Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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ROSELLO - ROSENMDLLER ERNESTO FEDERICO CARLOquali svegliò l'amore delle cose egizie. Ebbe poi una particolare opinione sulle figure della sua Iconografia
cbe fu da altri impugnata e massime da Raoul-Rochette. Egli credeva che le figure rappre-seutanti i re d'Egitto ne fossero i ritratti. Sembra questa idea una deduzione dall'analogia cbe si vorrebbe trovare fra i nostri monumenti e gli antichima l'archeologia e la storia presentano armi agli avversarti del Rosellini. Egli iutanto procacciò onore all'Italia
ed alzò un monumento a se stesso coi Monumenti dell'Egitto e della Nubia.
Vedi : Bardelli
Biografia del professore 1. Rosellini (Firenze 1843) — DeiBiografia del professore 1. Rosellini (ivi 1843) — Champollion Fi-geac
Tribut de reconnaissance et d'amour à la mémoire. d'Hypp. Rosellini (Parigi 1*44) - Cave-doniBiografia d'I. Rosellini (Mod. 1845).
ROSELLO {geogr.). — Comune nel circondario di Laucinmif proviucia di Cbieti
con 1368 abitanti.
ROSEN Federico Augusto (biogr.). — Valorosissimo orientalistanato in Annover il 2 settembre 1805 e morto a Londra il 12 settembre 1837. Studiò uel ginnasio di Gottinga e dopo il 1822 all'Università di Lipsia
ove attese dapprincipio allo studio delle lingue biblico-orientali. Trasferitosi poi nel 1824 a Berlino
studiò sotto il celebre Bopp il sanscritoe vi attese di poi pel resto della breve sua vita col massimo ardore
e ne fu uno dei più operosi ed efficaci cultori. Nel 1826 pubblicò a Berlino una Corporis radicum sanscritarum prolusioforiera d'altra sua maggiore opera (le Radices san scritce
Berlino 1827)
che giovò grandemente ad agevolare lo studio del sanscrito in Allemagua. Roseo erasi anche applicato con grande successo allo studio dell'arabo e del persianoed aveva preparato per le stampe alcuni lunghi episodii del Shah Nahmeh
il grade poema epico dei Persiani. Egli apparecchiavasi a visitar l'Asia
ed era stato nominato addetto all'ambasciata prussiana in Costantinopoli
quaudo gli fu offerta la cattedra di lingue orientali all'Università di Londra. Egli accettò l'offerta e visitò in prima Parigi per far la conoscenza di De Sacy
Rémusat e De Chézy; alcuni anni dopo rassegnò la cattedra di lingue orientalima accettò dipoi quella di sanscrito. Per consiglio di Colebrooke pubblicò il testo arabico dell' Algebra di Mohammed ben Musa con una traduzione inglese corredata di note eccellenti. Nel 1830 pubblicò il Rig Veda Specimen (Londra
Taylor). A fine d'imparare la vieta lingua di queste scritturedovette studiare le più antiche opere grammaticali degl'Indiani; indi applicossi allo studio dei commenti
una piena conoscenza dei quali è indispensabile all'intelligenza dei testi. E così nel 1836 egli potè mettere mano a stampare la raccolta degl'inni del Rig Veda
dando il testo con versione latina e con note; e nell'autunno del 1837 già ertui di tanto inoltratoche stava per mandare fuori un primo volume
quando una morte subitanea lo rapì nel fior degli anni e nel pieno vigore della sua intellettuale potenza. Questo volume fu di poi pubblicato (fin dove il lavoro era terminato) dal Comitato delle traduzioni orientali sotto il titolo di Rig Veda sanhita liber primussanscrite et latine (Londra 1838
in-4°). Varii altri lavori difilologia orientale ha egli stampato a tempi diverti
e in parecchi giornali iuglesifra' quali citeremo il Catalogus codicum manuscriptorum syriacorum et carshunicorum in Museo Britannico
pubblicato dopo la sua mortee tutti gli articoli risguardanti la letteratura orientale nella Penny Cyclopadia
non che un esame della Vergleichende Orammatik di Bopp e delle Etimohgische Forschungen di Poti Le sue carte postume passarono in mano del valorosissimo indianista Lassen.
ROSENAU (geogr.). — Città d'Ungheria
sul Sajo
con 5(mi0 abitanti e manifatture di lana.
ROSENBfULLER Gian Giorgio (biogr.). - Teologo protestantecelebre oratore e scrittore ascetico
nato il IX dicembre 1736 ad Ummerst&dt (principato d'Hildburghausen)
morto a Lipsia il 14 marzo 1815
fu pastore a Hessberg nel 1768 e a Konigs-berg uel 1772. Nel 1773 fu chiamato ad occupare la cattedra di teologia in Erlangen e nel 1783 passò a Oiessen per motivi di salute. Nel 1785 fa nominato a Lipsia pastore della chiesa di San Tommaso
sovrintendente e professore di teologia. Egli fondò colà una nuova liturgiae si occupò attivamente delle scuole primarie accrescendone il numero. Come predicatore era un modello di nobile popolarità. Delle sue opere numerose e molto d ffuse in Germania citeremo le seguenti: Betrachtungen weber die vornehmsten Wahrheiten der Religion auf alle Tage des Jahres (Lipsia 1801
in 4 voi.): Pre-digten ueber auserlesene Stellen der Heiligen Schrifì (ivi 1811-13); Pastoralanweisung (ivi 1788); Bei-trdge sur Homiletii (ivi 1814); Scholia in Novum Testamentum (Lipsia 1815-31)
iu 6 voi.
pubblicati dal suo figlio Ernesto); Historia interpretationis Librorum Sacrorum in ecclesia Christiana (ivi 1795-1814
in 5 voi.).
Vedi C. Dolz
J. O. RosenmMler's Leben und Wirken (Lipsia 1816).
ROSENBfULLER Ernesto Federico Carlo (biogr.). — Uuo dei più dotti orientalisti dei tempi moderninacque a Hessberg presso Hildburghausen il 10 dicembre 1768
e andò nel 1785 a Lipsia in compagnia del padre Giangiorgio Rosenmttller
il quale vi iu chiamato per esser pastoreed è l'autore degli Scholia in N. T.
di cui si sono fatte sei edizioni (l'ultima per cura del figlio
1815-31
6 voi. in-8°). Ernesto Rosenuiùller
fatto professore di lingua araba nel 1795
ottenne nel 1813 la cattedra di letteratura orientalee fu nel 1817 onorato dall'Università. Cominciando dal 1820 cooperò alla compilazione del Giornale letterario di Lipsia. Morì li 17 settembre 1835. Ei contribuì grandemente ai progressi dell'esegesi del Nuovo Testamento. Ad una vasta erudizione accoppiava un'attività instancabile. Oltre molti lavori originali
tradusseannotò e ristampò con giunte e note molte opere che potevano avere qualche utilità per gli studii biblici. L'opera di lui più celebrata è: Scholia in V. T. (Lipsia 1788-1835
undici parti formanti 25 vol.in-8*)
opera che si riguarda giustamente come il più compiuto repertorio di esegesi biblica. Lo stesso autore ne pubblicò poi un estratto col titolo di Scholia in V. T. in compendium reducta (Lipsia 1828-35
5 voi. in-8°). In questa seconda edizione furono grandemente modificate alcune interpretazioni raziona-
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