Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RODONITE - RODRIGURZ o SANCHEZ DB àSBWi 10
della monarchia. Allevato nei principii della pretesa riforma, fu presentato in Corte di Eurico IV i in età di sedici anni, fece i primi passi nel militare arringo sotto quel monarca, al cui fianco se-gnalos8Ì nell'assedio di Amieus. Quando l'editto di Nantes ebbe compiuta la pacificazione del regno, Rohan vedendo l'arringo dell'armi chiuso per allora alla sua ambizione, risolvette di visitare le varie Corti d'Europa e percorse successivamente la Germania, l'Inghilterra e l'Italia. Ritornato in Francia, fu nominato duca e Pari nel 1603, e sposò Mar gherita di Béihune, figliuola del gran Sully. Nel 1605 Enrico IV gli diede la carica di colonnello degli Svizzeri e Grigioni. La morte di questo principe cagiouò a Rohan un dolore profondo e costante, ch'egli espresse vivamente nelle sue Memorie. Dopo quella morte i protestanti, minacciati della perdita di quelle garanzie e franchigie che l'editto di Nantes aveva conceduto loro, tennero frequenti assemblee. Rohan si recò a quella di Saumur, nel 1611, col suo suocero Sully, e vi si distinse per fermezza, sagacità ed eloquenza. Da indi in poi fu riguardato come il più zelante dei signori calvinisti. Governatore di Saint-Jean d'Augely , si fortificò per modo in quella piazza, che Maria dei Medici dovette rinunziare al disegno di togliergliela. Dopo il trattato di Saiute-Menehould nel 1614, Rohan parve riconciliarsi con la Corte, e diede pure alla regina saggi cousigli per opprimere la ribellione del principe di Coudé; ma poscia parteggiò col principe, incaricato di arrestare il duca di Guisa, Rohan non potè compiere l'impresa per la defezione d'uua parte dei baroni, nei quali sperava, ed occupò soltanto Libourne con alcune altre città della Guienna. Dopo il trattato di Loudun nel 1616, ritornò in Corte, si riconciliò con Maria de' Medici, che gli coucesse la sopravvivenza al governo del Poitu, nè volle parteggiare coi si-guori malcontenti, che formarono una nuova lega a favore del principe di Condé per abbattere il Concini. Combattè pure nell'esercito reale contro il duca di Maienua, e coutribul alla presa di Sois-sous. I calvinisti, atterriti per la risoluzione che Luigi XIII aveva presa di ristabilire la cattolica religione nel Béaru, essendosi radunati alla Roc-cella nel 1620, Rohan si oppose dapprima alle deliberazioni troppo violente che rendevano inevitabile la guerra civile ; ma avendo vinto l'opiuione dei più, si preparò a sostenere una lotta che egli avrebbe voluto impedire. Dopo aver sollevate e mosse in istato di difesa varie piazze della Guienna, recossi verso Moutalbano cbe il re stava assediando, rifiutò le proposte che il duca di Luyues gli fece in nome del re, e costrinse questo a levare l'assedio dopo aver perduti ottomila uomini. Da iudi in poi, essendo vero capo della parte protestante, ebbe a sostenere una difficilissima guerra, ma riuscì a trionfare di molti ostacoli: ed il trattato fatto il 19 ottobre del 1622 fu interamente a vantaggio dei calvinisti, perocché l'editto di Nantes fu confermato. Seguirono fatti d'armi e paci, peri coli ed ostilità, promesse ed infrazioni fino alla pace generale conchiusa in luglio del 1629, a patto che fosse riconfermato l'ed
itto di Nantes, r
estituiti i tempii ai calvinisti ed abolita ogni memoria delpassato per riguardo a Rohan ed a Soubise suo fratello. Dopo questo trattato, al quale era preceduta la perdita fatta dai protestanti della Roccella e delle altre piazze forti, ritirossi a Venezia, dove il Sonatolo colmò di onori. Durante la sua dimora in quella città compilò i suoi Mém. sur les choses adve-nues en France depuis la mort de Henri-le Grand9 e scrisse o almeno raccolse una parte de' suoi Dis-cours politiques sur les ajfaires d'Etat, ecc. Dopo la funesta giornata di Valeggio, i Veneziani scelsero Rohan per loro geuerale; ma il trattato di Cherasco (16 giuguo 1631) non permise al duca di esercitare allora i suoi militari talenti. Stanziatosi per qualche tempo in Padova, impiegò i suoi ozi in comporre l'opera intitolata Le parfait capitaine e il suo Traité de la corruption de la milice ancienne. Ve reo quel tempo egli faceva pratiche con , la Porta Ottomana per mezzo del patriarca Cirillo Lucar, affinchè il Gran Signore gli desse l'investitura del regno di Cipro mediante una somma di duecentomila scudi, ed un tributo aunuo di ventimila. Ma rotta la negoziazione per la morte del patriarca, ebbe dal re di Francia l'incarico di curare gli affari dei Grigioni e sedare la Valtellina. Nominato generale delle leghe grigie, mostrò in quella guerra, fra tante difficoltà di luoghi e con , un pugno di soldati, un'insigne abilità. Nel 1632 fu nominato ambasciatore straordinario di Francia presso il corpo elvetico: ma ben tosto un ordine i del re, di cui non si seppe inai il motivo, gli impose di ritornare a Veuezia. Richiamato quindi in Francia, fu incaricato, dopo molte incertezze da parte del ministero, di fare nel 1635 la definitiva conquista della Valtellina. L'anno seguente occupò tre valli del Milanese, ma essendo poco secondato dal duca di Savoja. fu astretto a ricondurre il suo esercito nella Valtellina, donde il cardinale Richelieu, suo segreto nemico, non tardò a farlo richiamare. Diffidando di quel primo miuistro si ridusse nel campo dell'amico suo il duca di Sassoni a-Weimar, ove combattendo tra le file nella battaglia data sotto Rhiufeld il 28 febbmjo del 16:<8, ricevette, essendo alla testa del reggimento di Nassau, uua ferita per cui morì il 13 del seguente aprile.
Anna, sorella del precedente, nata nel 1584, morta il 20 settembre 1646 a Parigi, era celebre , tanto per la sua pietà come pel suo sapere. Appar-, tenne alla religioue riformata, sosteune l'assedio , della Roccella e compose lettere e versi, alcuni dei quali furono stampati. Era versata nelle lingue dotte, specialmente nell'ebraica.
Tancredi, figlio putativo del duca Enrico di Rohan e della duchessa di Rohan Margherita di Béthune, nato nel 1630, morto il 1° fehbrajo 1649, fu battezzato per ordine della madre sotto il nome di Tancredi, per tema che il cardinale noi rapisse per educarlo nella religione cattolica. Costretta a lasciar Parigi nel 1636, la duchessa inviò il figliuolo in Normandia, ove fu rapito da Margherita di Rohan I sua sorella, la quale temendo che un giorno questo , fratello le rapisse l'immenso retaggio de'suoi genitori, lo fece condurre a Leida e porre in pensione presso un merciajodi quella città. La duchessa di Rohan lo domandò al borgomastro e il giovane Tancredi fu condotto a Parigi nel 1645. Colà ellat^ooQle
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