Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROSOLIO
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      elisirientrano in piccola dose in certi liquidi
      e si disciolgouonell'alcoole puro. Queste dissoluzioni debbono essere leggierissime acciò uou divengano acri.
      E facile comprendere da quanto si esposeche il magazzino del fabbricatore di rosolii deve essere circondato di scaffali per porvi le damigiane contenenti le diverse infusioui che gli occorrono. Ognuua deve avere uno scritto indicante la natura dell'infusione che contiene. Fattala macerazione pel tempo conveniente
      si distillai! liquido. 1) prodotto di ogni distillazione si couserva iu tali damigianesulle quali si scrive il contenuto.
      Il fabbricatore geloso di uon preparare che liquori eccellenti nou deve far U30 delle infusioni e delle tiuture che sei mesi dopo la distillazione. Occorre questo spazio di tempo perchè l'aroma sia ben combinato coll'alcoole. Se dovesse adoperarlo poco tempo dopo la distillaziouesarebbe necessario per alcuni giorni agitare più volte le damigiane
      affine di facilitare la combinazioue.
      Della composizione dei liquori. — I liquori sonò distinti cou diversi nomisecondo il metodo con cui vengono fabbricati. In Francia si chiamano acque
      creme. oliiecc. In Italia rinfreschi
      rosoliiolii
      liquori. I rinfreschi sono liquori che non hanno al gusto nulla di viscoso; i rosolii e gli olii ne hanno tutta l'apparenza per una specie di viscosità piacevole cbe dà'ino in bocca. Coi medesimi ingredienti può farsi un rinfresco ed un rosolio: nel primo si avrebbe assai meno di zucchero che nel secoudo. Talvolta nei rosoliiad accrescere morbidezza
      si aggiunge sugo di fruttacome sarebbe quello di mele appiuole. Cosi si usa neWalchermes di Firenze. Ma come coi medesimi ingredienti si possono preparare due liquori diversi 8arà dimostrato dall'esempio seguente:
      Rinfresco di cedrato. — Tre chilogrammi di zucchero si disciolgouo in 8 litri d'acqua; si aggiungono 2 litri di spirito di cedrato ed un litro di spirito di cedro. Si fa bollire ogni cosa per un solo minutosi lascia raffreddare perfettamente in vaso chiuso
      poscia si feltra. Si couserva in damigiane il liquore feltrato
      e molto tempo dopo si mette in flottiglie.
      Olio o rosolio di cedrato. — Otto litri di acqua di fiume si uniscono con 2 litri di spirito di cedratoun litro di spirito di cedro
      e quanto sciroppo di zucchero occorre per rendere il liquido denso. Si agita ogni cosasi feltra diligentemente e si conserva in damigiane.
      Quest'opera non ci permette di offrire molte ricette per la composizione di tutti i liquorie ci limiteremo alle più generali. La perfezione dell'arte del liquorista consiste nel bene studiare la natura dei profumi che adopera
      farue il miscuglio secondo le proporzioni più convenientie adoperare sostanze in modo che non si riconoscano schiettamente conservando un grato profumo. Il liquorista deve avere un palato dilicatissimo; egli deve conoscere gli effetti delle mescolanze di aromi diversi
      per beu determinare le proporzioni degli ingredienti aromaticie discernere le qualità che si convengono meglio insieme: senza di ciò i suoi liquori non riuscirebbero grati nè alla bocca nè all'olfatto.
      Non potendoci qui distendere lungamente sul proposito delle ricette parziali delle grandissime diversità di liquori che si fannone daremo nondimeno taluue delle più cercate.
      1° Balsamo delle Molucche. — Si mettono in infusione per dieci giorui in una damigiana della tenuta di 20 chilogrammi di acqua
      5 chilogrammi di acquavite a 18°
      con 2 chilogr. di zucchero bianco
      2 chilogrammi di acqua pura
      13 grammi di chiodi di garofano e tre grani di macia in polvere. Si agita il liquido due o tre volte per giornogli si dà un color bruno collo zucchero caramele
      si feltra dopo dieci giorni e si mette in bottiglie.
      2° Lagrime delle vedove del Malabar. — La stessa quantità di acquavite come nel balsamo delle Molucche
      di zucchero e di acquacolla semplice differenza che mettonsi 15 grammi di cannella in polvere
      tre chiodi di garofano e tre di macis; con queste piccole diversità si muta il balsamo in lacrime delle vedove. Si colora leggermente il liquore col caramele.
      3° Le delizie del mandarino. — Acquavitezucchero ed acqua come il numero 1°; si aggiungono 15 grammi di anici stellati o badiauo
      altrettanti semi di ambrettaossia semi del)'%&«#ct*£ abelmo-seus
      ed 8 grammi di zafferano bastardo o cartamo. Nou si adopera il zafferano orientale
      perchè il suo odore potrebbe ad alcuni spi acero.
      4° 1 sospiri dell'amore. — Acquavitezucchero ed aqua
      la stessa quantità come al num. 1°. Si profuma coll'essenza di rosein quantità sufficiente. Si colora in roseo pallido colla tintura di cocciniglia
      come indicheremo appresso. Si feltra subito dopo che lo zucchero è sciolto e si mette in bottiglie. Si può anche comporre questo rosolio senza l'essenza di roseed eccone la ricetta. Cinque chilogrammi d'aquavite a 18°
      2 chilogrammi di zucchero biancoacqua di rose stillata in quantità bastante per ottenere un buon profumo. Se il liquore fosse troppo leggero
      si aggiungerà nuova proporzione di spiritosino a che basti; se troppo forte
      si aggiungerà acqua; se non è bastantemente dolce
      aggiungesi zucchero. L'acqua di rose che prescriviamo si fabbrica nel modo seguente : sten-desi al fondo della caldaja del lambicco uno strato di rose e spargesi sopra del sai comune in polvere; sopra stendesi un altro strato di rose ed uno di salecontinuando finché la caldaja sia piena; aggiungesi acqua e si stilla. 11 primo prodotto della distillazione si versa sopra nuove rose disposte allo stesso modo nel lambicco e si stilla di nuovo. Dopo la terza distillazione l'acqua di rose è perfetta.
      5° Rosolio di maccheroni. — Acquavitezucchero ed acqua come al num. 1°; mandorle amare spelate e pestate 245 gr.; chiodi di garofano
      cannella e macis in polveredi ciascuno 3 grammi. Si colora in violetto porporino col tornasole e colla cocciniglia.
      6° Curagao. — Questo liquore non si considera di qualità se non quandoversato nell'acqua
      acquista un bel color roseo. Gli Olandesi furono i primi che lo portarono in Francia con questo carattere distintivo. Si pervenne tosto a imitarloe ora i fabbricanti sperimentati preparano il curagao non diverso dall'olandese. Il metodo più sena*
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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