Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROGGIAserve di navigazione e d'irrigazione alle terre lombarde, diremo quanto segue:
      1° Navìglio grande o gran canale del Ticino Derivato, verso la fine del xn secolo, dalla riva sinistra del Ticino a Tornavento, ha 50 chilom. di lunghezza su 30 metri di larghezza media, porta 1234 once milanesi d'acqua (ossia 51",824 per minuto secondo). — Dalla sua origine sino a Buffalora, sopra una lunghezza di 21 chilom., si mantiene nella valle del Ticino passando per Turbigo, Pe-regnano, Castelletto e Bernate. — In questo primo tratto del suo corso è quasi sempre tortuoso, e queste sinuosità si sono lasciate nella sua primitiva costruzione per la necessità di dover seguire le ineguaglianze del terreno nel suo tracciato. Pel corso d'altri 12 chilom. è sostenuto da forti dighe; di là da Buffalora abbandona la valle del Ticino per seguire nel piano un rettifilo più regolare-Passa per Magenta, Robecco, Castelletto, costeggia la grande strada di Vigevano, attraversa i territori! di Gaggiano, Trezzano, Corsico e San Cristoforo per giungere poscia a Milano.
      Essendo la parte superiore di questo canale più antica di costruzione, in epoche in cui non si conoscevano ancora le conche, ba un corso molto più rapido della parte inferiore ; e quindi la pendenza varia da 0m,70 a 0«,12 per chilometro; quindi ne risulta una media di 0»,67 per chilometro, come eziandio varia è la profondità delle sue acque nello stato ordinario da lm,10 a 2™,70. La caduta totale è di 33n,520, essendo il punto di livello alla presa d'acqua sul Ticino di 147", 86 ed allo sbocco a Porta Ticino in Milano 114",34.
      Fra le opere d'arte vi notiamo sei grandi diversivi, dodici scaricatoi aventi in complesso 185 vani, dieci ponti, due dei quali all'entrata in Milano, tre acquedotti pel transito di acque dei particolari, sette case con magazzini di spettanza governativa, j pel deposito di varii materiali, e per alloggio agli impiegati ed ingegneri di servizio e sorveglianza, otto idrometri per la misura delle acque e novantasei ripari per impedire la corrosione delle acque.
      La portata delle acque per servizio delle irrigazioni è di 1075 once milanesi (metri cubi 45, 150), da cui deducendo 104 once destinate pel canale di Bereguardo, e 142 once per quello di Pavia, gliene rimangono sole 829. — Le bocche od aperture del Naviglio grande sono 120, di cui 116 sulla riva destra e 4 sulla sinistra.
      Le 829 once d'acqua somministrano in estate l'irrigazione per 31,500 ettari di terre coltivate e praterie a ruotazione perpetua. Nell'inverno soltanto 660 once per altrettanti ettari di marcite, 088ian0 42 litri per ettaro. Servono inoltre le dette acque a mettere in moto 160 opifizi. — Il prezzo di un'oncia d'acqua di questo gran canale varia secondo l'uso, le località e le stagioni.
      2° Canali demaniali derivati dal Naviglio Grande nelle provincie di Milano e di Pavia. — Canale navigabile di Bereguardo. — Derivato verso la metà del xv secolo, avente 18,848 metri di lunghezza, su 10 metri di larghezza media ridotta, e portante once 104 milanesi (4mc ,368) d'acqua per secondo j>ella provincia di Pavia.
      Le 120 bocche del Naviglio Grande dànno ori-
      gine ad altrettanti canali, che hanno generalmente una grande lunghezza, e taluni sono d'una portata da 30 a 36 once milanesi (lm,260 a lm,512). I due principali spettano al Governo.
      Il naviglio di Bereguardo principia a Castelletto (119» ,74) e finisce a Bereguardo (94-,98), toccando i limiti comunali di Abbiategrasso, Bugo, Caselle, Morimondo, Coronata, Basiano, Besate, Motta Visconti e Zelada. — La sua caduta totale è di 24",756 ; ha undici conche sur un pendio di 20m,67, e pel rimanente pendìo di 4®, 086, una declività costante di 0m,22 per chilometro.
      Varia la larghezza nelle acque ordinarie da 10 a 12 e' 13 metri. — Varia pure la profondità da 1D,20 a lm,80, secondo la minore o maggior altezza delle acque del Ticino, da cui deriva. 1 lavori d'arte su questo canale si riducono alle undici conche anzidette, una delle quali doppia, e tre ponti. Questo canale, dopo l'apertura di quello di Pavia, è quasi inutile alla navigazione.
      3° Naviglio di Pavia. — Dopo molte vicende, cui andò soggetto questo naviglio dalle prime epoche di sua costruzione, finalmente venne attivata la sua regolare navigazione dal 1819 in poi.
      Dal ponte del Trofeo fuori porta Ticinese in Milano, ove ha origine questo canale, che si dirama dal Naviglio grande, sino alle foci nel Ticino sotto Pavia ha una lunghezza di metri 33,103; una larghezza di 10m,8 sul fondo, una caduta totale di 56m,61, la quale venne ripartita in dodici conche ed una pendenza media per secondo di 0m,176.— Ba tre scaricatori, attraversa 74 acquedotti, riceve le acque del Naviglio grande nella misura di 150 once (metri cubi 6 ]/4) per secondo, le quali vengono in parte adoperate nell'irrigazione. Da Milano volge al sud-ovest-sud sino a Binasco, ove piega al sud-est-sud sino a Pavia.
      4° Naviglio della Martesana. — Costrutto nel 1457, si fece derivare dalla riva destra dell'Adda, sotto Trezzo (l40,n,98 di livello) e condotto nelle vicinanze di Milano, ove si unisce al Tombone di San Marco ( 121>»,90) al naviglio interno della città; ha una lunghezza totale di metri 38,696, una caduta di 18»,988; una larghezza nel tronco superiore da 18 a 14 metri e nell'inferiore da 12 a 9; una portata all'incile di once milanesi 654, pari a 56 metri cubi per secondo; ed una pendenza media da 0m,26 a 0m,66 per mille. - Il canale sormonta i torrenti Mólgora, Torbida e Cava;'viene attraversato dal Lambro e dal Seveso. Prima di entrare in Milano scaricasi delle acque esuberanti nel Redefossi con uno sfioritore ed uno scaricatore a 12 porte. Fra le opere d'arte notiamo 13 ponti, una conca, 8 scaricatori, 3 sfiori tori ed il Tombone di San Marco. Le acque irrigatorie si estraggono per 75 bocche a sinistra e 10 a destra, colle quali si distribuiscono 492 once d'acqua, oltre ad altre 92 che si serbano nel naviglio interno. La superficie adacquata nell'inverno è di sole pertiche metriche 4600 e nell'estate 235,600 nel Milanese orientale e medio, e poca parte del Pavese.
      5° Naviglio interno di Milano. — Questo canale, formato dalla congiunzione del Naviglio Grande nella fossa di Viarenna, e della Martesana, cinge nell'interno la città per un tratto di 5099 metri,
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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