Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
- ROSSELLI MATTEO
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ROSSELLI Cosimo (biogr.). — Pittorenato a Firenze nel 1439
viveva ancora nel 1509
anno in cui fece testamentocontrariamente al Vasari
che
10 fa morire nel 1484; studiò sotto Neri di Bicci
e secondo Waagen
anche sotto frà Angelico. Nella sua giovinezza fecefra le altre cose
per la chiesa di Sant'Ambrogio in Firenze una tavolache ere desi esista ancora nel terzo altare a sinistra en trando
opera timida e giovanilee per la chiesa de' Servi una santa Barbara
non bellache trovasi ora nell'Accademia delle belle arti
e della quale è un intaglio nella Galleria delVAccademia suddettaincisa e pubblicata da una società d'artisti. In Santa Maria degli Angeli v'ha di lui due tavole mentovate dal Vasari
una delle quali al certo è quella Incoronazione di Nostra Donna con molte figurecollocata nell'altare della seconda cappella a sinistra entrando
che appartenne alla famiglia del Giglio
ed attribuita con grosso abbaglio a frà Giovanni da Fiesole dal Ricba
dal Lanzi e da altri moderni scrittoritranne il Rosini
11 quale restituendola al Rosselli ne esibì un intaglio nella tavola ccvn della sua Storia. La se conda credesi quella tavola molto bella che or si vede nella sagrestia della chiesa medesimaove è rappresentata Nostra Donna seduta in trono in atto di allattare il Bambino e di accarezzare san Giovanni. 11 Rosselli fece anche per la suddetta chiesa di Sant'Ambrogio la cappella del miracolo del Sacramento
la quale è opera assai buonae delle sue che sono in Firenze è tenuta la migliore ; nella quale fece una processione fìnta in sulla piazza di detta chiesa
dove il vescovo porta il tabernacolo di detto miracoloaccompagnato dal clero e da un'infinità di cittadini e donne con abiti di que' tempi. Di naturale vi si ammirano i ritratti del Poliziano
di Marsilio Ficino e di Pico della Mirandola
tanto eccellentemente condottiche pa-jono non ritratti
ma vivi. Nella Raccolta di affreschi del XIV e XV secolopubblicata da Niccolò Pagni
si vede un intaglio di questa storia. Nella chiesa di San Martino di Lucca pel celebre crocifissodetto comunemente il Volto santo
e scolpitosecondo la pia tradizione
da Nicodemo discepolo di Gesù
fece il Rosselli un fresco rappresentante quattro diversi momenticioè: quando Cristo deposto dalla croce è raccolto dalle Marie e da Giuseppe di Arimatea; quando a Nicodemo apparisce un angelo che gli comanda di fabbricare la statua della Santa Croce coll'albero del cedro; quando con la scure atterra il cedro della foresta
e finalmente quando pon mano alla fabbrica del santo simulacro. Per molto tempo il dipinto del Rosselli stette mezzo nascosto da una goffa decorazione architettonica del seicento. Nel 1834 il pittore Ridolfi Michele si adoperò perchè quell'ingombro fosse toltoe ristaurò quel fresco che era molto guasto (Ridolfi
Scritti varii sulle belle artiLucca 1844). Chiamato poi il Rosselli da Sisto IV a dipingere nella cappella Sistina in compagnia di Sandro Bot-ticeill
di Domenico Ghirlandajo
di Luca da Cortona
di Pietro Perugino
ecc.. vi fece di sua mauo tre storie rappresentanti la Sommersione di Faraone nel Mar Rosso
la Predica di Cristo al popolo lungo il mare di Tiberiade e Y Ultima cenadegli Apostoli col Salvatore; anzi l'abate Francesco Cancellieri nella descrizione delle cappelle pontificie attribuisce al Rosselli una quarta storia rappresentante YAdorazione del vitello d'oro
della quale il D'Agincourt dà un piccolo intaglio nella tavola clxxiii della Pittura. Dicesi che il papa avesse promesso un premio a chi meglio avesse in quelle pitture operatoe fornite che furono
andò a vederle ed assegnò il premio a Rosselli per averle coperte di finissimi azzurri oltremarini e d'altri vivaci coloried alluminate con molto oro
sì che nò alberonè erba
nè pannonè nuvola vi era che lumeggiata non fosse. 11 papa
che poco intendeva di pitturarimase abbagliato da simili ornamenti. Questo racconto ha però poco di verosimile
e pare uua di quelle favole accolte sì facilmente dal Vasari. Appresso tornò in Firenze a lavorare coll'a-juto di Piero e Andrea di Cosimo suoi allievi.
Vedi Vasari
Vite dei pittoriscultori e architetti (Firenze
Le Mounier
1849
voi. v).
ROSSELLI Matteo (biogr.). — Pittorenato a Firenze nel 1578
morto nel 1650
studiò sotto Gregorio Pagani e sotto il Passi guanoche ajutò nei
Fig. 5771.-Rosselli Matteo.
suoi lavori alla cappella Clementina. Ricusando le proposte del granduca di Modena che voleva adescarlo alla sua Corte
arricchì la sua patria di opere numerosefra le quali citeremo: il Presepio e la Trinità a San Gaetano ; la Crocifissione di sant'Andrea e sant'Elisabetta d'Ungheria nella chiesa di Ognissanti; san Francesco in orazione a Santa Croce; parecchi soggetti della vita di Michelangelo nel palazzo Buonarroti ; san Domenico che risuscita il nipote del cardinale di Fossa Nova agli Angiolini; il Cristo nell'orto nei Domenicani; san Francesco che adora il Bambino in Santa Maria Maggiore; la Vocazione di san Matteo in San Felice; il suo Ritratto nella Galleria pubblica; YAdorazione dei Magi e il Battesimo di Costantino all'Accademia di belle arti. Oltre di ciò Rosselli dipinse il Roveto ardente
san Francesco che adora la Vergine ed una Madonna in gloria in Pisa ; il Martirio di san Sebastiano
la Concezione
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