Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
ROUGET DE L'ISLE CLAUDIO GIUSEPPE - ROUGIER GIOVANNI BATTISTA 7V7
scrittura gerarchica maggior precisioneed ai significati proposti una dimostrasene più rigorosa. Si fece conoscere con articoli molto studiati
che pubblicò nella Rivista archeologicae nel 1849 fu nominato conservatore del Museò egizio del Louvre. Due iscrizioni funebri
di cui diede la spiegazionerecando al nuovo metodo degli egittologi numerosi elementi di progresso
stabilirono definitivamente la sua riputazione. Egli dichiarò la prima in una Memoria che indirizzò nel 1N50 air Istituto; pubblicò la seconda nel 1*52 we\VAthevceum francesesotto il t.tolo di Storia dei due frati Ili. L'anno seguente fu nominato membro dell'Accademia delle Iscrizioni in surrogazione di Pardessus
e nel 1854 consigliere di Stato. Sei anni dipoi fu fatto professore di filologia e d'archeologia egiziana al Collegio di Francia
avendooltre a numerose Memorie da lui lette all'Accademia delle Iscrizioni
pubblicato una Noiisia intorno al Museo egizio del Louvre. Profonde sono le sue investigazioni sulla cronologia egizia e su quella della Storia Sacra. Così
ad esempioda Ezechia al quinto anno di Roboamo
epoca in cui cade la presa di Gerusalemme fatta da Seson-chi 1
re egiziodifficile riesce il calcolo
per la inesattezza della cronologia biblica dei regni contemporanei di Giuda e d'Israele. Il Rougé
chiamato a spiegar lucidamente questo passo storicoammise per l'intervallo tra Ezechia ed il quinto anno di Roboamo la cifra di duecentocinquantadue
aggiungendovi quattro anni di anarchia indicati tra Joram ed Ocozia
onde pone la conquista di Seson-chi al 965. Onde è cheprendendo una data media di novecentosettanta
si va molto vicino alla precisione del computo. Osservando il metodo diverso adopiato dal tedesco Bunsen e dal piemontese Barocchi in fatto di calcolo nella storia egiziaopinò che il secondo avesse proceduto più logicamente partendo da un punto perfettamente fisso
cioè dalle conquiste di Alessandro il Grande per risalire il coi*80 delle età. Nè meno profonda la sua scienza apparve nel deciferare le vetustissime stelesoggetto di lunghe meditazioni e studii al Champollion
al Birch
al Peyron
al Rosellini ed a parecchi altri scienziati di chiaro nome. Perciò la di lui morte fu udita dal mondo erudito con vivo rincrescimento e cordoglio.
ROUGET DE L'ISLE Claudio Giuseppe (biogr.) — Nacque a Lons-le-Saulnier il 10 maggio 1760
morì a Cboisy-le-Roi presso Parigi il 26 giugno 1836. Era ufficiale del genio militare quando scoppiò In rivoluzione. Pranzando in casa del sindaco di Stras borgo nell'aprile 1792
e discorrendosi di politica e di guerrasi senti infervorato
e sapendo di poesia e di musicaimprovvisò la prima strofa dell'inno che poi divenne nazionale: Allons
enfants de la patrie. Finitolo poi. Bubito si diffuse; un battaglione ma'sigliese l'adottò e lo cantò allorché andava a Parigi per distruggere la monarchiaonde pigliò il nome di Marsigliese.
Tal è la tradizione generaleaccettata anche da Fétis nella Biografia universale dei musicanti
1841. Ma questi dappoi ebbe a trovarenelle raccolte dei numerosi canti della rivoluzione
questa Marcia dei Marsigliesi
parole del cittadino Rouget de VIsle
musica del cittadino Navoigille
frase ri-
petuta in altre copie ed edizionidonde appare che. nel maggior entusiasmo di quella canzone
essa era reputata musica di questo Nevoigille
pseudonimo d'un Juliain: e Rouget de l'Isle uon ne mosse reclamo : anziquando nel 1797 stampò un volume di suoi Saggi in versi e in prosa
vi comprese la Marsigliese
ma senza cenno che sue ne fossero le notecome solo fece nel 1825 nei Cinquanta canti francesi
parole di varii autorimessi in musica da Rouget de Vlsle.
Che che ne siaRouget si annojò ben presto degli eccessi d'una demagogia
ai quali tanto contribuiva il suo stesso canto ; e perchè noi tacevaincorse i mortali sospetti del Terrore
e fu arrestatoma la Convenzione non solo il liberò
ma decretogli una ricompensa. Mutati i tempinon blandi a Napoleone
visse modestissimo sotto la Restaurazione; dopo la rivoluzione del 1830 gli fu assegnata una pensione di 1500 franchipoi altri 2000
ed ebbe la croce della Legion d'onoree mori quasi ignorato.
Compose molti altri canti e puntò canti altruifece commedie e farse ; tutti dimenticati pel canto
ohe sopravvisse a tante rivoluzioni e restaurazionie cagionò tante atrocità e tanto eroismo.
ROUGIER Giovanni Battista ( biogr. ). — Barone della Bergerie
agronomo francesenato nel 1757 a Beaulieu (Haute-Vienne)
morto il 13 settembre 1836 a Parigi
si diede fin dalla gioventù allo studio dell'agricolturae diresse la coltura delle sue vaste possessioni. Accoppiando la teoria alla pratica
presentò nel 1788 a Luigi XVI le sue Re-cherches sur les abus qui s'opposent au progrès de Yagriculture
e fu ammesso iu molte società dotte. Nel 1789 adottò i principii della rivoluzionee fu , dei membri del municipio di Parigi. Eletto nel 1791 ! deputato dell'Yonne all'Assemblea legislativa
si associò attivamente a tutti i provvedimenti che trasformarono la condizione del regime agrarioe diede prova di molto zelo contro gli emigrati. Per poco non rimase vittima del Terrore
e fu Carnot
che lo salvò inviandolo ad esaminare lo stato del i prosciugamento delle maremme in tutto il territorio francese. Dopo il 18 brnmajo chiese un posto amministrativoe fu collocato a capo della prefettura dell'Youne
ove fece molto bene fondando società ed incoraggiando l'agricoltura colla parola e coiresempiofinché nel 1811
sdegnato delle tendenze viepiù dispotiche del governo imperialediede la sua demissione per recarsi a vivere nei suoi possessi. Rougier era corrispondente dell'Istituto per l'economia rurale
e compose molte opere agrariefra le quali meritano special menzione le seguenti : Traitéd'agriculture pratique ou Annuaire des cultivateurs (Parigi 1795; Rapportgénéral sur , les étangs de la République (ivi 1795); Essai sur le ; commerce et la paix (ivi 1797); Mémoire sur les ! chanvres et les lins de France (ivi 1799)
fatta ; stampare dall'Istituto ; Géorgiques frangaises. poème (in 12 cantisuivi d'un Traité de poésie géorgique (ivi 1804
1824
in 2 voi.): i versi sono debolima havvi nel Traité e nelle note dell'erudizione
del buon senso e del brio ; Sur Vabus des défrichements et de la destruction des bois et foréts (Auxerre 1804>; Histoire de Vagriculture frangaise (Parigi 1815); Les foréts de la France
leurs rapportaLjOOQle
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