Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ìtOSI VITALE - fcOSICANTtzione aveva destato speranza che col mezzo di essa sarebbesi venuto a diciferare i molti monumenti dell'antico Egitto. Il dottore Young
      inglesenel suo articolo Egitto nel Supplemento àe\YEnciclopedia Britannica
      fu il primo a diciferare parecchi nomi proprii delle iscrizioni encoria e geroglificae fu nelle sue investigazioni seguito da Champollion. Questa triplice iscrizione però non è di tanto valore quanto sembra a prima vista
      giacché egli è quasi certo che il testo encorio non è fedelmente rappresentato dal greco. La cosa più probsbile è che il greco non sia già una traduzione nè del testo encorionè del geroglifico
      ma abbia solo in genere lo stesso significato sostanziale.
      Il primo a pubblicare uno schiarimento snlla scoperta della lapidenel 1801
      si fu Ameilhon. che iimitossi però a studiare il solo greco. Due anni doponel 1803
      Silvestro di Saoy rivolse la sua attenzione ai caratteri encorii (indigenicoptici)
      ed ebbe già pria lettere di conforto dal dotto svedese Ackerblad
      cui fecero poscia eco Pahlin
      anche svedesee Cousinery. Portata finalmente la pietra a Londra
      Gran ville Penn pubblicò esattamente l'iscrizione grecae più tardi la Società di archeologia di Londra fé* ricalcare le tre iscrizioni ed inciderle in grandezza naturale
      che furono poi egualmente riprodotte in Monaco uel 1817. Serva ciò di aggiunta a quanto si disse di cotesta pietra altrove (V. Geroglifici e Champollion).
      Vedi : Niebuhr
      Travels 'voi. ip. 56Ì — Champollion
      UEgypte(voi. ip. 241) — Ameilhon
      Eclair-cissement sur Vinscription grecque du monument trouvé à Basette CI801) — Saoy. Lettre nu citoyen Chnptal
      au su jet de V inserìption égyptienve du monum.s ecc. (Parigi 1802) — Aokerblad. Lettre sur Vinscription égyptienne de Rosette (ivi 1802) — PahlinMémoire dans VAnalyse de Vinscription en hiéroglyphes du monum.
      ecc. (Dresda 1804) — CousineryDissertations dans le Magasin encyclopé dique (ami. 1807
      1808).
      ROSI Vitale (biogr.). - Nacque a Spello il 25 giugno 17*2 di poveri genitorie mori il 26 gennajo 1851. Riformò i metodi d'educazione e d'istruzione
      e nell'istituto ch'egli fondò nella città nativa nel 1821 cercò di piegare i giovanettipiù che all'autorità della persona
      a quella del vero. Applicò il sistema del mutuo insegnamentoe nel suo collegio-convitto accoglieva anche i poveri figli del popolo. Sue opere sono: Manuale di scuola preparatoria; Piccolo Manuale di scuola preparatoria per uso dei soli allievi ; Elementi di Aritmetica pratica e teorica secondo il metodo di Pestalo zzi; Lessico etimologico di latinità
      ossia trattato dei vocaboli radicali della lingua latina; Corso analitico di lingua latina. Stimato per le sue virtù
      fu più volte confa-faloniere (sindaco) del suo comune. Modestissimofu sempre imparziale e seguace del vero e del buono in mezzo alle agitazioni politiche; religioso e non superstizioso
      vedeva con dolore che vi fosse chi della religione faceva mercato. Fu accusato di retrogradoma non era
      per quanto affermano coloro che intimamente conobberlo. Dovette abbandonare l'istituto da lui direttoper le arti dei nemici del bene
      che è ora riaperto per opera del figliuoloe j con non minore rinomanza.
      ROSICANTI (zool.). — Ordine di mammiferi che fa un notabile contrapposto con quello de' cetaceisì per la grandezza e si per le abitudini degli animali ond'è composto
      e che per la maggior parte sono assai piccolilargamente diffusi pel globo e spesso numerosissimi. In tutte le parti del mondo
      dalla Nuova Olanda in fuoratrovasene una od altra specie
      e il numero loro è talvolta cosi grande da renderli nocevolissimi. Alcuni de'rosicanti sono i mammiferi più leggiadri e più miti che si conoscanomentre altri sono talmente feroci
      che se avessero grandezza e forza proporzionatasarebbero animali formidabilissimi. In quest'ordine si trovano ancora alcune di queste specie che più sono singolari pei loro istinti
      com'è
      verbigraziail castoro. Generalmente parlando
      i rosicanti sono i mammiferi più prolificiessendo in essi più breve il periodo della gestazione e più numerose le figliazioni.
      Sebbene gli animali differiscano assai gli uni dagli altri di grandezza e d'aspettoquest'ordine è tuttavia assai naturale; essendo tutte le specie in esso contenute notevoli per un particolare adattamento dei denti a rosicare dure sostanze vegetali
      e dello stomaco e del canale intestino a digerirle. La bocca d'un rosicante si conosce a primo tratto pei due lunghi denti che sporgono fuori da ciascuna mandibolalavoranti l'uno contro l'altro e separati dai molari per largo intervallo. Sono questi generalmente considerati come incisivi; ma sono in fatto canini
      che cambiano di direzione per mancanza degli incisivi. Nella lepre si può vedere dietro ad essi il piccolo vero incisivo. Cotesti denti rosicanti non hanno lo smalto che sul dinanzi; cosicché il loro filo posteriore venendo logorato prima dell'anterioreessi ritengono sempre un filo pendente
      ossia scalpelli forme. Essi continuano a crescere alla radice così presto come si frustano alla punta; dimodoché se l'uno di essi si perde o si rompeil suo antagonista dell'altra mandibola
      non vi essendo nulla che lo logorisi sviluppa in modo enorme. 11 modo in cui la mandibola inferiore è congiunta col cranio non permette movimento orizzontale se non indietro e innanzi ; e i molari a corona piatta hanno spigoli smaltati trasversalmente Risposti
      in modo da essere in opposizione al movimento orizzontale della mandibola e prestare maggior ajuto alla triturazione. In alcuni pochi generi la struttura dei molari s'accosta di più a quella dei carnivori.
      La forma del corpo de'rosicauti è generalmente tale che le parti posteriori eccedono le anterioriin modo che saltano anziché correre. In taluni di essi
      comeper esempio
      nel cangarù
      cotesta sproporzione è veramente eccessiva. L'inferiorità di questi animali a quelli degli ordini che li precedono si scorge in molti particolari della loro organizzazione; il loro cervello è di struttura meno complessa; l'avambraccio perde il potere di rotazioneper trovarsi le due ossa sovente unite; e gli occhi sono diretti da canto
      mostrando la tendenza dell'animale a ritrarsi dal nemico anziché ad inseguirlo. In alcuni le clavicole sono affatto o quasi affatto mancanti; nel qual caso l'estremità ante-, riore è per lo più destituita di forza. , 1 rosicanti possono dividersi in sette famigliele
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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