Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
ÉOUSSEAtJ GIANGIACOMO
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dalla suae adopera ogni arte per diffamare questo scellerato
che ha tra' suoi parenti un calzolajo: la restante congrega il seconda. E Rousseau
non che munirsi di nobile disdegnocrede vederne da per tutto la mano; crede che Qume sia il turcimanno di Voltaire
di Tronchin
del ministro Choiseul
e gli avventa quaranta pagine d'accusa. Strano libello da vero pazzo; ma al quale Hume s'indigna come ad una nera ingratitudinee scrive a Parigi « Rousseau č uno scellerato »
e fa a quelle accuse una pubblica rispostache la malevolenza filosofica traduce subito e diffonde
e la Francia č divisa in due partiti.
Giangiacomo pareva non badarvioccupandosi di botanica a Wootton ; ma di subito gli balena l'idea d'essere in Inghilterra prigioniero
e brucia i manoscrittie fugge senza avvertir persona; erra come forsennato; scrive lettere insensate ai ministri ; poi
stupefatto che nessuno lo trattengaa Douvres s'imbarca
e scende in Francia stupefatto che nessuno lo respinga. Come riseusato va di quadi lą; a Bourgoin dinanzi a due testimonii e « in tutta la semplicitą della natura » dą il titolo di moglie alia madre de' suoi figli che avea mandati all'ospedale ; e da per tutto accolto con benevolenza e stima
non vede da pertutto che odio e derisione: .yuoI andare quaandar lą
e sempre cambia e a nulla si risolve.
Ma poiché gli sta altamente fitto nell'animo che tutta la consorteria filosofica cospiri a renderlo infame in vita e dopo mortesi prefigge di narrar se stesso: confessare la passata sua vita
i suoi difettii peccati
i sentimentil'indole
e colle Confessioni alla mano rientrar nella societą
sfidare i nemici ad imputargli colpe pił di quelle ch'egli si attribuiscee dire: « Chi di voi č migliore di me mi condanni ».
Cosģ ritorna a Parigi (1770): e sebbene ancora sussistesse il decreto d'arrestovien protetto dalla Bua fama
dalla sua stessa stravaganza: tutta la cittą non parla che di lui ; egli vive ancora di copiar musicama frequenta le conversazioni
vi si mostra gajospiritoso
talvolta fino amabile; e legge qua e lą le sue Confessioni
ascoltate con tutto il solletico d'una cronaca scandalosa. Ma la signora D'Epinay che vi era troppo compromessafa che la censura ne staggisca le copie.
Quivi nuova irritazione nel filosofo; si rituffa nella vita solitaria; non pił visitenč corrispondenze: solo l'avvilente compagnia della.Teresa (1772).
Fu in questo ritiro della via Plątričre che Bernardino Sai ut Pierre visitņ il nostro filosofo. « Trovammo una piccolissima anticamera dove gli utensili di casa erano disposti pulitamente: di lą ci introdussero in una camera dove Rousseau stava sedutoin giubba e berretta bianca
copiando musica. Si alzņ con ariarideuteci presentņ da sedere
e ripigliņ il suo lavoropur conversando. Magro; statura mezzana; una spalla pareva alquanto pił elevata
forse per l'etą o per l'attitudine che prendeva nello scrivere: del resto ben proporzionato; colorito brunoalquanto rosso alle pomello delle guancie
bella bocca
naso ben fattofronte rotonda ed alta
occhi tutto fuoco. I solchi obliqui che scendono dalle narici verso le estremitą dellabocca
e cbe dąnno carattere alla fisonomiaesprimevano la sua grande sensibilitą
e qualche cosa di addolorato. Nel suo viso notavansi tre o quattro caratteri: della melanconia per l'affossatura degli occhi e la depressione delle sopracciglia; della tristezza profonda per le rughe della fronte ; una allegria viva e alquanto caustica per mille piccole pieghe agli angoli esteriori degli occhile cui orbite scomparivano quando rideva. Tutte le passioni pingevansi sul viso suo
secondo che i soggetti della conversazione affettavangli l'anima; ma in una situazione calma la sua faccia conservava un' impronta di tutte queste affezionie offriva insieme un non so che di amabile
di finodi toccante
degno di pietą e rispetto. Eragli accanto una spinettasulla quale tratto tratto provava alcune arie. Due lettucci di cotone rigato blo e bianco
come le cortine della cameraun cassettone
una tavola e alcune scranne n'erano tutto il mobilio. Alle pareti pendevano un piano della foresta e del parco di Montmorency
dove aveva abitatoe un ritratto del re d'Inghilterra
antico suo benefattore. La sua donna era seduta cucendo di bianco; un canarino cantava nella gabbia sospesa all'impalcato ; dei passeri venivano a beccar del pane sulle sue finestreaperte verso la via
e su quelle dell'anticamera vedeanBi cassette e vasi ingombri di piante venute naturalmente. Nel tutto insiemela casetta aveva un'aria di pulizia
di pacedi semplicitą
che facea piacere.
Ivi Rousseau non rimase inoperoso: col dramma il Pigmalione vide rinnovati i trionfi dell' Indovino ; nelle Considerazioni sul Governo di Polonia pose l'eloquenza al servigio d'una causa nobilee a prevenire una grande sventura. Ma di pił in pił abbandonandosi alla tetraggine
a un digiuuo asceticoconfida solo alla carta i suoi cupi pensieri : nelle Fantasie d'un passeggiatore solitario
in tre dialoghiove da Rousseau fa giudicare Giangiacomo
stoga un'atrabile ornai divenuta manģae i lamenti d'una persecuzione immaginaria; mentre gli ammiratori fanno gara di offrirgli ospitalitą e agi
egli va supplicando per essere ammesso in un ospi*
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