Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RONCALVECCE - RONCISVALLE
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Ionia e gli onori di medico della Corte a Madrid. La sua maniera di medicare era semplice. Voleva ricondor la medicina a quella perita semplicità cai Ippocrate le aveva datae che l'ignoranza degli empirici era riuscita a distruggere. Eletto medico consulente e primario del maggior ospedale
fra gli altri meritiebbe quello di riformare tutto ciò che riguardasse la medicina e specialmente la farmacia
coll'escludere l'antico caos degli elettuariidegli elisili e degli unguenti introdotti dalla ignoranza e mantenuti da storti pregiudizi: quindi dettava l'opera intitolata Nosoeomtum locupleta tum
difisa in cento questioni intorno l'uso dei cibidei rimedii e di tutto quanto Btrettamente appartiene al buon governo ed all'andamento di un ospedale.
Un si proficuo trattato non solamente venne posto iu uso dalla presidenza del pio istitutoma sì veramente da tutte le direzioni degli spedali d'Italia
dalle quali venivano all'autore lettere congratulatoriee
ciò che più valedalla stessa Accademia reale di Frauda
come è noto da uuo scritto del suo segretario perpetuo M. Fauchy
stampato col-l'obera. La parte poi che riguarda la farmacologia è adorna di una bella ed esatta classificazione dei rimediidichiarate le loro qualità
il loro valore e relativo prezzo in modo si precisoche con suo decreto la Veneta Repubblica ordinò a tutti gli speziali dello Stato di atteuersi ad essa.
E nota la sua classica memoria intitolata: Nova methodus extirpandi caruncolas et curandi fistuias uretra. Tale opera fu onorevolmente ricordata nei CommenUirii del Bertrandi
professore di Torino
i) quale si loda del Roucalli per aver egli il primo inventalo una sciringa detta vermicolareperchè si adatta alle curvature dell'uretra
per rimediare ad nlcuue affezioni delle vie urinarie. Questo stro-mento poco dopo la sua invenzione meritò premio dall'Accademia medica di Parigi ad un certo Daran
che se ne chian.ò inventoreBiccome fecero e fanno gii stranieri delle cose italiane.
Nuova Encicu Ital. Voi.
Con un museo di medaglie che suo padre gli aveva lasciato morendoaveva redato grande amore alla numismatica
che non fu senza profitto per la sua fama. È a lui dovuta la cognizione di una famosa medaglia d'argento in onore della trentesima legione romana di Marcantonio; medaglia che ha di molto esercitato l'ingegno de' numismatici.
Le sue opere gli conserveranno grande parte della riputazione di che aveva goduto mentre visse. Eccone i titoli: Examen chymieo-medicum de aquis Brixianis
cum disquisitione theoremaium de aci-dulorum potu et transita in corpore animali (Brescia 1722); Dissertano de aquis mineralibus Goldoni
tn agro Mediolanensi (ivi 1724); Dissertationes quatuorde usu purgantium in aere Brixiano ; De homine invulnerabili
vulgo ingermadura ; De fer-reis acubus in cadavere repertis; De cegagropilis (ivi 1740) ; Hi stori ce morborumobservaiionibus auctce
clarissimorum virorum consultaiionibus illustrate (ivi 1741
con fig.); Europee medicina a sapientibus illustrataet ejusdem observationibus adaucta (ivi 1744); Dissertagione intorno al male ed alla morte di una religiosa
ed agli aghi di ferro ritrovati nel suo cadavere (ivi 1746) ; In variola-rum incisionem declamatio epistolaris (Pisa 1759).
Vedi : Brognoli
Elogii di Bresciani — Iconografia italiana (voi. in).
RONCALVECCE (geogr.). — Comune del circondario di Viterbo
provincia di Roma
con 1323 abit.
RONCHIS {geogr.). — Comune nel circondario di Latisana
provincia di Udine
con 1683 abitanti.
RONCIGLIONE (geogr.).) — Comune nel circondario di Viterbo
provincia di Roma
con 5806 abitanti.
RONCISVALLE (stor. del M. E.). — Nome d'una valle formata da' Pirenei di Navarra tra Pamplona e Saiut-Jean-Pié-de-Port sul confine di Francia. Chiamasi pure Roncisvalle un piccolo villaggio di quella vallenotabile per un'antica abbazia (Nue~ stra Senora de Roncesvalles)
dove mostrasi la tomba di don Sancio il Forte re di Navarra
come pure varie antiche reliquie portanti il nome di Orlando. 8econdo la tradizionequesto eroe
e con lui molti altri pari di Carlomagno i quali avevano invaso la Spagna nel 778
mentre se ne tornavano in Francia furono attorniati dai Navarresi capita nati da Bernardo del Carpio
e vennero messi a morte. Ma questo avvenimentoche forma il soggetto di molte romanze e cronache cavalleresche spagnuole
è ben lungi dall'essere sostenuto da te stimonianze storiche. A questo fatto sembra alludere l'Alighieri nel seguente terzetto:
Dopo la dolorosa rottaquando Carlomagno perdò la santa gesta
Non sonò si terribilmente Orlando.
(in/.
xxx
16).
A questi versi fanno chiosa le parole del Cantù (Stor. univ.): « Diè quest'impresa nel geuioa Carlo Maguo
cheoltre il combattere nemici della fede
couosceva potrebbese non snidare d'Europa gli infedeli
metter però la catena de' Pirenei come rispettata barriera alle incessanti loro correrie. A Chasseneuil sul Lot couvocò dunque un campo di maggiol'unico che aprisse nella Francia romana
1 e dove gli arimanni d'Aquitania unitisi coi leudi ^ IX. 42
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