Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      Amministrando la predetta quantità di chil. 20
      000 di letame non darebbe che 80 chil. di azotoma a questo aggiunge:
      chil. chil.
      Crisalidi di bachi da seta 400 contenenti in azoto 8
      Penne....... 400 ....... 60
      Pollina...... 200 ....... 17
      In totaleazoto . . . . ... 85
      per cui in complesso si dànno ad un ettaro chilogrammi 165 d'azoto.
      A questo poi si aggiunga che per lo più vi si mette anche il deposito del maceronel quale tutte le materie solubili della pianta e quelle che possono divenirlo coll'ajuto della fermentazione si trovano
      essendosi precipitate in unione alle materie allu-minifere che trovansi nuotanti nell'acqua.
      Ma questa coltivazione sarebbe troppo dispendiosa e non adattabile a tutti i terrenie perciò sosteniamo sempre la massima
      che nelle coltivazioni le piante spossanti debbono alternarsi colle piante miglioranti. Anche nello stesso contado felsineo non è raTo il caso di trovare avvicendata la canapa colle praterie artificiali e particolarmente coll'erba medica. Allora il consumo di concime e di materia fertilizzante in genere si fa assai minoreperchè la canapa non torna su quel dato spazio altro che dopo che questo fu rinnovellato ed arricchito dalla leguminosa nominata
      per cui il consumo di ingrassi scema d'assai e con essi pure la spesa perchè l'erba medicaal dire del Crud
      e a norma dei calcoli istituiti dal Bou8singault sugli elementi datigli dal primoin un quinquennio fa che l'azoto sopra un ettaro giuuga a toccare gli 854 chi!.
      dei quali ben pochi ne esconoconsumandosi quasi tutto intero il prodotto sul podere medesimo. Che se pure non si usasse di questo artificio
      i coltivatori bolognesioltre agli ingrassi che acquistano in commercio
      sogliono rinforzare il terreno con un sovescio di fave: ma questa pianta appartiene alla famiglia delle leguminosee perciò co'suoi organi fogliacei estesi
      e per essere sovesciata innanzi al mettere i baccellideve arricchire il terreno assai più di quello che non farebbero altre piante ad organi più esili e meno assorbenti dei principii fertilizzanti che si trovano sparsi nell'atmosfera Le esperienze di Gilbert e Lawes ci condurrebbero ad ammettere
      che dessa facesse aumentare il quantitativo di azoto esistente nel terreno di chi). 53
      corrispondenti a circa chil. 12
      000 di concimeil che sembra consonare abbastanza colla pratica
      stantechè il contadino bolognese considera come una mezza concimazione abbondante e delle più ricche un sovescio di fava. Egli è per questa ragione che non possiamo a meno di far le meraviglie vedendo come molti scrittori di agronomia collochino la fava nel novero delle piante depauperanti. Questo può essere per la fava coltivata allo scopo di conseguirne del semenon mai per quella che si semina da sovescio
      e lo scrittore del presente articolo (A. Selmi) ricorda comene' suoi studii sull'assimilazione dell'azoto per parte dei vegetali
      osservasse ognora le piante vegetare vigorosamente in terre appositamente preparate senza presenza di materie organiche azotateper cui le pianticelle erano costrette
      a cercare l'azoto necessario nell'atmosfera in cui vivevanoatmosfera che egli aveva avuto la precauzione di mantenere ognora ricca di ammoniaca. Ed in tal caso rammenta ancora
      come dalla fava più che da altra pianta emanasse ossigeno che mo-stravasi ozonizzato in buona dosee quindi anche capace di trasformare l'azoto semplice dell'aria in prodotto soBcettibile di penetrare nell'organismo ed essere cosi utilizzato.
      Per terminarla colla rotazione agraria del Bolognese
      dove si coltiva la canapa solao si alterna col frumento
      dobbiamo finalmente avvertire un ultimo fattoil quale spiegherà una contraddizione apparente
      che forse alcuni avrebbero potuto notare nei fatti che abbiamo poco fa enunciati.
      Si disse come un raccolto massimo di canapa esporti dal terreno chil. 327 di azotomentre non se ne darebbero anche con tutti i concimi a dose esagerata altro che chil. 165. Questo altro azoto equivalente a 200 chil. da qual fonte Barà attinto? Bisogna riflettere che l'azoto
      il quale va realmente disperso o meglio esportato colla coltivazione della canapanon sale realmente che ad una cifra assai modesta.
      Di fatto quello che si perde è il contenuto dai canapuli che si abbruciano o si vendonoed una parte di quello della semente ohe si vende
      o se ne fa olio. Ammettendo anche che tutto questo non ritorni al campo nella forma di tortelloe solo ritenendo che rimanga sul podere quello che fa parte delle foglie
      il quantitativo dell'elemento più facilmente disperdibilecioè dell'azoto
      da chil. 327 discende a chrl. 164
      e l'acido fosforicoche
      disperdendo le fogliesarebbe di chilogrammi 118
      ridu-cesi a 56.
      Queste osservazioni che noi abbiamofatte sugli avvicendamenti del contado bolognese valgono anche a rispondere al dubbio che potesse sorgere nella mente di taluno
      Circa a quanto abbiamo asserito allorché mettemmo in discussione le opinioni e le ipotesi che cercano di spiegare la necessità degli avvicendamentigiacché se le piante spiegassero fra loro delle antipatie
      od emettessero degli escrementi capaci di far perire altre della stessa natura e varietà che lor succedesseronon si potrebbero dare canapai perpetui
      mentre invece dal mpdo col quale gli agricoltori diligenti governano il canapajotrovasi sempre la ragione della fecondità costaute di quei terreni
      cioà nel restituire ai campi quelloed anche più dt quello che colle coltivazioni venne esportato.
      Le considerazioni che abbiamo esposte sulla coltivazione della canapa nel Bolognese ci conducono anche ad avvertire gli agricoltori che allorquando vogliano adottare un avvicendamentobisogna che prima diano risposte ben ponderate ai seguenti quesiti che .faranno a se medesimi :
      1° Quale sarà la quantità di concime e di materie fertilizzanti delle quali potranno disporre?
      2° Quale sarà la quantità delle stesse materie che si consumeranno nelle varie coltivazioni?
      3° Quale sarà il quantitativo di materia organica ed inorganica che le varie coltivazioni possono abbandonare sul terreno a prò'di quest'ultimo?
      Le risposte che si possono fare alle domande che
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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