Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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ROD1ZONATI - RODIZONICO ACTDOdel settentrione. Avendo radonato nella Scania gran numero di Danesi e di Norvegi, gì'imbarcò sopra i suoi bastimenti da corsaro; fece vela dapprima verso la Scozia, passò quindi in Inghilterra, dorè i suoi compatrioti erano già stauziati: vi fece alcune spedizioni che aumentarono le sue ricchezze e la confidenza de' suoi soldati, e contrasse uua stretta alleanza con Alfredo il Grande. Esseudosi poi imbarcato, andò a discendere in Frisia, assali e vi use il duca di Radebode e il duca di Hainaut, assoggettò il paese ad un tributo, approdò poi alle coste di Neustria nell'anno 876, risali con le sue navi lungo la Senna e si avanzò siuo a Roano, preceduto dal terrore del suo nome. Francoue, arcivescovo di quella città, stimando inutile ogni resistenza , andò ad offrirgli la sommessioue degli abitanti. Padrone di Roano, Rollon ne fece abbattere le mura e le torri, e quella città divenue poscia come la capitale de* suoi domiuii. Continuando quindi la sua marcia, sconfisse in riva all'Bure un esercito capitanalo da Rinaldo duca d'Orléaus, e impadronissi di Meulan. Iu uu secondo coni battimento il duca Rinaldo fu ucciso sul campo. Rollon prese parte dappoi iu tutte le spedizioni dei Normanni in Francia, particolarmente nel famoso assedio di Parigi l'auno 886. Di là andò a sacchee-
10 voi.), ed una della Storia romana (1862, in 10 voi.). L'amore di lui al giansenismo gli fece ostacolo all'entrare nell'Accademia francese. Egli però meritò gli elogi di Voltaire, del Montesquieu, del Chateaubriand, e nel 1830 l'antico istituto di Sainte-Barbe, trasformato in collegio municipale, ebbe il nome di Rollin.
ROLLINA (tecn.). — Giuoco di sorte che consiste nel lanciare una palla contro l'orlo prominente di una tavola circolare, indovinando a qual punto della periferia la medesima si fermi. In vece della palla usasi talvolta un'asta munita d'indice che gira in un piano orizzontale sopra un perno verticale. S'immagini una tavola rotonda, bassa nel centro, ed alquanto elevata verso la circoufereuza, in modo da formare un cono apertissimo. Si tiri su questa tavola un numero indeterminato di raggi, ed i settori compresi tra un raggio e l'altro si coloriscano con colori diversi. Si separino questi segmeuti gli uni dagli altri con fili metallici, o meglio ancora scavandoli nella loro luughezza in modo che la palla cou cui si fa il giuoco possa in essi entrare senza che copra alla fine del suo movimento due colori differenti. Intorno alla tavola si faccia un orlo prominente a foggia di parapetto, il quale serva ad impedire che la palla nel suo girare esca dalla tavola. Quest'orlo suol farsi come le sponde di un bigliardo. La palla lanciata contro tale sponda gira intorno alla tavola più o men luugo tempo secoudo la forza d'impulsioue comunicatale. Alla fine del suo movimento, per la forma della tavola, cade verso il ceutro della medesima in uno dei ceutri coloriti. Chi giuoca pone sopra un dato settore una moneta, la quale vieu dal medesimo perduta se la palla non cade sopra un colore eguale a quello su cui sta la moneta, ma se il giuocatore indovina il ! colore su cui cade la palla, chi tiene il giuoco è ob- ' bligato a pagarli uua moueta doppia, tripla, ecc., j secondo il uumero e l'ampiezza de' settori. In vece 1 de' colori soglionsi anche scrivere sui settori i nu- 1 meri corrispondeuti, il che torua allo stesso. Generalmente chi tiene il giuoco della rollina combina i suoi settori in modo, che il multiplo che paga ai vincitori sia inferiore di quello che dovrebbe pagare se il giuoco si tenesse con equità; quindi i giuocatori restano naturalmente iugannati quasi senza avvedersene, come avvieue iu tutti i giuochi di fortuna, e specialmente nel lotto.
ROLLIO (marin.). — Moto oscillatorio della nave da un fianco all'altro, ossia in direzione trasversale.
ROLLON, ROLF, RAUL ed anche ROBERTO (biogr.\ \ — Primo duca di Normandia, e\ il più illustre dei i capi di quelle bande normanne che invasero e de- , vastarono una parte della Franéia nei secoli ix e 1 x, era figlio di Rogwaldo , principe ossia barone , della Norvegia, che le sue ricchezze e la sua in- j dole bellicosa avevano reuduto formidabile ai re di Danimarca nel secolo ix. Distinto fra tutti i guerrieri della sua nazione per la statura colossale, per forza e per audacia, il giovine Rollon aveva già intraprese più corse marittime e si era j fatto bandire di Norvegia dal re Aroldo, quaudo , concepì il disegno di andare a conquistarsi una ' nuova patria sotto un clima più dolce che quello tgiare Bayeuxe il paese B^ssiu nella Bassa Neustria, poi ritornò a Parigi, e ne parti di nuovo per andare ad incendiare Evreux Ripassò quindi in Inghilterra per soccorrere il re Alfredo suo alleato, e ricomparve in Francia tre anui dopo. Il suo esercito, ingrossato per uua moltitudine di venturieri, vi penetrò ad un tempo per la Loira, per la Senna e per la Garouna. Le città di Nautes, d'Angere e di Mans cadono in potere dei Nomauni, che respinti di sotto a Tours percorrono l'Orleanese, la Borgogna, l'Alvernia e devastano quelle provincie. Nondimeno alcuni baroni francesi intraprendono di fermare quel torrente. 11 duca Riccardo io Borgogna, il coute Eude nella Beauce resistono con vautaggio alle armi di Rollon. Questi, infuriato per essere stato respinto da Chartres, si vendicò con orribili devastazioui. 11 re Carlo detto il Semplice, in luogo di secondare gli sforzi di alcuni generosi vassalli, stimò meglio comperare la pace. Fece proporre a Rollon la provincia di Neustria in piena proprietà col titolo di duca, sotto condizione d'un semplice omaggio alla Corona, e la mano di sua figlia Gisella, a patto ch'egli abbracciaste il cristianesimo. Rollon accettò quelle offerte, ma perchè la Neustria, devastata già da un secolo dai Normanni, si trovava incolta e quasi deserta, domandò che si aggiungesse a quella provincia un paese coltivato, onde potesse alimentare la sua colonia. Dopo una lunga esitazione ottenne che gli fosse ceduta la Bretagna nel 911, per un trattato conchiuso a Saiut-Clair-sur Epte. Iu quello stesso luogo Rollon prestò al re il suo omaggio, ricusando però di piegare il ginocchio e di baciargli il piede; ma essendo quell'atto prescritto dall'uso , Rollon ne incaricò uuo de' suoi officiali, che per goffaggine, o per insolenza, levò si alto il piede del che lo fece cadere rovescio. Dopo la sua investitura, Rollon si fece battezzare a Roano dall'arcivescovo Fraucone. Pacifico possessore della Normandia, non attese
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