Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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vicine al porto verso l'ovest; i bassi quartierii sobborghi Sant'Ilario
Martainville e San Severo sono pieni di fabbriche e fonderie; al nord nel nnovo quartiere del sobborgo Cauchoise abitano nella tranquillità i nobili e i magistrati. La città ò ricca di monumenti di gotico stilefra cui primeggiano la chiesa di Sant'Ouen
iniziata nel 1318 e condotta solo a compimento nel secolo xvi. Essa è adorna di una torre ottagana fiancheggiata di quattro torricellecon bellissime sculture
e nello interno di magnifici dipinti sul vetro. La cattedralebenché meno svelta
non è però senza pregiammirandosi specialmente il maestoso suo ingresso e due grandi torri
fra le quali quella di Giorgio d'Amboise o Tour de Beurre
in cui era sospesa anticamente l'enorme campana di questo nome che pesava 18
000 chilogrammie fu poi fusa in cannoni. Voglionsi pur considerare fra i più ragguardevoli edifizi di Rouen : la chiesa di San Ma-clou
con una bella scalea e con porte vagamente acuite da Goujon e il sepolcro di Riccardo Cuor di Leone; San Gervasio
San Vincenzo
San Pa trizio; il palazzo della Ragione; i mercatisegnatamente quello delle rouenneries ; i Consoli
luogo in cui convengonoquando piove
i mercanti onde trattare negozi di borsa; l'ospedale maggioreil palazzo di Bourgheronde
antichissima casain cui vedesi sculto in pietra il Colloquio di Francesco 1 con Enrico Vili nel Campo del Drappo d'oro; le fontane di Lisieux
del Grosso Orologio
della Crosse
della Croce di Pietra e quella in ultimo della Pulzella
sormontata da una cattiva statua di Giovanna d'Arco
eretta però sul luogo stesso in cui l'eroica ed infelice donzella soggiacque all'ultimo supplizio. Rouen aveva nel 1861 una popolazione di 100
265 abitantie nel 1884 di 105
860
ed è Bede di un arcivescovadodi una chiesa con cistoriale pei riformati
e di un tribunale di appello. Possiede una sede della Banca
una Camera di Commercio
una Borsa
un Consiglio contenzioso di commercio; è il quartiere generale della seconda divisione militare e il capoluogo del secondo circondario della conservazione forestale. Oltre ad un'Accademia universitariacon Facoltà di teologia
ed una scuola preparatoria di medicina e di farmaciacontiene alcune pubbliche biblioteche
una pinacotecateatri
un orto botanicouna società d'agricoltura
un deposito di tabaccoun altro di polveri
casermeospizi
ecc. Il nuovo palazzo di città è una vasta costruzione d'architettura semplicema non priva di maestà; in esso trovasi il museo fondato da Napoleone nel 1809 e la biblioteca pubblica contenente 111
000 volumi. Rouen non ha piazze pubbliche notevolima molte sono ornate di belle fontane succitate. I mercati sono
dopo i nuovi di Parigi
i più spaziosi e i più comodi della Francia. Ogni merce ha il suo mercato particolare. Il Gran Corso è una bellissima passeggiata. Meritano anche una menzione speciale la casa di Fontenelle
quella di Corneille
la doganail camposanto
il Giardino delle pianteil circo
ecc. Il quai Napoléon è superboed offre on prospetto magnifico sulla Senna
coperta di legni d'ogni fatta. La marea assai alta a Rouen fa si che giunganvi legni di 250 tonnellatee la
pone alla pali delle città marittime mediante il suo porto di Quilleboeuf. Rouen è uno dei principali centri manifatturieri della Francia
e lotta con Manchester pel numerola bellezza e la finezza dei suoi tessuti di cotone
conosciuti nel mondo intiero sotto il nome di rouenneries ; vengono quindi i pannilani e varie altre sorta di stoffeparecchie delle quali vi sono pure stampate. Il fiumicello Robec
che l'attraversaalimenta le numerose sue tintorie. Rouen possiede inoltre raffinerie di zucchero
fonderieconce di pelli
biancheriefabbriche di sacchi
cilindripettini per tessere
collaferramenta
cordeprodotti chimici
colorisapone
vernicicioccolato
vermicellicappelli
profumeriefiori artificiali
pianoforticarrozze
sellecarta
ceraecc. Ragguardevole pure è il suo commercio marittimo
e il movimento del suo porto è di circa 5000 navi all'annosì entranti che uscenti. Il commercio comprende grani
farinevini
acquavitesalumi
olio di pescedi grane e di ulivo
cuoidrogherie
spezieriecotone
canapaferro
catramepanni
teleecc. Un servizio di battelli a vapore pone in comunicazione Rouen coll'Havre da un lato
e dall'altro con Parigi
con cui è pur congiunto mediante la strada ferrata. Le due rive della Senna sono collegate per mezzo di due pontiuno di pietra e l'altro sospeso di ferro. In mezzo al primo sorge la statua di Corneille
nato a Rouen; un monumento venne altresì eretto al celebre maestro di musica BoYeldieu
altro suo cittadino.
Storia. — Capoluogo del paese dei Caleti
Rouen non è punto mentovata dagli antichi scrittoria cagione senz'altro della poca importanza che aveva allora questa città. San Mellone ne fu
verso il 260
il primo vescovodopo di averla convertita al cristianesimo. Nel 576
Meroveofigliuolo di Chilpe-rico
vi sposò la zia Brunechiide
e venne poco stante ucciso d'ordine di Fredegonda
che non potò stanziare in Rouen a causa dell'orrore quivi eccitato da'suoi misfatti. Questa città
distrutta nel-1*811 dai Normanni
divenne nel 910 la sede di Rollone loro duca. D'allora in poi ha essa seguito le vicende della Normandia. Nel 1203 Arturo di Bretagua fu trucidato in una delle torri del pa lazzo da Giovanni Senzaterra
che perdette a cagione di questo delitto la Normandia. Enrico V d'Inghilterra s'impadronì di Rouen nel 1417
mercè il tradimento del governatore Guido le Bouteillier
che rese per tal modo infruttuoso il valore spiegato da Alain Blanchard
capitano de'cittadini. I vincitori si contaminarono col supplizio di quell'e-, roeche fu poi seguito dall'altra ancor più infame uccisione di Giovanna d'Arco
avvenuta nel 1430. Carlo VII ne espulse definitivamente gl'Inglesi nel ! 1449. Occupata dai calvinisti la città
venne poco stante (1562) ripigliata dal duca di Guisa
che la lasciò saccheggiare da' suoi soldati. Enrico IV l'assediò nel 1591
ma fu costretto a partirsene per l'arrivo del duca di Parma. Nel 1593 la città riconobbe finalmente l'autorità di quel monarca. Durante le turbolenze della Fionda (V.) essa albergò nelle sue mura Luigi XIV e la Corte. Nel 1810 Napoleone la visitò
e diede colla sua presenza l'impulso a parecchi grandi lavori che ne hanno dappoi mutato l'aspetto.
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