Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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BOSSO MARE
. Bab-el-lfandeb sino a Suez
nella direzione dal S. S. E. N. N. 0. All'estremità N. della costa orientalele acque si dividono formando il golfo di Acabo all'È.
e quello di Suez all'O. Il livello delle acque di questo golfo credevasi lunga pezza essere stato nove metri più alto di quello del Mediterraneo; ma oggidì è dimostrato chetranne la differenza delle maree
hanno cotesti due mari lo stesso livello; ed anzi si può affermare che questo golfo va ogni anno perdendo più acqua di quella che gli porta il flusso dell'Oceano
mentre tutte le correnti si dirigono a scirocco verso lo stretto di Bab-el-Maudeb. Si attribuisce altresì una tal progressiva diminuzione alla mancanza di fiumi capaci di pareggiare l'evaporazione di quelle acque. Si può Soltanto navigare sul Golfo arabico col mezzo dei venti alfseiessendo sparso di banchi di corallo
di rocce e di scoglii quali aggiunti al gran numero delle correnti ed alla poca profondità delle acque
rendono il tragitto molto pericoloso. Questo golfo è abbondante di pesci. Il mare che da Erodoto viene appellato Éritra (Erythra) avevasecondo gli antichi
una vasta estensione* perchè inchiudeva YOceano Indiano ed i suoi due golfiil Mare Rosso ed il golfo Persico (V. Persico golfo Questo però non veniva dallo stesso Erodoto considerato qual golfo
ma bensì qual parte di una continuata linea marina* mentre allorché tanto egli quanto gli altri geografi antichi intesero parlare particolarmente del Mar Rosso
si valsero della denominazione di seno o golfo Arabico (Arabicus Sinns. Herod.
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180
202; il
8
158
159; iv
39; Polyb.
v
54
§ 12; ìx
43
§ 2; Strab.
ip. 32
33
50
56; xvip. 765
779; xviip. 804
815; Pomp. Melani
3 1 ; Plin.
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s. 7). Le dense e compatte masse* quasi muraglie di coralloche formano le spiagge ^ scogli a frange dell'apertura
per cui le acque dell'Oceano Indiano si spingono attraverso allo stretto di Babel-Mandeb
colle tinte loro rosse e purpureefurono senza dubbio la causa originale del nome
che suonava in ebreo jàm suf o il mare erbosoper le foreste coralline che nascondeva sotto la superficie delle Bue acque. Ramse o Ramaste Miamum
ossia Sesostri
si fu il primodal 1388 al 1322 av. C.
giusta il racconto dei sacerdotiche abbia soggiogato con lunghe navi gli abitanti della costa dell'Eritreo al suo-dominio
finché veleggiando sempre innanzigiunse alfine ad un mare tanto basso
che non era più navigabile. Dio-cloro asserisce essersi spinto nell'India cotesto conquistatore al di là del Gange
mentre Strabone parla di una colonna commemorativa di Sesostri
presso lo stretto di Deire o Dere (oggi Bab-eU Mandeb. Strab.
xvip.760; Diodor.
ì * 55
56; Herod.
il/ 102; Exod.
x
19 ; xni
18; Ps. evi
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22). Sembra che il Golfo Persico sia stato già percorso dai navigatori feniciisendovisi riscontrati tre luoghi aventi
se non identicialmeno nomi simili a quelli della Fenicia
per esempioTilo (Tylus) o Tiro ( Tyrus)
Arado (Aradus) e Dora
in cui erano tempii rassomiglianti a quelli della Fenicia (Strab.
