Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
ROZIÈRE (LUIGI FRANCESCO CARLETMARCHESE DELLA) - RUBRI ANDREA 807
Il primo comparve Del 1781
il dodo nel 1796. tre anui dopo la morte dell'autoree il decimo fiual-meute
dovuto interamente a nuovi collaboratorinon fu pubblicato prima del 1798. L'abate Rozier
esseudo ritornato a Lione nel 1788
vi fu nominato direttore del semenzajo della provinciae divenne al tempo della rivoluzione curato costituziouale della parrocchia dei Feuillans
benché avesse fino allora mostrato poco gusto per l'esercizio del suo ministero. Mori duraute l'assedio di Lione
per uua bomba che lo colse nel suo letto la notte del 28 settembre 1793. Oltre alle opere già citatesi hanno di lui: Mémoire sur la manière de se prò curer les differentes expèces d'animaux
et de les envoyer des pays que parcourent les voyageurs (Parigi 1774
ili-*0): Nouvelle table des articles contenus dans les Mémoires de VAcadémie des sciences de Paris depuis 1666 jusqu'en 1770 <4 voi. iu-4°
che comparvero dal 1775 al 1776); Mémoire sur la manière de brùler et de distiller les vinssur la culture de la navette et du colta
sur les moulins et les pressoires à huile d'olivesur le rouissage du chanvre
premiate dall'Accademia di Lioue; e Barbier gli attribuisce pure uua Disserta-tion sur les aérostats des anciens et des modernes (Ginevra e Parigi 1784
in-l2°).
Vedi: Cochard
Notice historique sur M. l'abbi-F. Roziercuré de la paroisse de Saint Polycarpe (Lioue 1832) — Thiébaut de Berneaud
Eloge historique de Valbé Rozier
restaurateur de Cayrsculture franga iseavec une notice bibltographique de ses ouvrages
tant imprimés que manuscrits (Parigi 1*53».
ROZIÈRE Lnlgi Francesco GARLET
marchese della) (biogr.u — Geuerale e tattico franceseuato il 10 ottobre 1735 a Pout d'Arche presso Charleville
morto il 7 aprile 1808 a Lisbona
era di uua famiglia piemontese che aveva posto stanza iu Francia verso il secolo decimoquiuto. Si segualò di buon'ora pe' suoi talenti militarifece le prime armi in Italia e iu Fiandra
passò nel 1752 alle Indie Orieutali in qualità d'iugeguere col dotto abate De la Caille
fu nominato al ritorno ajutaute di campo del conte Di Revel
indi maresciallo generale d'alloggio dell'esercito ausiliare di Fraucia destinato per la Boemia
e si distinse nella guerra dei Sette auui per molti fatti d'armeche gli acquistarono uua graude riputazione di coraggio e pro-cacciarougli la stima di coloro stessi che avea combattuti. luviato poi ad esaminare le coste dell'Inghilterra e della Francia
adempì questa missione con zelo e periziae presentò per la difesa delle Provincie di Auuis e di Saiutonge
e specialmente pei porti di Rochefort e di Brest progetti che furono approvati dal refece nel 1778 un piano di sbarco in iughilterra
e fu promosso nel 1781 al grado di maresciallo di campo. Nel 1791 emigrò
e fu posto a capo degli uffizi di guerra stabiliti a Cobleuza dai principi francesich'ei servi con somma devozioue
e passò quindi al servizio del Portogallo
ove fu uomiuato commendatore dell'ordine di Cristo ed ispettore generale delle frontiere e coste del reguo. Per molti auui esercitò queste funzionidirigendo ogni cosa e gettando i primi fondamenti di un nuovo piauo
di cui gl'Inglesi
seppero trarre graude vantaggio nella guerra contro i Francesi.
Le opere principali dei marchese di Rozière sono: Les stratagèmes de guerre (Parigi 1756); Campagne du maréchal de Créqui en Lorraine et en Alsace en 1677 (ivi 1764); Traité des armes à feu ivi 1764); Campagne de Louis prtnee de Condé en Fiandre en 1674 (ivi 1765); Campagne da maréchal de Villars et de l'électeur de Bavière en Allemagne en 1703 (ivi I76ft); Campagne du due de Rohan dans la Valteline en 1635
précédée d'un discours sur la guerre des montagnes (ivi 1767); Carie de la Hesse (1761
in 4 logli). Egli diede anche molti articoli militari all'Encyclopédie. Fra le sue opere manoscritteche conserva usi in parte al deposito della guerra
citeremo: Histoirc dfsguerres de France sou s les » ègnes de Louis XI11
Louis XIV et Louis XV; Relation de la campagne des Prussiens en 1792 et de celle de 1801 en Portugal
ecc.
Vedi Cnurcelles
Dict. des généraux frangais (ili).
R0ZZAN0 'geogr.). — Comune iu provincia e circondario di Milano
con 1465 abitanti.
RUATTAN o RATTAN (geogr.). - Isola della baja di Houduras
uel mare dei Caraibi
a 16° 30' lat. N. e 8tì° 30' long. O. (Greeuw.). Con le sue dipendenze (Bouacca
UtillaElena
Barbarete e Morat)
fu nel I8(U) ceduta dagli Iuglesi alla Repubblica di Honduras. Ha 2000 anitauti.
RUBANO geogr.). — Comune in provincia e circondano di P idovacon 2041 abitanti.
RUBATTINO Raffaele i biogr. ). — Nacque in Genova nell'auuo 1609
mori a Sau Vito nella sua villa presso Genova il 24 ottobre 1881. Dotato di forte iugeguo e d'animo elettoebbe una buoua educazione. Segui la carriera commerciale del padre. Nel 1833 iuìzìÒ il servizio degli omniftus iu Genova ; poco appresso
quello della Corriera tra Geuova e Milano. Ideò e fondò uua società di assicurazioni marittime. Ma la imperitura gloria di Rubattino fu la creazione della prima Compagnia di navigazione a vaporesorta dapprima con umili principii e salita poscia grado grado agli splendori di quella che oggi s'intitola Navigazione generale italiana. L'Italia non dimenticherà che si fu sopra i piroscafi del Rubattino che potè compiersi la meravigliosa spedizione dei Mille a Marsala. Pochi uomini furono cosi altamente benemeriti della patria nostra come quel modesto e virtuoso commerciante
vero tipo delle virtù liguri.
RUBBI Andrea (biogr.). — Filologo e poetanato il 2 novembre 1738 a Venezia
morto il 3 maggio 1817 nella stessa città. Fu educato per cura della madre rimasta vedovastudiò sotto i Gesuiti
e , nella età freschissima di quattordici anni sapeva , il latiuoil greco e abbastanza d'inglese
di fran-! cese e spagnuolo da poter leggere ed intendere , ogni maniera di libri. A sedici anni entrò nella ; Compagnia di Gesù
e compiuto il noviziato si recò a Piaceuza per istudiarvi rettoricae quindi a Ri-mini e a Ravenna ad insegnar belle lettere. Abolito nel 1773 il suo ordiue da Clemente XIV
il Rubbi tornò sotto il tetto pateruoove si diede tutto ai suoi studii e alla pubblicazione d'opere proprie e di altrui
non che all'ammaestramento dei cavalierit^ooQle
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