Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROTHSCHILD (MAYBR ANSELMOBARONE DI) - ROTOLO e RULLO
      R0THSCH1LD (MAYER Anselmo
      barone di) (Francoforte sai Meno
      morto nel 1812
      era di razza israelitae rimasto orfano a nudici anni
      fu collocato nel ginnasio di Furtb per istudiarvi storia e filologia e prepararsi alla carriera rabbinica ; ma alcuui anni dopo rimpatriò e diedesi tutto alla numismaticascienza tutta di suo gusto
      e alla coutabilità commerciale. Dopo aver diretto per lungo tempo nna delle principali case bancarie di Annover
      ammogli ossi a Francoforte e prese a fare egli stesso il banchieresenz'altro capitale che le sue scarse economie. A breve andare la sua probità
      la sua attività infaticabile e la sua esattezza procacciarongli la fiducia dei grandi finanzieriche gli affidarono affari importanti. Incaricato nel 1802 e 1803 di negoziare per la Danimarca due prestiti
      sommanti insieme a 20 milioni di lireriuscì in questa importante operazione finanziaria
      e l'elettore di Assia
      Guglielmo Ilo nominò nel 1804 agente della sua Corte. Questo principe
      costretto a fuggire nel 1806 davanti l'invasione degli eserciti fraucesilo incaricò di salvare il suo avere privato
      e il banchiere israelita adempì questa missione onorevole con pericolo della propria vita e con una probità che gli procacciò la stima universale. Al ritorno dell'elettore ne'suoi Stati nel 1813
      la casa Rothschild si offrì pronta non solo a restituirgli le somme che aveva ricevuto in depositoma anche a pagargli gl'interessi
      che l'elettore rifiutò. Anselmo Rothschild morì raccomandando a' suoi dieci figliuolidei quali cinque maschi
      di vivere nella più perfetta concordia. Questo copsiglio fu scrupolosamente osservatoe i cinque fratelli Rothschild
      poneudo stanza nelle grandi capitali d'Europa e favoreggiati d'altra parte dagli avvenimenti politicihanno acquistato un'opulenza prodigiosa
      che li pone a capo dei finanzieri contemporanei. Fin dal 1815 l'imperatore d'Austria conferiva loro la nobiltà ereditariae sette anni dopo accordava loro il titolo di baroni.
      Anselmofigliuolo primogenito del precedente
      nato il 12 giugno 1773 a Francoforte
      morto il 7 dicembre 1855
      rimase il capo della casa bancaria fondata dal padre suo in quella città. Sotto la sua direzione succursali di questa casa furono stabilite a Parigi
      LondraVienna e Napoli
      e le loro operazioni furono poscia fatte sempre in comune.
      Salomonenato il 9 settembre 1774 a Francoforte
      ammiuistrò la casa di Vienna e morì a Parigi il 28 luglio 1855 durante un viaggio ch'ei fece in quella città.
      Nathannato il 16 settembre 1777 a Francoforte
      ove mori il 28 luglio 1836. era giunto nel 1800 in Inghilterra come agente del padre suo per la compera d'articoli di Manchester destinati al continente. Poco appresso ebbe a sua disposizione ingenti sommech'egli investi con tatto e fortuna straordinaria. A breve andare divenne possessore d'immensi capitali
      e fu incaricato dai suoi fratelli della direzione della casa bancaria fondata a Londra
      ove pose stabile dimora. Nel 1808 essendo scoppiata la guerra con la Spagna
      le risorse pro-dig.osedi questa casa svilupparonsi sì
      che la si vid. offrire larghi soccorsi all'esercito inglesee
      per la prima volta trasse» sopra di sè l'attenzione del mondo commerciale. Nella crisi del 1813 essa rese un servizio segnalato al Governo inglese continuando a somministrargli danaromentre gli stessi banchieri inglesi glielo ricusavano. Nel 1822 Nathan Rothschild accettò il titolo di console generale austriaco
      e morì a Francoforte nel grembo della sua famigliaov'erasi recato pel maritaggio d'una sua nipote.
      Carloquarto dei fratelli
      nato il 24 aprile 1788 a Francoforte
      morto il 10 marzo 1855 a Napoli
      ove dirigeva la casa fondata in quella città.
      Vedi: Notice sur la maison Rothschild (Parigi 1831) — Biogr. notiaen ueber NM. Rothschild. (Quedlinb. 1837).
      R0HFERI (eool.). — Terzo ordine dello scompartimento dei rotatori! a corpo trasparente fusiformelungo da m. 0
      0002 a 0
      0005. col capo munito di due organi estremamente mobiliin forma di ruota
      detti cirri.
      ROTOLO e RULLO (ngric. e tecn.). — Si dà questo nome ad un cilindro di legno duro e pesanteovvero di pietra o di ferraccia
      attraversato da uu anse di ferro girante dentro l'estremità di due pezzi di leguo congiunti per via di due traverseche si fa condurre da animali sopra le terre lavorate o seminate di recente
      ad oggetto di rompere le zolle ovvero di assodare il terreno. L'azione del rotolo è tanto più efficacequanto è maggiore il suo diametro e minore la lunghezza
      imperocché troppa lunghezza diminuisce la forza di pressione. Si fanno anche rotoli esagoni ed ottagouii quali sono più efficaci per rompere le zolle che i rotoli rotondi
      ma che richiedono maggior forza di trazioneed è eziandio maggiore l'azione dei rotoli scanalati
      se non che la terraove non sia perfettamente secca
      riempie le scanalature e diminuisce l'azione del-l'i8tromento. Il rotolo armato di punte di ferro divide assai meglio le zoljema non può essere utile se non nei terreni molto secchi e quando si è lasciato trascorrere il momento favorevole per erpicare utilmente. In Inghilterra ò stato inventato uu rotolo fatto di due cilindri di legno paralleli
      armati di punte di ferjro ed appressati in guisa che i denti dell'uno passano negli intervalli dei denti dell'altro in guisa da toglierne la terra che vi si possa attaccare; chiscrive vide un rotolo di tal fatta operare nel modo più soddisfacente in un podere presso Torino
      spettante al conte Villa di Montpascal
      il quale vi feoe utilissime modificazioni. Mathieu de Dombasle inventò un rotoloda esso chiamato rouleau squelette
      molto pesante ed attissimo a schiacciare e rompere le zollesiccome composto di costole circolari e taglienti
      fatte di ferracciafissate sopra un cilindro
      e che presenta il vantaggio di non caricarsi di terra quando il suolo ò umido.
      Nelle terre argillose il rullo è convenientissimo per rompere le zolle e mobilizzare il terreno ; ma quest'operazione deve essere eseguita in tempo secco; se la terra si attacca al rotoloo se questo appiattisce solamente le zolle troppo umide
      riesce più dannoso che utile. Terreni siffatti migliorano assai quando ad un'aratura si fa sucoedere l'erpicaturaquindi l'azione del rullo e nuovamente
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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