Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RODPIGUEZ ALFONSO - ROEDERER (CONTE) PIETRO LUIGI
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col vescovato d'Oviedo, con le cariche di cappellano del re, di auditore e membro del Cousiglio reale. Fu poscia mandato a Roma per complire col nuovo papa Calisto III, che lo riteune presso di sè. Paolo 11 al suo avveuimeuto nominò Rodriguez governatore del castello di Sant'Angelo, e lo chiamò successivamente alle sedi vescovili di Zamora, di Calahorra e di Placeuzia. Questo prelato morì a Ruma nel 1470. Si hanno di lui: Speculum vita humance. Questo trattato, oggidì obliato, ma che ebbe assai grido nei secoli xv e xvi, fu stampato per la prima volta a Roma nel 1468 (in-4° gr.), e sovente dappoi; la più receute edizione è quella di Francoforte (1683, iu-8°), e se ne hanno versioni in altre lingue; Compendiosa historia hispanica (Roma 1470, iu-4° gr.); Liber de origine ac differenza principatus imperialis et regalis, ecc. (ivi 1521, iu-8°), nel quale l'autore difende la supremazia del papa sopra tutti i sovrani; un'epistola latina al cardiuale Bessarioue sopra l'invasione delusola di Negropoute fatta dai Turchi Roma, e i cui titoli si trovauo nel Dizionario di Prospero Marchaud.
RODRIGUEZ Alfonso (biogr.). — Gesuita, scrittore ascetico, nato a Vagliadolid l'anno 1526, abbracciò iu età di diciannove auui la regola di sant'Ignazio, dopo fatti i suoi studii nell'Università di Salamanca. Esseudo professore delle scuole miuori in questa medesima città, ebbe fra' suoi discepoli il p. Suares, poi diveune rettore del collegio di Mouterey iu Galizia, dove professò uel tempo stesso la teologia morale. Dopo avere esercitato per treut'anni le funzioni di maestro dei novizi, fu deputato a Roma per la provincia d'Audalusia, e vi si distinse nella quiuta assemblea generale della sua società. Ritornato iu Ispagua, ripigliò le funzioni di maestro dei novizi, e morì a Siviglia nel 1616. Nou si couosce di lui cbe un'opera intitolata La pratica dellaper-fezione cristiana, in lingua spaguuola (Siviglia 1614, in 4°), sovente ristampata. Questo libro stimabile, ma forse troppo lodato da quelli che vo-gliouo metterlo a paro àe\Y Imitazione di Cristo, fu tradotto iu latiuo e in quasi tutte le lingue j d'Europa. Ne esistono sei versioni francesi, e le i migliori sono quella che si attribuisce ai solitarii , di Porto Reale, e quella di Reguier Desmarets j (Parigi 1688, 3 voi. iu-4°), più volte ristampata in j 4 voi. in-8°, ovvero 6 voi. in-12°. Fu pure tradotta in italiauo, e più volte ristampata a Venezia in un voi. in-4°; la più receute, più bella e più comoda edizione è quella di Giacinto Marietti (Torino 182*, 3 voi. iu 8°).
RODRIGUEZ Giovanni, soprannominato talvolta Gironi ovvero Gtrào (biogr.). — Gesuita portoghese, missionario, nato ad Alcouche presso Lisboua l'anno 1559, morto nel 1633, prese l'abito di sant'Ignazio nel 1576 e partì nel 1583 alla volta del Giappoue, dove passò più auni ad imparare la lingua dei paese. Fu abile a predicare con quella il Vangelo nel 1593, sosteuue più volte le fuuzioui d'interprete presso l'imperatore Taikosauia, e fu eccettuato espsessamente dalla geuerale proscrizione pronunziata coutro i missionarii. La sua dimora abituale era la città di Naugasaki, dove attese ad esporrein una Grammatica i principii della lingua giapponese. Quest'opera, tradotta dal portoghese in fraucese a norma del manoscritto della biblioteca del re di Francia per G. Laudrasse, fu pubblicata nel 1825. iu-8°. Oltre a quest'opera, che è intitolata Arte da lingoa de Japao, si hanno del padre Rodriguez più lettere scritte dal 1604 al 1625, ed inserite nella raccolta delle Litteree japonicce.
Più mÌ8Sionarii col nome di Rodriguez dimorarono al Giappone. Citeremo fra altri il p. Rodriguez Girolamo, gesuita, direttore della missione uel 1620 che mandò il primo missionario al paese di Yezo, ed il p. Agostino Rodriguez, francescano, che fu spedito dalle Filippine uel 1594,con doni per Taikosama.
RODRIGUEZ Anton Giuseppe (biogr.). — Benedettino 8pagnuolo, nato a Merida uell'Estremadura l'anno 1705, acquistò assai ampie coguizioni in teologia, giurisprudenza, storia e scienze fisiche. Fu uno dei primi a levarsi contro i pregiudizi cbe , reguavano nelle Università spagnuole, e contribuì a far abbandonare le autiche massime di Aristotele per adottare un modo d'insegnamento di filosofia più conforme ai progressi delle cognizioni e dell'esperienza. Questo dotto religioso morì a Madrid nel 1781. Si hauno di lui: Palestra critico-medica (Madrid 1735 e segg. anni), opera nella quale sveip, l'ignoranza e la mala fede degli empirici, e fa sentire la necessità di costringere a rigorosi esami quelli che pretendevano esercitare la mediciua; Trattato di teologia e di gius canonico ; Dimostrazione dei fondamenti della cristiana religione ; Dissertazione sopra il gran problema della respirazione; Dissertazione sopra la regola di san Benedetto; Dissertazione sopra l'origine, la disciplina ed il governo dell'ordine religioso ; Trattato di teologia morale e di gius civile. Tutte queste opere souo in lingua spaguuola.
ROEDERER (conte) Pietro Luigi (biogr.). — Uomo politico e letterato fraucese, nato a Metz il 15 feb-brajo 1754, morto a Boia Roussel (Orue) il 17 dicembre 1835, studiò in patria e a Strasborgo, e destinato di buou'ora alla magistratura, fu provveduto di una carica di consigliere al Parlamento di Metz. Alcuni opuscoli da lui composti, fra gli altri il suo Eloge de Pilastre des Rosiers e le sue Observations sur les Trois Evéchés de Lorraine, attrassero l'attenzione, e uno scritto sulla Députar tion aux Etats généraux terminò di conciliargli la benevolenza de'suoi concittadini, sì che fu eletto nell'ottobre del 1789 deputato del terzo stato. Le sue prime parole rivelarono all'Assemblea un amico sincero della libertà, ma poco favorevole al clero. Egli si segnalò soprattutto come membro del Comitato stabilito per proporre un nuovo sistema di contribuzioni, fu il compilatore della legge sul timbro, di quella della patente, e l'autore principale della contribuzioue foudiaria, nou che della sua combinazione cou la mobiliare. Dopo la chiusura dell'Assemblea costituente, l'Assemblea elettorale della Seuua nominò Roederer procuratore generale sindaco dello spartimento; la società dei Giacobini, di cui faceva parte, gli diede il suo appoggio fiuo al 20 giuguo i°92, ma dopo quella giornata egli si fece potenti nemici. Il 10 agosto, per salvare la vita del re, lo indusse a recarsi all'Aa-
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