Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
KOMANTIC'SMOC33
a Pietro IIIfigliuolo di Anna Petrovua sua sorella primogenita
morta nel 17*28. Gli è da quel tempo che regna in Russia la casa d' Boi stein-Gol torp od Oldenborgo Romanof. A questa linea appartengonoolt^-e Pietro III
assassinato l'anno stesso delia sua assunzione al trono (1762)
Caterina II (che regnò dal 1762 al 1706)
Paolo I 'dal 17% al 1801)
Alessandro I (dal 1801 al 1825)
Niccolò IAlessandro II ed Alessandro III (V. Pietro III
Caterina IIPaolo I Petrowitz ed Alessandro I Paulovitz e Niccolò I — V. anche Russia}.
Vedi Dolgoroucki
Notice sur les principalcs fa-milles do la Russie (Brussella 1*43;.
ROMANTICISMO ( letter.). — Con questo nome fu desiguata uua scuola di letteratura moderua. la quale si atteggiò come rivale delfa classica anticae diede luogo ad interminabili controversie
alimentate il più soveute dall'esagerazione di certi principie dal frautendersi degli avversarli. Sarebbe assai malagevole il determinare quale sia veramente il carattere pel quale il romanticismo diversifica dal classicismo
giacché non basta dire cbe il primo esclude affatto l'uso della mitologia greca e romana. e s'informa allo spirito delle dottriue cristiane e ai bisogui della civiltà moderna. La differenza tra questi due modi di letteratura sta più presto nell'intimo pensiero che nelle formenello scopo che negli artifizi. V'hanno scrittori antichi
i qualicomechè annoverati fra i classici
racchiudono nelle opere loro tutto quanto ha di più essenziale il romanticismose con questa denomiuazioue intendasi diuotare la schietta e viva rappreseutazione di quauto colpisce l'umana fantasia
de' profondi moti dell'animadelle sue aspirazioni e degli svolgimenti della società. Se poi
come supposero alcuuiro-mauticismo è sinouimo di letteratura sbrigliata da ogui freno di regole
e uella quale lo scrittore si lascia trasportare a tutti gli slauci della fautasiaallora nou è luogo a disputare sull'indole di esso
e sarebbe vano cercar di definirlo o di cercarne le corrispondenze colle leggi del bello e del gusto. Nel primo senso dirsi potrebbe romantico Lucano
il quale trovando senza vita il politeismo romanovi suppliva col maraviglioso delle umane passioni e la forza dei sentimenti
e teutava uua riforma nell'arteconsuonante col uovello ordine di cose
che i tempi andavano svolgeudo. E furono con più forte ragioue romantici l'Alighieri
l'Ariosto
il Tasso
e tutti quegli illustri stranieri che sono la gloria della letteratura europeacome Shakspeare
MiltonByron
SchillerGoethe
ChàteaubriaudLamartine.
Nonostante che Lucano sia anticoe Dante molto anteriore ai mentovati scrittori d'Inghilterra
di Francia e di Germania
molti credono che da que-st' uKimo paese sia venuto a noi il romanticismoed è noto quel carme di Monti che comincia: Audace scuola boreal ecc.
in cui piauge la morte degli Dei. Egli è vero infatti che madama di Stagi fu la prima che divulgò fra noi le dottrine romantiche dell'Alleuiagna
ma ciò vuol dire che per suo mezzo noi conoscemmo la rivoluzione letteraria che si era operata fuori d'Italia. Noi riguardiamo il romanticismo tedesco come una modificazioue del nostro. Il medio evo trattato dai Tedeschi fu il soggetto dei nostri poetima i primi lo considerano con
quella filosofia e con quei lumi ignoti o non abbastanza sviluppati nei secoli xiv e xvi. Egli è a questo modo di vedere nell'arte che seutl Mauzoni l'anima sua conformarsi. Fondatore di cotesto moderno ró-mauticismo in Francia può reputarsi Chàteaubriand
in Inghilterra Byron
o almeno essi furono i primi che ne fecondarono ampiamente i germi. Ma come ben defluire queste origiui? Shakspeare non fu il maestro della scuola tedesca? K da ciò si rileva che la letteratura europea fiorente fino al cinquecentoprese in Inghilterra un nuovo aspetto
e sorse propriamente l'arte romantica moderna mentre fra noi declinava quella di Dante e di Ariosto. Pó-neudo il romanticismo di questi poetiantico in paragone di quello che regna oggidì
la differenza cousiste massimamente nella pittura morale dell'uomonell'analisi del pensiero e del sentimento
nell'esatta cognizione della storianel colore speciale dei costumi e delle passioni
nella filosofia dell'artein tutta la convenienza del componimento. Souo questi i pregi della scuola moderna dovuti ai progressi degli studii e della civiltà. Ma il romanticismo moderno è spoglio di mitologia
traune qualche eccezione. La mitologia infattisebbene assai poetica e piena di grazie e di splendore
non ha per noi più verun significatosalvo che non si voglia per filosofica scienza interpretare i miti ed i simboli
sotto cui si nascondono le leggi e i rivolgimenti cosmogonici dell'antichità
nei primordii del genere umanoe salvo il caso di adoperarla siccome espressione poetica. La mitologia posta iu azione
come nelle battaglie di Omero
nei moderni avvenimenti sarebbe affatto fuor di luogoperchè secondo le nostre credeuze
gli Dei del paganesimo non hanno influenza negli umani destiniesseudo privi di realtà. Il sostituire a quelle deità le viVe immagini cristiane
è cosa utilissima all'artecome Chàteaubriand lo dimostrò ampiamente nella sua opera intitolata Génie du Christinnisme
che può chiamarsi l'arte poetica del cristianesimo. Le nostre credenze più delicatepiù profonde
più nobilipiù sublimi
e più consentanee al fine dell'umanità su questa terrasono sorgente di splendida poesia Quanto ai rapporti del romanticismo colle regole del bello
che si trovano nei greci e nei latinii nostri scrittori del trecento e del cinquecento non se ne allontanarono per quanto fu loro concesso dalle novelle condizioni dell'arte. Egli è certo che fra il poema di Virgilio e quello di Alighieri avvi una tal differenza da non potersi fra loro istituire parallelo: tuttavia lo stesso Daute si confessa discepolo di Virgilio. Ciò deriva dall'esservi fra i due poeti rassomiglianza pel tenore temperato delle idee
e pel colorito vigoroso dello stile. E da questo esempio si deducecbe quand'anche i classici non si imitino in tutte le loro parti
e massime nel concetto mitologicopessono essere eccellenti esemplari di forma e di stile
e porgere per la legge di analogia il modo di esprimere le novelle idee nei modi più convenienti. Onde non si deve credere che il romantico sia nemico dell'arte anticae schivi di trarne profitto. Anzi vediamo che i grandi iugegui
come Goethe e Manzoni
si applicarono a studiare gli antichied il primo in qualche sua tragedia cercò di conformarsi alla maniera di So
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