè la polvere metallica sia divenuta uniformemente nera, è un miscuglio di protossido e di sesquiossido.
      Il sesquiossido di rodio (R'O3) si ottiene calcinando a rosso, in un crogiuolo di platino, un miscuglio di rodio in polvere, di potassa caustica e di un poco di nitrato di potassa; il prodotto lavato con acqua calda per disciogliere l'eccesso di alcali, e quindi trattato con un poco di acido solforico debole, che toglie le ultime traccio di potassa, dà una materia grigio-verdognola, che è un sesqnios-sido di rodio idrato, che non abbandona l'acqua se non al grado del calor rosso. Il sesquiossido di rodio anidro è nero, ma è difficile ad ottenersi allo stato puro, perchè sotto l'influenza del calore perde facilmente una porzione di ossigeno, di maniera che si ha un miscuglio dei due ossidi.
      Il protossido di rodio si combina col sesquiossido per produrre un ossido intermedio, ossido-rodoso-rodico di Berzelius, che sarebbe composto di 2RO + R903= R405.
      Sali del rodio. — I sali di rodio sono pochissimo couosciuti. Le loro dissoluzioni sono rosse, gialle o brune quando sono concentrate, ed hanno una tinta rosea quando sono allungate; per questa colorazione il metallo ricevette il nome di rodio (rho• dium, da £ó$ov, rosa). Le dissoluzioni dei sali di rodio sono precipitate in giallo dai carbonati alcalini e dal cianuro doppio di potassio e di am-mouio. E gli alcali caustici ne precipitano ossido idrato giallo che si discioglie in un'esuberanza di reageute. L'ammoniaca v'iuduce un precipitato, che si fa lentamente di rodato di ammoniaca.
      L'acido solforoso ed i solfiti v'inducono un precipitato di colore giallo pallido; carattere che giova a scemare i sali di rodio. Lo zinco vi induce posatura di rodio metallico, e l'idrogeno li riduce a freddo. L'acido solfidrico li precipita in bruno, i cianuri di potassio e ferro non vi dànno precipitato. L'idrogeno opera ugualmente la riduzione di tutti i sali di rodio, quando siano ridotti in polvere ed esposti ad uua temperatura leggermente elevata.
      11 rodio e le sue combinazioni non hanno uso nelle arti. Gli ossidi di rodio servono soltanto per l'estrazione del metallo; questi ossidi sono riducibili da un calore più o meno forte; l'aggiunta del sego li riduce con detonazione; il gas idrogeno li riduce, anche alla temperatura ordinaria, con produzione d'acqua e svolgimento di calorico.
      Il rodio essendo inalterabile per la via umida, Wollaston si è servito di questo metallo nella fabbricazione delle penne metalliche da scrivere. Queste penne sono formate di due laminette elastiche d'oro o d'argento in lega col rodio, riunite ad angolo ottuso pel lato più lungo; si saldano insieme le laminette in modo da lasciare soltanto la lunghezza necessaria per la fessura destinata allo scolo dell'inchiostro, e quiudi si tagliano in punta più o meno acuta secondo l'uso in cui vengono destinate.
      RODIYAS (etnogr.). — Infima razza di abitanti dell'isola di Ceilan, che sono espulsi dalla società e vivono in condizione più abbietta ancora di quella dei Paria dell'India,
      R0DIZ0NATI (chim.). — Tutte le combinazioni dell'acido rodizonico, cioè i rodi zonati, sono di color rosso, ed allo stato secco hanno lucentezza metallica ed un riflesso verde. Sono poco stabili e si decompongono per deboli influenze. Quando si decompone il rodizonato di piombo per mezzo dell'idrogeno solforato, l'acido rodizonico ne rimane ugualmente decomposto.
      I rodizonati sono tribasici, e perciò contengono 3 equiv. di monobasi per 1 equiv. o molecola di acido.
      Quando sono sciolti nell'acqua si decompongono facilmente se facciausi bollire, risolvendosi in cro-conato ed ossalato.
      C707,3K0=KO,(X)3 + K0,C50< + KO HOrodizooa'.o ossalato croconato potassa
      di potassa di potassa di potassa idrataRODIZONICO ACIDO (chim). — 11 carbonato di potassa, mescolato col carbone ed esposto all'azione di una temperatura elevata, mentre riduce il potassio allo stato metallico, fornisce un prodotto accidentale consistente in una massa nera, che spesso s'infiamma al contatto dell'aria, detonando cou violenza. Questo corpo nero si ottiene eziandio, secondo Liebig, quando si fa passare una correute di gas ossido di carbonio, perfettamente secco e privo d'acido carbouico, sul potassio mantenuto in fusione in largo tubo di vetro ; i due corpi si combinano senza svolgimento di luce. Tostochò la combinazione comiucia a formarsi, il potassio si fa verde alla superficie e si spande per ogui verso sopra le pareti del tubo, perdendo la lucentezza metallica e diventando successivamente nero e poroso. Tale combinazione si discioglie uell'acqua con isvolgimento di gas infiammabile. L'acqua ritiene in dissoluzioue un sale rosso, che da Heller è stato denominato rodizonato di potassa.
      La soluzione acquosa del rodizonato di potassa è rosso, e diventa giallo-ranciata per opera del calore; è fortemente alcalina, e col raffreddamento del liquido convenientemente evaporato depone lunghi aghi prismatici gialli e brillanti di croconato di potassa; le acque madri depongono romboedri incolori di ossalato di potassa. I due sali di cui si tratta non sono prodotti dal rodizonato di potassa, la cui soluzione acquosa si decompone durante la evaporazione in croconato, in ossalato di potassa ed in potassa libera, secondo Heller, e secondo Gerbardt in croconato, in ossalato ed in carbonato di potassa.
      Per ottenere l'acido rodizonico dal rodizonato di potassa, cominciasi a trattare coll'alcoole il corpo nero risultante dalla formazione del potassio ; l'al-coole discioglie l'eccedenza dell' alcali. Si espone I la parte che non si sciolse all'azione dell'aria umida; s'inumidisce, e forma alla superficie una i polvere rossigna, che è rodizonato di potassa.
      Trattando il rodizonato di potassa coll'alcoole j fatto acido dall'acido solforico, formasi solfato di potassa che precipita, mentre l'acido rodizonico si i discioglie nell'alcoole. Facendo svaporare il liquore, I si depongono cristalli di acido rodizonico.
      È un corpo solido, incoloro, in aghetti sottili, I di sapore acidulo ed astringente. Arrossa il torna-
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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