Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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ROSSIillibatissimo di costami. Le sue armi furono appese nella chiesa di Sau Marco di Venezia
e il suo padiglione venne nell'arsenale.
Bernardounico suo figliuolo maschio
morì senza prole.
Rolandofratello di Marsilio
d'Ugolino
e di Pietro
non dimenticò le ingiurie fatte alla sua casa da Giberto da Correggio
oude nel 1317 fece parte della congiura contro di lui. Essendo capo dei Guelfi in patriaindusse i suoi concittadini ad abbandonare la fazione ghibellina; ma malcontento del legato della Chiesa
che si teueva padrone di Parma
si rivolse ai Ghibellini
e abbandonate le parti guelfesottrasse la città al dominio di papa Giovanni XXII. Nell'anno seguente ne divenne siguore assoluto. S'impadronì di Poutremoli quaudo questa città si ribellò a Lodovico il Bavaro
il qualeprivo di danaro e di autorità
fece abilità al legato pontificio di rialzare gli spiriti del partito guelfoe tentare con frutto la sorte delle armi. Frattanto Giovanni re di Boemia
cui era toccata la signoria di Parma
lo creò suo vicario; ma assalito dagli Scaligeri
perdette tutti i possessi suoi. Nell'anno 1336 fu chiamato dai Fiorentini in sostituzione del fratello Pietro per proseguire la guerra di Lucca
fino a che i Veneziani lo misero alla testa delle loro armi. Fatta la pace nel 1339
furouo restituite ai Rossi tutte le siguoriema colla condizione che nessuno di loro potesse abitare in Parma. Iu questi tempi la famiglia possedeva trentasei castelli e sessantaquattro terre. Rolando si stabili a Padova
ove morì nel 1345.
Bertrandofigliuolo di Rolando
fu uno dei principali promotori della sollevazione accaduta in Parma nel 1345 contro gli Estensi a favore di Luchino Visconti. Le forze degli Estensi superarono quelle dei congiuratie Bertrando
salvatosi colla fugasi ritirò in Milano. Morì in Cremona l'anno medesimo.
Giacomofratello di Bertrando
fece l'acquisto nel 1365 della ragguardevole siguoria di San Secondo.
Bertrandofigliuolo di Bertrando
fu alla Corte dei Viscouti* intervenendo alle continue guerre contro i Guelfi. Godè il favore del duca Giauga-leazzo
che lo nominò consigliere ducalee nel 1388-tra gli esecutori del suo testamento. Nel 1394 audò ambasciatore al re di Francia.
Bertrandofigliuolo di Giacomo
ebbe per figlio Andrea
del quale si narra che fuggisse da Parma in occasione delle persecuzioni che moveva alla sua famiglia Ottobono Terzi
e si recasse a Ferrara; da lui si fa discendere il ramo dei Rossi di Ravenna
ove si trasferì un suo nipotedi nome Andrea
nel 1466
fuggendo da Ferrara in causa di un omicidio^commesso.
Pietro Maria
figliuolo di quel Bertrando che servì Giangaleazzo Visconti
successe al padre nella contea di San Secondo
Berceto e Corniglio
e nel 1404 divise con Otto Terzi il dominio di Parma; ma nel seguente anno fu obbligato a fuggire alle trame del suo collega. Da quest'epoca ebbero principio le crudeli persecuzioni del Terzi contro dei Rossi. Fece scannaresenza rispetto a sesso o ad età
quanti dei Rossi o dei loro parziali potè avere nelle nanie caricati quattordici carri di cadaveri
lii mandò per disprezzo alle loro castella. Nel 1409 il Terzi fu proditoriamente ucciso in Rubiera; il suo I cadavere
portato in Modena
fu fatto in pezzie la sua testa
spiccata dal busto e posta in cima d'una lauciafu data ai Rossi
che la tennero sempre esposta nella ròcca di Felino. Pietro Maria in questo tempodisputando ai Fieschi il possesso di Poutremoli
era caduto nelle loro mauima ben presto liberato
passò alla Corte degli Estensi
cbe colla caduta del Terzi erano diveuuti padroni di Parma. Nel 1413 seguì il marchese Niccolò d'Este al pel-legriuaggio di Gerusalemme
e nella chiesa del Sauto Sepolcro fu da lui decorato del ciugolo militare. Morì nel 1438.
Giacomofratello di Pietro Maria
lesse ragione cauouicanel 1387
nell'Università di Pavia
e quindi Giangaleazzo Visconti lo nominò suo consigliere. Nel 1388 fu dallo stesso mandato vescovo a Verona; visse per altro assente dalla sua diocesi perchè se ne stava alla Corte di Milano
e poscia perchè involto colle armi in mano in tutte le vicende della guerra contro Orto Terzi. Nel 1410 fu creato governatore della Marca d'Aucona. Passò quiudi al Concilio di Costanza tenendo le parti di papa Giovanni XXII
dal quale veuue nominato arcivescovo di Napoli nel 1415. Al Concilio ebbe parte alla condanna di Giovanni Huss
degli errori di Vicleffo e di tutto ciò che d'importante vi si trattò. Ritornato in Italia
morì in Parma nel 1418.
Pietro Maria
.figliuolo dell'altro Pietro Maria
fu condottiero distiuto negli eserciti di Filippo Maria Visconti duca di Milano
alla Corte del quale strinse amicizia con Fraucesco Sforza
alle cui nozze con Bianca
naturale ma unica figlia del ducacontribuì con molta premura. Morto il Visconti senza eredi
le città del ducato si ordinarono a repubblicae Parma fra queste; ma indettatosi oollo Sforza
giunse ad abbattere le forme di governo popolare iu Parma nel 1449
e poco dopo in Piacenza; e nel 1450 Milano riconobbe lo Sforza per suo signore. I Veneziani
per distaccare il Rossi da luigli offerirono la signoria di Parma; ma egli consegnò le lettere stesse al nuovo duca. Pacificate
nel 1454
le cose di Lombardia
il Rossi volle ritirarsi a vita quieta nelle sue castella; e durante questo lungo ozio debbesi a lui una quantità di beneficenze ne'suoi feudioltre la edificazione di Torchiara
Rocca Bianca e San Secondo
luoghi noti per buoni castelli fabbricativiadorni di pitture e difesi da salde fortificazioni
chè egli era molto intendente di architettura militare. Mentre questo feudatario con immensi dispendii promoveva l'incivilimento nelle sue terrefu ucciso in Milano nel 1476 il duca Galeazzo Maria Sforza
e d'allora cominciarono le sue sciagurefino a cbe fu immolato all'ambizione di Lodovico il Moro ed alle scelleratezze de' suoi cortigiani
che lo forzarono di mandare il Simonetta al patibolo. Il Rossi fu citate a Milano
e non essendo comparsogli fu spedito contro
nel 1482
Costanzo Sforza
cui poscia fa sostituito Sforza Sforza ; ma Pietro ricorse ai Veneziani
che presero ad assisterlo. Assediato in j San Secondo
essendo gravemente infermosi fece trasportare a Torchiara
ove appena giunto mori di ottantanninel 1482
Tale fu la gratitudine che
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