Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RONDE (CAMMINO DÈLLÉ) - RONDELLI GEMINIANÓ
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      riera ecclesiasticache gli avrebbe assicurato la pingue prebenda gentilizia della villa detta Mez-zauo de* Ròndani ; ma
      ancora studentedepose l'abito chiericale e si diede alle scienze naturali
      pur continuando negli studii giuridici che aveva intrapreBi. Gli fu maestro e poi amico amorevolissimo Macedonio Melloni
      che lo ebbe compagno nei moti rivoluzionarli del 1831
      e checome uno dei triumviri del Governo provvisorio
      lo designò alla cattedra di storia naturale nell'Università
      disponendo che andasse prima a compiere gli studii superiori a Parigi. Ma ristorato in breve il Governo ducaleil Róndani abbandonò gli studii Tanno stesso in cui doveva prender la laurea in giurisprudenza e si diede al commercio: lasciato poco dopo anche questo
      si ritirò in campagnadove coltivò indefessamente per varii anni gli studii agronomici e di storia naturale
      che interruppe solo nel 1848 prendendo parte alla rivoluzioneeletto deputato alla quasi unanimità nel circolo di Traversetolo. Nel 1855
      insieme con varii altri cittadini d'opinioni notoriamente liberalifu nominato professore d'agronomia nell'Università di Parma e direttore d'un istituto agrario
      ove diede lezioni importantissime. Soppressa nel 1859 la cattedra universitaria d'agronomiaal Ròndani fu data quella di storia naturale nel Liceo
      e trasformato l'Istituto agrario in Istituto tecnicoil Róodani ne fu nominato e ne restò preside fin che visse
      amato e venerato dai professori e dagli alunni. Carattere eminentemente cavallerescopatriotta coraggioso e disinteressato
      amico franco e soccorrevoleeducatore insuperabile della gioventù
      a cui sapeva comunicare i suoi potenti entusiasmi di scienziatodi cittadino e d'uomo
      era meritamente circondato dalla riverenza generalee la sua morte (17 settembre 1879) se fu un lutto per tutta la scienza
      non lo fu meno per un'intera cittadinanza. Nell'Ateneo di Parma gli fu eretto un busto in marmo per contributo di naturalisti esteri e nazionali e di concittadini. Le maggiori offerte vennero da paesi strauieri: Francia
      InghilterraGermania
      RussiaPolonia. Un altro busto fu collocato nel R. Istituto tecnico; un terzo nel R. Liceo.
      Lasciò moltissimi scrittitra i quali la vasta opera Dipterologia* 1 tabe te Prodromus
      cheinsieme colle Note
      FragmentaMemorie ecc.
      relative alla ditterologia sistematicaha un grande valore
      anche per esservi magistralmente trattate le questioninon ancora definitivamente risolte
      della nomenclatura e delle classificazioni. Molto importanti sono pure le pubblicazioni sulla ditterologia esoticaalla quale il Róudaui dovette accudire per non breve tempo
      poiché illustri viaggiatori (Ghi-gliani
      Genè
      OsculatiTruqui
      StrobelDoria
      Bec-cari) ricorrevano a luiriconoscendolo in tal modo per il massimo degli entomologi italiani. Cogli scritti d'entomologia applicata giovò assaissimo a varie di8cipliue
      specialmente all'agricoltura nella quale era maestro. Ma le opere per le quali il Ròndani portò il suo maggior contributo alla scienza generalesono quelle che riguardano il parassitismo fra gl'insetti e la questione sulla caccia. Sul primo argomento fece varie pubblicazioni
      la prima nel 1848
      l'ultima nel 1878. Nel secondo argomento il Ròn-
      dani fu il primo a levar la voce contro la teoria della distruzione degl'insetti colla moltiplicazione degli uccellimentre tale teoria teneva il campo in Europa. Egli dimostrò che gli insetti non hanno negli uccelli i loro maggiori nemici
      ma bensì in altri insettiche gli uccelli col distruggere taluni insetti recano più danno che vantaggio all'agricoltura
      togliendo di mezzo i più formidabili distruggitori degli insetti veramente dannosi. Nella viva questione che ne sorsescrissero contro la nuova teoria del Ròudani
      Giorgio Frauenfeld
      Pietro Cai-derini
      Costa e altri : combatterono a fianco del Ròndani Ed. PerrisStrobel
      GhiglianiLorenzo Camerano e
      più di tutti Michele Lessona.
      Vedi : Michele Lessona
      Naturalisti Italiani (ed. RomaSommaruga
      1884) — Camilla Ròndani
      Commemorazione (ed. ParmaL. Battei
      1881) — Cenni sulla vita e sulle opere del prof. Camillo Róndani
      per il dott. Alberto Del Prato (ed. ParmaFerrari e figli
      1881) — Verzeichniss der entomo-logischen Schriften von Camillo Róndani (als Nachtrag und Fortsetrung zu detn betreffenden Arti kelin H. A. Ragerìs Bìbliotheca Entomologica)
      ausammengestelt von C. R. Osten-Sacken
      1881) — Appendice al Dizionario biografico dei Parmigiani illustri ecc.
      compilato dal comm. G. B. Janelli (ed. ParmaGrazioli
      1882).
      RONDE (cammino delle) o RONDELLO (archit. mil). — Cosi chiamasi la strada della rondacioè quel piccolo spazio lasciato dal passaggio delle ronde fra la scarpa esterna del parapetto ed un piccol muro costrutto sull'estremità superiore del terrapieno.
      RONDEIET Giovanni (biogr.). — Architetto francesenato a Lione il 4 giugno 1734
      morto a Parigi il 25 settembre 1829
      fu uno degli allievi di Soufflot
      e incaricato da lui di sorvegliate la costruzione di Santa Genoveffa
      dopo il Panteon. Alla morte del maestro divenne naturalmente suo successoree sotto la sua direzione fu rizzata la cupola
      parte più difficile e notevole dell' edifizio. Dopo un viaggio artistico in Italia nel 1783
      fu nominato membro della Commissione esecutiva dei lavori pubbliciche esistè fino al ristabilimento del ministero nel novembre del 1705. Fu uno degli organizzatori della Scuola politecnica alla sua fon-fazione
      professore di stereotomia alla Scuota di belle arti e membro dell'Istituto
      e rimase fino alla sua morte architetto del Panteon
      ridivenuto Santa Genoveffa. Aveva inciso sul marmo una carta geografica d'Europa sulla projezione d'un quadrante solarein modo che nell'istesso tempo che indicava le ore
      l'ombra del gnomone indicava anche tutti i paesi ov'era mezzogiorno. Rondelet ha lasciato opere importanti : Mémoire historique sur le dòme du Panthéon frangais (Parigi 1797); Traité de Vari de bàtir (ivi 1802 1817
      5 voi. con 210 tavole)
      opera divenuta classica ; Mémoire sur la reconstruction de la halle au blé de Paris (ivi 1803
      1822); Commentaire de Frontin sur les aqueducs de Rome
      tradotto perla prima volta (ivi lf02-21
      con atlante in-fol.); Mémoire sur la marine des anciens et sur les navires à plusieurs rangs de rames (ivi 1820).
      RONDELLI Gemini&no (biogr.). — Matematiconato a Roucoscaglia nel Modenese ne) 1652
      mori nel 1735; studiò nell'Università di Bologna
      di cui di-


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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