Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROGGIA NO GRAVINA - ROGNA o SCABBIAAlcuni progetti di canali navigabili s: stanno tuttodì studiando per unire nel Napoletano il Mediterraneo col l'Adriatico, e Napoli fra poco avrà larga provvista d'acqua mercè il canale del Scrino.
      In Sicila del pari si aperse or ora un canale presso Catania, onde sommiuistrare acqua potabile ed irrigatoria a quell'isolaXIII. Canali MV isola di Sarde/ma. — Non possiede la Sardegna propriamente «n canale navigabile. Anzi la necessità di dar corso alle molte acque stagnanti, nocive alla salute, richiamerebbe la sollecitudine del Governo a promuovere alcune opere d'arte di simil fatta. Fu aperto un canale pel trasporto dell'acqua potabile dal monte dei Sette Fratelli a Cagliari. È questo sinora l'unico acquedotto propriamente detto riapertosi in quell'isola, la qnwle ne possedeva molti ai tempi dei Romani.
      ROGGIANO GRAVINA (geogr.). — Comune nella provincia e nel circondario di Cosenza, con 3646 abitanti. — Roggiano Val tra va glia è un piccolissimo comune nel circondario di Varese, provincia di Como.
      ROGHUDI (geogrX — Comune nella provincia e nel circondario di Regg;o di Calabria, con 1079 ab.
      R0GLIAN0 (geogr. \ — Due comuni: uno nella provincia e nel circondario di Cosenza, con 4RH9 abitanti; l'altro in Corsica, circondario di Bastia, con 4360 abitanti.
      ROGNA /patol.). V. Scabbia.
      ROGNA o SGABBIA (veter.K — Non v'ha argomento di patologia veterinaria, ed anche di patologia comparata, che meglio di questo sia stato dilucidalo dalla zoologia. Abbattute per sempre le vecchie ed errate teorie, troppo ostinatamente accarezzate fino a tempi a noi molto vicini da molti medici e veteri-narii, i quali consideravano questo malore quale infiammazione cutanea, appellata dormite erpetigi-nosa, oppure lo riguardavano quale infermità determinata da un principio morboso o virus che forniva il terreno propizio alla formazione e riproduzione degli acari, ella si riduce oggidì, in tutta la sua evidenza, semplicità e precisione, ad uno stato morboso essenzialmente costituito da aracnidi od insetti parassiti di vario genere, tolti i quali, una perfetta salute è ad un tratto ridonata agli animali scabbiosi. Solo è a stupire che specialmente in Italia, ove da più secoli si era riconosciuto da varii dotti scrittori che la storia della rogna è pur quella dell'insetto parassita che la determina e costituisce, ove quell'aracnide è da lungo tempo noto perfino al volgo, che in Piemonte gli diede il nome di sciro, ed iu Toscana di pedicello, ove sì bene scrisse di Ini in tempi antichi il Redi sotto il pseudonimo di Bonomo, ed ove infine si possedeva on dizionario classico, quale è quello della Crusca, che nell'edizione del 1673 definiva il pellicello un piccolissimo bacolino, il quale si genera a' rognosi in pelle, e rodendo cagiona un acutissimo pi e eicore, Si siano poi incontrate tante difficoltà e lentezze ad innestare nella medica scienza questa verità innegabile ed utilissima per le deduzioni di terapia e di giurisprudenza applicata, che ne sono la conseguenza infatti col mezzo di questa scoperta non si ha solamente il vantaggio di poter recare un giudizio esatto sulla natura della infermità di cuisi tratta, ma si hanno quelli ancora di poterle applicare un'efficace medicazione, di conoscere con precisione il modo cou cui dagli animali Infermi si estende ed appicca ai sani, in guisa da poterne impedire la diffusione, e di porre il veterinario forense in grado di dilucidare quasi tutte le più ardue questioni che possono sorgere a tale riguardo tra i venditori e i compratori di rognosi animali. Non dicemmo tutte le più difficili questioni, perchè vi sono ancora alcuni, sebbene assai meno importanti , punti di zoologia, i quali hanno d'uopo di ulteriori studii pratici dilucidati, affinchè più non esista in avvenire dubbio di sorta sull'esistenza o non di qualche genere di aracnide suscettivo di attecchire e vivere sul corpo di qualche specie di domestici quadrupedi, determinando in questi lo svolgimento della relativa varietà di rogna. Oggidì impertanto si riconoscono tre generi di aracuidi, i sarcpti cioè, i dermatodecti ed i simbioti, i quali determinano per lo appunto lo svolgimento delle tre sorta di rogna, appellate sarcotica la prima, dermatodettica la seconda e simbiotica l'altra
      Rogne sarcotiche. — Sono in numero di sette le rogne sarcotiche, di cui si deve brevemente trat-i tare, perchè sette appunto souo le specie finora ¦ ben note d'aracnidi spettanti al genere sarcopte, ' le quali sono suscettive di far sviluppare questa ! prima varietà di rogna sui bruti domestici de' uostri ! paesi, quelli cioè del cavallo, del majale, del cane, del gatto, del coniglio, della capra (quantunque I quest'ultimo non sia ancora stato ben descrittoi e , quello dei gallinacei, doveudo tralasciare di far i parola di quello del capriolo, che è considerato ! quale selvatico animale, di quello dell'uomo, perchè non costituisce argomento di studii veterinari}, di quello del dromedario, che nou è domestico nei nostri paesi, e di quello della selvaggia volpe, che è forse lo stesso che quello del cane.
      a) Nel cavallo. — La testa, il collo e le spalle sono le prime regioni del corpo di quest'animale in cui si adunano i sarcopti, spandendosi dopo io tutte le altre parti, ad eccezione delle membra, che ne sono raramente iuvase. Siccome però il suo corpo è coperto di folti peli e rivestito di densa pelle, su cui ben di rado possono formarsi, come nell'uomo, le scabbiose vescichette, non sono guari riconoscibili i primi siutomi della malattia; più tardi però, oltre ad un violento prurito, si vedono tra i peli numerose papule, nelle quali ha luogo nn trasudamento di sostanza sieroplastica, la quale forma piccole e sottili squame, e quiudi delle vere croste, alla caduta delle quali rimangono chiazze nude, più o meno estese sulla cute, per la couti-nuata irritazione la pelle si gonfia, si increspa e forma delle piegature, e queste lesioni acquistano poi un certo grado di gravità per i soffregameuti e le ferite cagiouate dalle morsicature che si dàuco gli animali stessi, eccitati a ciò dal prudore, che è in tutto il corso della malattia uu sintomo di grande importanza. Estese le croste a tutto il corpo, ed alterata così tutta la pelle, gli animali dimagrano assai e muojouo marasmatici, ed in alcuni casi divengono mocciosi o farciuosi. Questa sorta di rogna è suscettiva di comunicarsi alla umaua specie, e da un indi\ iduo all'altro dellasptcie equina.
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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