Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
ROUSSEAU GIAN FRANCESCO SAVERIO - ROUSSEAU G. B. LUIGI GIACOMO 789
Bibliografia. — Il più esatto catalogo delle opere di Rousseau si trova Della France littéraire di Qué-rard. Noi poniamo quanto riguarda la storia della sua vita e del suo ingegno.
1738. Risposta ad una Memoria
Se il mondo che noi abitiamo è sfera o sferoide. Nel Mercurc del 1738.
1743. Dissertazione sulla musica moderna ; letta all'Accademia delle scienzee offre un sistema di notazione musicale in cifre.
1750. Se le arti e le scienze contribuissero a purificare i costumi. Premiata.
1752. Lettera a Grimm sulle note aggiunte alla sua lettera su Omfale.
1753. L'indovino del villaggioopera in musica.
— Narciso o L'amante di se stessocommedia in prosa.
— Lettera sulla musica francese. Eccitò contro di lui l'ira di tutti i musicanti.
— Lettera d'un sinfonista dell'Accademia reale.
1755. Discorso sopra Y origine e i fondamenti della disuguaglianza fra gli uomini.
1758. Discorso sopra Yeconomia politicaestratto dalla Enciclopedia.
— Lettere a D'Alembert
a Voltaireecc.
1760. La Nuova Eloisa.
1761. Estratto del progetto di pace perpetua del-Yabate Saint-Pierre.
1762. Del contratto sociale o Principii del diritto politico.
— Emilio o Dell'educazione.
1763. G. G. Rousseau cittadino di Ginevra a Cristoforo di Beaumont arcivescovo di Parigi.
— L'Alleata di Silvia.
1764. Lettere dalla montagna.
— Dell'imitazione teatrale.
1765. Pigmalionemelodramma.
1767. Dizionario di musica.
1769. Qual è la virtù più necessaria agli eroie quai sono gli eroi a cui essa manca.
1770. Lettera di G. G. Rousseau sul suo esiglio dal cantone di Berna.
Molte opere furono pubblicate dopo la sua mortefra cui principali:
Le consolazioni delle miserie della mia vita.
Il levita d'Efraim.
Considerazioni sul Governo di Polonia.
Le Confessioni.
La Botanica.
Pensieri d'uno spirito retto e sentimenti d'un cuore virtuosoe moltissime lettere. Molte edizioni si fecero delle sue opere complete.
Infiniti i libri che discussero e confutarono i suoi principii o ne descrissero la vitafra i quali
stando ai più receutiindicheremo: A. Barbier
Notice sur les principaux écrits relatifs à la personne et aux ouvrages de J. J. Rousseau (Parigi 1824) — Lord Brougham
Voltaire and Rousseau (ivi 1845) — SenebierHist. littér. de Genève — Villemain
La littér. frangaise au XV111 siècle — Saiute-BeuveCauseries du lundi — G. H. Morin
Essai sur la vie et le caractère de J. J. Rousseau (Parigi IN51) — BrockerhoffJ. J. Rousseau
in tedesco (Lipsia 1863).
ROUSSEAU Gian Francesco Saverlo (biogr.). — Diplomatico francesenato ad Ispahan in Persia il
10 ottobre 1738
morto ad Aleppo in Siria il 12 maggio 1808
era figliuolo di Giacomo Rousseau ginevrinoe cugino germano del celebre filosofo
il quale recatosi in Persia nel 1705
vi si era ammogliato ed era divenuto gioielliere della Corona. Quantunque protestantefece allevare suo figlio dai Gesuiti nei principii del cattolicesimo. Dopo la morte del padre trasferissi a Bassora per servire la nazione francese in qualità di sotto-capo dell'ufficio della Compagnia delle Indie e si rese doppiamente utile per le sue svariate cognizioni e il credito onde godeva in Oriente. Incaricato nel 1773 degli affari della Francia in Persia
Rousseau rese grandi servigi ai Francesi ed alle missioni d'Ispahan
di Bassora e di Bagdad
e fu creato in ricompensa dal papa Clemente XIV cavaliere dello Speron d'oro. Nel 1780 andò a Parigi
ove Luigi XVI riconoscendo l'utilità de' suoi servigigli assegnò una gratificazione di centomila lire e lo nominò console titolare di Bassora. Rousseau era di ritorno in Persia il 21 novembre 1782
accompaguato dal naturalista Andrea Michaux
ed essendo stata la città di Bagdad riunita al consolato di Bassora
pose stanza definitivamente in essa e continuò a corrispondere attivamente coi capi turchi e persianicoll'irnan di Mascate
coi capi delle stazioni francesi nell'India
coi Mabratti e il sultano di Maissur. L'invasione dei Francesi in Egitto resedue anni dopo
la sua situazione assai difficilee nonostante l'amicizia del bascià
fu arrestatospogliato
incatenato e condotto in esilio a Mardin
perocché avesse ricusato dichiararsi persiano. Riposto in libertà dopo undici mesi per intromissione di Solimano
nonostante gì' intrighi degl' Inglesi
trovavasi nel 1803 in Aleppo
quando fu nominato agente generale diplomatico e commerciale a Bagdad. L'anno seguente fu incaricato di aprire comunicazioni con la Persia e di ristabilire le antiche relazionipreparando per tal modo alla Corte di Teheran la missione di Jaubert e del generale Romieu. Rousseau parlava egregiamente il turco
11 persiauol'armeno
l'arabol'italiano e il portoghese. e rese utili servigi ai viaggiatori illustri europei Niebuhr
PagésMichaux
BeauchampOlivier
ecc.
non che ai missionarii francesi. Oltre un'interessante corrispondenza che trovasi negli archivii del ministero degli esteri in Francia
egli ha lasciato molti manoscritti in francesein armeno
in persiano e in arabo.
Vedi G. B. Rousseau
Eloge historiquede J. F. Xavier Rousseau (1810).
ROUSSEAU G. B. Luigi Giacomo (biogr.). — Figliuolo del precedenteorientalista d'assai
nato nel dicembre 1780 in Auxerre
morto a Tripoli nel 1831
dopo aver condiviso le sorti del padre nel 1798
fu nominato successivamente console di Francia a Bassora
secondo segretario dell'ambasciata francese a Teheran
console generale in Aleppo
a Bagdad o presso la reggenza di Tripoli in Barberia. Due anni dopo ebbe una discussione assai viva col beyfece abbassare la bandiera francese e si ritirò sopra una nave della sua nazione sulla rada. Il bey
sgomento da un tal atto di fermezzastimò prudente
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