xvip. 766
784 ; Keurick
Pheeniciap. 48). Lo Spedizioni; dei re Iram e Salomone
ossia le intra» prese /comuni dej Tirii ed Israeliti
si dirigevano da JSzipn Geber
per lo stretto di Bab-el-Mandeb
alladi Ofir
la cui ubicàzioné pdò stabilirsi' bBriissimo nel bacino dell' Oceano Indiano od Eritreo (V. Olir). I re Lagidi di Egitto profittavano con molto successo dei canale per cui la datata stessa schiudeva i commerci e le comunicazioni.dell'Oceano Indiana
a pochi chilom. dalla costa del Mare Iqterno. Lè loro navi visitavano tutta la penisMa? occidentale dell'India
dal golfo di Barigéfczik(Bat[ygazaoggi Quzerat e Cambai) lunghezze le'spiaggie deb Mala-bar fino ai santuarii brami nici -dell'odierno Capo di Comorin. ed alla grande isola di Taprobane o Ceylan. Ne arco ed i compagni di'Alessandro non ignoravano l'esistenza dei venti periodici o monsoni-
che rendono favorevole la navigazione tra la costa % dell'Africa e le coste N. ed O. dell'India.' La mercè delle successive cognizioni acquistate dui navigatori su cotesta notevole* direzione localo deri ventiosarono poscia i medesimi mettersi alla vela da Ooeli (Ocelis. oggi Ghflla o Cella) nello stretto di Bab-el-Mandeb
e far rotta dritta in alto "mare fino a Muziri (Muziris
oggi Mangalor ne\Ylndo-stan)
grande emporio sul ìitterale Maialar
a cui per l'interno-traffico affluivano le merci dalla spiagT già E. dell'indiana penisolae perfino oro da)1% lontana Crise (Chryse)
posta sulla penisola di Ma-laecq neil'Indo-Cina. L'Impero romanonella massima sua estensione verso la frontiera dell'E.
era giunto soltanto al meridiano del Golfo Persici ; ma Strabone notava meravigliato in Egitto il numero delle navi che partivano da MjoBormo (Myos Hor-mos
o Porto della Conchiglia
detto poi Porto.d\ Venere
ed oggi forse Abusciar sul Mar Rosso) pei; l'India (Strab.
ip. 14; li
p. 118; xvip. 781} xvii
p. 798
815). Per le parole zende e sansciteconservate nella nomenclatura geografica di Tolo* meo
la tabellare sua geografia rimane monumento storico delle relazioni commerciali tra l'Oecidentq ed i paesi più distanti dell'Asia S. e Centrale. Nello stesso tempo Tolomeo non rinunciò alla favola del paese meridionale ignotocongiungendo il promontorio (Pra8um Prom.) con Cattigara
e Tine ( Thinte) metropoli dei Cinesi ; e per conseguenza unì l'Africa E. col paese di Zin 9 Cina. Cotesta ipotesi di ni} istmooriginata da opinioni che si ponno far retrocedere fino ad Ipparco ed a Marino di Tiro
nella quale non era ciò non ostante di accordo Strabone
faceva dell'Oceano Indiano un mare Mediterraneo (Ptolora.
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§ 5). Mezzo secolo circa più tai^dj di Tolomeo
fu pubblicati una minuta ed assai veritiera relazioneper quanto appare
intorno alla costa in discorsonel Periplo del; Mare Eritreo
opera erroneamente attribuita ad Ardano
fiorente verso la metà del 11. secolo d. C. sottogli imperatori Adriano e gli Antonini
mentre non è probabilmente anteriore ai tempi di Settimio Severo (193-211) e di Caracalla suo figlio (211-217 d. C.)
ossia più di 60 anni dopo Arri ano (Cooley; Claudtus Ptolemy and the.ftilep. 56)* Durante le lunghe guerre colla Persia
le popo^ lazioni egizia e siriacatagliate fuori dall'ordinaria loro comunicazione colla Persia e coll'India
ve; nivano rifornite del bisognevole mediante il canal^ formato dajlespiaggie del Gotfo Persico e del Afar Rosso ; ed[ imperante Giustiniano'J dal ' 527 al 565 d. C.r codesto .commercio èra assai riléyaate. Dopò
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