Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
ROSSO. - ROSSO (Dl&L) FEDERICO 731
.nato dì potassa con 41 di cromato neutro di piomho o giallo di ctorw* tJu altro metodo di preparalioue ^consiste nel sottoporre all'azione del calore il giallo
di cromo mescolato al salnitro} il prodotto è un ^cromato bibasico di piombo tinto di un.bel rosso .di cinabro. In questa preparazione si fa fondere .primieramente n salnitro in un crogiuolo riscaldato ai rosso nascentepoi vi si getta a poco per volta j) giallo di cromo lino a tanto che il nitro sia Jq^asi intieramente decomposto; allora ai lascia il crogiuolo ih quiete
e decantando in capo ad ai-cupi minuti la parte ancora liquidache si compone
di cromato di potassa e di salnitro indecom-poaiosi ha nel deposito formatosi sul fondo del crogiuolo il cromato di piombo bibasico
ossia il rosso di cromoche si lava diligentemente con acqua
e finalmente si essicca. 11 rosso di cromo è usato nella colorazione delle tele dipinte
e nella pittura.
Rosso d'Inghilterra (rosso di Prussia
ecc.). — Il residuo della distillazione dei vitrioli di ferro d'onde si ritrae l'acido solforico fumante è un ossido di Sferro greggioche fa d'uopo ridurre in polvere grossolana
lavarloseccarlo
e poi polverizzarlo più minutamente sotto la macinae infine stacciarlo
e poi metterlo a traffico.
Per averlo impalpabile si stempera in acqua la polvere ritratta dalla macinasi decanta la porzione che tarda a precipitare e si versa in recipiente dove depone a poco a poco. Il sedimento sarà ppi seccato nella stufa. Se il colore fosse bruno
pu$ essere avvivato con sottoporlo a nuova calci: nazione.
Rqsso d'iperico. — I fiori ed i frutti de\Viperico comune (hypericumperforatum) contengono una maceria colorante rossa che può estrarre per mezzo dell'alcoole. È una sostanza di color rosso scurodi lucentezza di resina
tafana in istrati sottilimolle
glutinosafusibilissima
avente un odore assa^ forte di camomillaodore probabilmente dovuto ad una mischianza di olio essenziale ; ha sapore acre ed alquanto aromatico ; è insolubile nell'acqua e negli acidi allungati ; molto solubile nel: l'alcool e
nell'etere e negli olii essenziali ; insolubile negli olii grassi alla temperatura ordinaria; aplu-bile negli olii coli'intervento del calore.
Gli alcali caustici lo disciolgono con un color verde ; le soluzioni concentrate sqno rosse per riflessione.
Il rosso d'iperico si comporta presso a poco come un acidopoiché forma precipitati gialli cogli alcali terrosi e cogli ossidi dei metalli pesanti. Questa materia colorante esiste in dissoluzione nell'olio d'iperico dei farmacisti che si usa per cicatrizzare alcune leggiere ferite
e si prepara facendo digerire le sommità dell'iperico nell'olio d'oliva esposto per ventiquattrore al calore del bagno-mariaesprimendo e feltrando per carta.
Rosso di lacca. V. Lacca resina e Lacche.
Rosso porpora. — Si decompone il bicromato di potassa col nitrato di biossido di mercurio e si ha un bel precipitato rosso che si usa nella pittura decorativa.
; Si può avere anche un rosso viola colla medesima reazione ; ma comunque sia il colpre ottenuto
!
torna sempre di poca resistenzadi modo che al presente si adopera di raro
e gli si sostituiscono altri rossisimili di tinta e più stabili di durata.
Rosso vegetale (rosso di Portogallo). — Belletto preparato colla cartamina o rosso di cartamo e col talco di Venezia. Si riduce primieramente il talco in polvere finissimasi fa macerare per quindici giorni in due volte il suo peso; di aceto distillato
rimescolando di quando ia quando; si feltra e si lava.più Volte con acqua distillata fino a che questa scoli insipida; 8, macina allóra il talco coll'ag-giunta di un' poco di acqua e di un sesto del suo peso di bianco di balenae si ha una pasta liquida che introdotta in piccoli vasi ed essiccata al coperto della polvere costituisce un bianco di belletto. Si prendono 24 parti di questa preparazione ; 4 parti di bianco di balena; una parte di rosso di cartanio ottenuto di recente e ben lavato (V. Cartamo) ; si mescola e si macina il tutto con un poco d'acqua distillata ; si ripone la pasta in piccoli vasi di porcellana e si essicca alla stufa. Questa pasta di color roseo è il rosso vegetale di cui 8Ì valgono le donne per restituire alla pelle la perduta freschezza.
Rosso di Venezia. —Ocija rossala quale somiglia assai a quella di Anversa
con cui ha uguale la composizione chimica.
ROSSO (geogr.). — Comune in provincia e circondario di Genova
con 3090 abitanti.
ROSSO (del) Federico (biogr.). — Nacque a Calice in Lunigiana
dove il padre era pretore; mori in Pisa il 19 novembre 1868. La famiglia però è di Buti nelle colline pisanecelebre già perchè vi nacque quel Francesco da Buti che fu commentatore di Dante. Ebbe istruzione ed educazione gentile in famiglia
da dove passò nel collegio Cicognini a Prato
e poscia in Pisa si laureò in giurisprudenza. Inclinato alle scienze naturalile coltivò aeratamente finché visse. Posta dimora in Livorno
mentre eserciva la professioneraccoglieva molti giovani intorno a sò per insegnare loro filosofia del diritto
e leggere loro stupendi discorsi sulle Pandette
tuttora inediti fra le sue carte. Nel 1808 tolse in moglie Francesca De Plaisant
vedova Cantagalli
e fu marito e padre tenerissimoeducatore dei proprii figli
che amò unitamente ai proprii fratelli orfaniora affidati alle cure di lei. In Livorno pure immaginò la Scuola dei padri di famiglia
che poscia si diffuse per la Toscana
nella quale i padri raccolti porgevano varia istruzione ai tìgli sotto certe norme da esso bene distinte e consegnate. L'utile istituto ricevè da^esso bella e prospera vitama l'idea che i padri valessero ad istruire di per sè i proprii figli si rivelò presto una utopia
atteso le condizioni dell'istruzione di quella città e della intera Toscana ; ma siccome fu utopia fecondacosi fu ripresa più tardi e utilmente modificata da Giuseppe Doveri. Serbasi tuttora un Carteggio pedagogico datato da Livorno
tutto inteso a promuovere e sostenere il nobile ooncettoe nel diluvio di epistolarii che opprime lettori e scrittori
potrebbe essere utile alla nostra istruzione che venisse con criterio esaminato e pubblicato. Nell'Accademia Labronica lesse di continuo civili discorsie tuttora sono vivi e noti gli arti-! coli che inserì nelVAntologia di Vieusseur
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