Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
ROMBOROMBO (geom.). Figura piana che ha quattro lati rettilinei eguali e quattro augoli
di cui due ottusi e due acuti (V. Quadrilatero).
ROMBO (tool.). — Geuere di pesci dell'ordine dei malacotterigii e della sezione dei suhbrachiali e della famiglia dei Pleuronettldi (V.). Le specie di questo geuere hanuo mandibole e faringei forniti di piccoli denti fitti e puntuti; pinna dorsale co-minciante iminediatameate al di sopra del labbro superioree questa pinna
egualmente che l'analeBtendeutesi fino alla coda; e gli occhi generalmente posti sul lato sinistro. Il rombo massimo (rhombus maximu8 Cuv.) (fig. 5751) è uuo dei più grossi pesci delia famiglia che si trovino luugo le nostre coste.
Fig. 5751. — Rombo chiodato.
È di forma corta e largae alquanto più spesso di molti tra' pesci schiacciati. Il colore che in esso predomiua è bruno
e tutta la parte colorata è tempestata di duri e rotoudi tubercoli. La linea laterale è notabilmente arcuata al di sopra della pinna pettoraleiudi corre direttamente alla coda. Il rombo volgare (rh. vulgaris Cuv.) è si mil issi ino alla specie antecedente
ma iuferiore in sapore; è comune nei mercati delle città marittimee distin guesi subito per la sua forma meno larga
per mancanza di "tubercoli ossei sulla parte colorata del corpoe il colorito
ch'è rossoguolo o d'un bruno sabbionaceo
è variato di uu bruno più scuroe minutamente macchiato di bianco. È inoltre un pesce più piccolo del rombo massimo.
ROMBOEDRO {miner.). — Parallelepipedo di cui tutte le Iacee sono rombi uguali. Cristallizzano così lo spato d'Islanda
il carbonato di magnesiala dolomite
il carbonato di ferro e di manganese.
ROMBOIDALEROMBOIDE e R0MB0IDE0 MUSCOLO (anat.). — Nomi dati ad un muscolo del collo e del dorso
dalla forma ch'esso presenta. Questo muscolo (dorso scapolare di Ch.) si attacca iuterua-mente al legamento cervicale posteriore ed alle apofìsi spi uose delle ultime vertebre cervicaliester-naiuente alla base ed all'orlo spinoso della scapola. Esso serve a ravvicinare la scapola alla Bpina dorsale e dà abbassare la spalla (vedi Tavola XXXVI
fig. D
4).
ROMEITE (miner.). — Calce antimoniatain cristallini ottaedri a base quadrata
che trovasi a San Marcello in Piemonte.
ROMEO 649
ROMELIA 0 ROMELIA (geogr.). — In turco Rum-ili
cioè contrada dei Romani (talora anchemeno propriamente Romania o Rumania
che oggi applicasi ad altro paesedi cui a suo luogo)
nome che ha cambiato molto di significato. Uu tempo i Turchi Io davano a tutti i ter ri tori i strappati agli imperatori orientali. In seguito si chiamò Romelia tutto il paese che giace al sud del Danubio e della Sava
al nord della Grecia e fra i mari Adriatico
Nero ed Egeo
comprendendo quindi la Macedonia
la Tracia
l'Albania
la Bosnia
la Serbia e la Bulgaria. In oggi la Romelia Orientale è provincia autonoma della Turchia europeamisura 35
900 chilometri quadratied ha 815
946 abitanti (V. Ottomano Impero).
ROMENTINO (geogr.). — Comune della provincia e del circoudario di Novara
con 2814 abitanti.
ROMEO (stor. lett.). — È celebre nelle storie d'amore per le sue pietose avventure. Luigi da Porto
nato nel 1485 in Vicenza e morto il 10 maggio 1529
ordì una novella piena di grazia e d'affetto sopra uu racconto che gli fu fattocome egli dice
da Pellegrino da Verona
intorno ai miseri casi di Giulietta e R >meo. Nel tempo che Bartolomeo della Scala reggeva Verona
vi erano due nobilissime famigliei Capelletti e i Montecchi
capi di cootraria fazione. Mentre i loro odii tacevano un poco per volontà del principein casa di messere Autonio Cappelletti esseudovi un ballo
la di lui figliuola Giulietta vide Romeo Montecchi
e come erano entrambi bellissimi e gentilis'innamorarono. Romeo
per possedere la bellache visitava ogui notte nel più rigido inverno arrampicandosi al balooue
ricorse al frate Lorenzo da Ban Francesco
confessore di Giulietta
affiuebè
com'era il desiderio suo e della giovineli sposasse in segreto. Dopo le nozze occulte vennero i notturni abbracciamenti : quando
essendosi di nuovo subitamente rinfiammate le ire fra i Montecchi e i Cappelletti
Romeo in una zuffa uccise Tebaldo
il fratello della sua sposa. Questadolente di quella morte
che le rendeva impossibile di far manifesto ai parenti il nodo contrattofu disperata nel sapere che Romeo era obbligato di fuggire per non essere punito dalla giustizia. Mentre egli stava a Mantova
ella si struggeva d'af-fanuoonde i genitori non potendo scoprirne la cagione
deliberarouo di darle maritociò die pose la giovine nella disperazione. Il frate
impietosito
10 diede una polvere che. bevutal'avrebbe fatta credere estiuba per qualche tempo. Ella la bevve dopo aver per lettera istruito Romeo che il frate l'avrebbe tratta dal sepolcro e
travestitaricondotta alle sue braccia
come infatti era stabilito. Pietro di lui servoignorando la frode
credutala mortacorse a trovar Romeo colla triste novella iunanzi che giungesse la lettera
la quale per fatali circostanze non fu rimesaa. Romeo con altri abiti tornò colatamente a Verona
penetrò nella tomba di Giulietta
e dopo aver pianto sull'estinta^ vi si diede la morte col veleno. Meutre egli morival'infelice Giulietta toruava ai sensi
e giunse
11 frate in quel momentoattonito e addolorato di vedere quello spettacolo miserando. Giulietta cadde morta sul cadavere dell'amante.
La novella fu primamente pubblicata in Venezia
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