Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
ROSA CROCE - ROSA DEI VENTI
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a papa Innocenzo XI
il quale indusse il Brandi ad acconsentire al maritaggio. I due sposi andarono a porre stanza a Tivoli in una casa grande e piena d'animali d'ogni fatta allevati da Rosa pe'suoi studii. Da ciò gli venne il nome di Rosa di Tivoli
con cui è più conosciuto in Italia. Quei numerosi animali erano spesso la sola compagnia di sua moglieessendoché Rosa si assentasse non di rado per parecchi giorni andando a caccia o per lavorare altrove. Usciva d'ordinario a cavallo senza danaro ed accompagnato da un solo domestico. La prima osteria diventava la sua officina. Quando si era al far de'couti schiccherava uno o due quadri
e mandava il servo a venderlie il prodotto serviva a pagare lo scotto. La crapula era il vizio dominaute di Rosa
bì che la moglie suausa dall'infanzia all'opulenza
passò gli ultimi anni della sua vita nella miseriaed egli trovò ne'suoi eccessi una fine immatura. Quantunque nascesse in Germania
gl'Italiani lo considerano come uno dei loro pittori de'più valenti nel paesaggio e negli animali. La somma sua facilità non nocque mai alla finitezza de'suoi lavorine* quali tutto è verità e tutto mostra uno studio esatto della natura. Ha correzione nel disegno
tocco largo e morbido; distribuisce con arte ed intelligenza i gruppi ; fa leggieri e trasparenti i cieli e bene ideati sono i fondi; i siti sono un'imitazione perfetta di ciò che ha veduto. L'Italia abbonda di opere di questo pittoresempre ricercate
ed il Museo del Louvre possiede un suo dipinto rappresentante un Agnello divorato dal lupodi cui il paese è fattura del Tempesta. Lo stesso museo aveva di Rosa due altri Quadri d'animali e una Veduta delle cascate di Tivoli
provenienti dalla galleria imperiale di Vienna
alla quale furono restituiti nel 1815. Rosa incise anche alcune stampe con delicatissima puntae pochi pittori hanno maneggiato il bulino con pari perizia.
ROSA-CROCE (stor. relig.). Una setta in Germania che prendeva questo titolo è fiorita nel seicentoma si dubita che il suo fondatore fosse una favola di Giovanni Valentino d'Andrea
teologo di "Wttrtembergche volle porre alla prova la creduli là del suo secolo. Egli afferma che Cristiano Ro-sencreutz iu suo viaggio in Palestina imparò dai sapienti caldei la magia e la cabala
istituì uua società che possedeva la pietra filosofale e la panaceaservendosene per ricondurre il mondo al secolo d'oro. Qualunque fosse l'origine di quella setta
ella si accrebbe mirabilmentee tutti i cultori delle scienze arcane si aggregarono alla Rosa-Croce.
La società pretendeva trarre originecome i Franchi muratori
da Iram re di Tiro. Quei set-tarii erano presi dalla follia del tempodi ringiovanire la vita
di guarire tutte le malattiefar l'oro
avere iusomma ricchezasalute e gioventù perpetua. Perciò quel Rosencreutz
immaginato fondatore della Rosa-Croce
visse pieno di felicità ceuvent'annie mori nel 1503. Era quello il tempo che la scienza
non ancora formata dall'esperienza e dall'intelletto umanosi volgeva a inutili tentativi
aspettando il momento cheretta dalla ragione illuminata
favorisse i veri progressi della civiltà.
Si consulti Semler
Saggi storici sui Rosa-Croce.
Nuova Encicl. Ital. Voi.
ROSA DEI VENTI (fis. e naut.). - Parlando della Bussola nautica o marina (V.)
abbiamo detto che nell'ago calamitato e fatto a losanga assai allungatasi adatta un cartoncino od una lamina di talco su cui è diseguata la rosa dei venti. Essa consiste in un circolo diviso in treutadue parti uguali
per altrettanti raggi denominati rombie che segnano le quantità angolari delle diverse direzioni dei veuti (fig. 5763). I quattro punti cardinali Nord
SudEst ed Ovest
che sono segnati colle iniziali N.
S.
E.
0.
dividono l'orizzonte in quattro partiFig. 5763. — Rosa del venti.
eguali di 90° ciascuna e si chiamano punti o venti cardinaligiacché da essi derivano le denominazioni di tutti gli altri. Ogni quarta parte dell'orizzonte viene poi divisa in due altre eguali
ed il raggio che le separa prende un nome composto dei due cardinalie dei quali si mette primo quello che appartiene al Sud od al Nord. Cosicché per denominare il mezzo fra il Sud e l'Est
si dirà Sud-Est e non Est Sud
e cosi Nord-Ovest anziché Ovest-Nord.
Ciascuna delle dette direzioni dei venti si ripartisce ancora in due altredenominandole da quelle fra le quali si trovano
e colla regola di metter primo il nome di quello fra i quattro punti cardinali che trovasi il più vicino. Ad esempioil punto
0 direzione che si troverà fra l'Est ed il Nord-Est si chiamerà Est Nord-Est
e quello che sarà fra il Nord ed il Nord Ovest
si dirà Nord-Nord-Ovest.
Finalmente per avere le trentadue direzioni o ventisi divide queste sedici in altrettante metà.
1 nomi si ricavano colla stessa regolama vi si aggiunge l'espressione un quarto (y4). Così
ad es.
per indicare la direzione del vento che trovasi fra il Nord ed il Nord-Nord-Est
si dirà Nord 1/4 Nord-Est
concio88iachè essa è presso il Nord
ma avanzata verso il Nord-Est di J/4 di arco da Nord a Nord-Est. La scritturazione poi si farà così: N.
N. E.
come esprime la detta figura. Per indicare la direzione che tiene il mezzo fra il Nod-Est ed il Nord-Nord-Est
si dirà Nord-Est Nord
e si scriverà N. E. 1/4 N.
Sarebbe pressoché inutile di avvertire che la rosa dei veuti serveudo alla navigazionee però riferendosene le indicazioni alla superficie sferica dei XIX. 43
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