Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      816 RUB1N0NITRIC0 ACIDO - RUBRUQUlS (GUGLIELMO DI RUYSBROECIt)
      11 rubino artificiale di Gaudin si compone della materia ond'ò formato il rubino naturalepossiede per virtù di cristallizzazione spontanea la forma regolare del rubino vero
      da cui non differisce se non perchè prodotto dal laboratoriopiuttostochè gemma trovata negli antichi terreni. Il rubino di Gaudin riceve il colore da piccole proporzioni di ossido di cromo introdottovi a bella posta
      ad imitazione perfetta del rubino naturalea cui appunto dà colore l'ossido suddetto.
      Ebebmon trovò modo di fabbricare il rubino artificiale facendo uso del borato di soda come solvente. Per la fusione facilee la fissezza di questo sale l'allumina si scioglie come in un liquido; col graduato raffreddamento si separa cristallizzando
      non meno di quello che farebbe un sale dall'acquae i cristalli si depongono ben conformati e trasparenti
      mentre col metodo di Gaudin si avevano opachiimpedendo che riuscissero trasparenti la soverchia rapidità della loro consolidazione pel repente raffreddamento.
      Fino ad ora il rubino od altra gemma artificiale sono piuttosto argomento di curiosità scientifica di quello che un prodotto da farne commercio.
      RUBINONITRICO ACIDO (chim.).—Prodotto di scomposizione dell'acido picrinonitrico pel solfato di rame e l'acqua di barite; cristallizzabilebruno
      quasi senza saporepoco solubile nell'acqua.
      RUBRIA GENTE (stor. rom.). — Plebeamentovata per la prima volta nel tribunato di C. Gracco
      ma non ottenne mai molta importanza durante la repubblica. Nel periodo imperiale i Rubrii divennero più illustried uno di essi
      G. Rubrio Gallo
      ottenne il consolato nel 101 dell'era nostra. I soprannomi dei Rubrii a' tempi della repubblica erano Ruga
      Torrone e Dosseno
      l'ultimo dei quali occorre soltanto sulle medaglie. Sotto l'Impero troviamo alcuni altri Rubrii
      de'quali citiamo i seguenti:
      Rubriotribuno della plebe con C. Gracco
      propose la legge per fondare la colonia a Cartagine che fu recata ad effetto (Plut.
      C. Gracchi 10).
      Rubrio Varrone Q.
      che fu dichiarato nemico pubblico con Mario nell'88 av. Cr.
      è mentovato da Cicerone (Brut.
      45) quale un accusatore energico ed appassionato.
      Rubriouno dei compagni di C. Yerre nelle sue iniquità (Cic.
      Verr.
      i
      25). Pare fosse una persona diversa da Q. Rubrio ricordato anche congiuntamente a Yerre (Verr.
      in
      80).
      Rubriomedico a Roma
      visse probabilmente intorno il principio o la metà del primo secolo dopo Cristo
      ed è mentovato da Plinio (E. N.
      xxix
      5) come colui che guadagnava annualmente con la sua pratica duecento cinquantamila sesterzi.
      RUBRICA (poligr.). — Propriamente è un lapis rossospecie di ferro oligisto
      in cui all'ossido di ferro si trova unita una certa quantità di argillache lo fa tenero
      dolce al taglioe tracciante facilmente in rosso gli altri corpi. — Cosi si chiamarono le intitolazioni di un libro
      di un capitoloe nel senso grammaticale questo vocabolo significa una regola scritta ordinariamente in caratteri rossi
      perchè cosi erano scritti i titoli del diritto romano. Oggi chiamansi rubriche le regole secondo le quali devesi celebrare la liturgia e l'uffizio divinoper-
      chè ne' messalinei breviarii
      ne* rituali e negli altri libri di chiesa furono comunemente scritte con lettere rosse per distinguerle dal testo.
      Rubrica si dice ancora un argomento di libro o di qualche sua parte ; un brevissimo compendio o sunto di libro o di capitoli di libro. Il Magri
      nella Notizia de' vocaboli ecclesiasticiafferma codesto nome derivato da una terra rossa
      colla quale anticamente si scrivevano i titoli dei libri. ZaccarianelYOnomasticon rituale
      definisce la rubrica: Terra rubri coloris. qua librorum tituli et legum capita prcenotabantur. Omnia fere legum capita minio scripta erant; unde Rubrica dieta. Einc vero Ru-bricarum nomen ad rituales cum missatum officii leges
      vel saltem ad earum capitaqua rubro titolo scribi solent
      translatum fuit. Anticamente le regole dette poi rubriche si scrivevano su libri particolari chiamati direttoriirituali
      cerimonialior-dinarii. Gli antichi sacramentali
      i messali manoscritti ed anche i messali stampati contengono poche rubriche. Agostino Piccolomini Patrizi
      aju-tato da Giovanni Burcardo
      fu il primo che scrisse per estesonel 1488
      l'ordine e le cerimonie della messa nel Pontificale sacrarum coerimoniarum ri-tuumstampato a Venezia nel 1517 da Cristoforo Marcello
      ed in Roma nel 1580. Il Burcardo ci diede il Sacerdotale pubblicato in Roma nel 1509
      in Venezia nel 1572
      ovvero Ordo prò informatione sacerdotum. Furono aggiunte queste rubriche all'ordinario della messa in alcuni messalie san Pio V le fece mettere in ordine e sotto que' titoli che sussistono. Da quel tempo furono poste nei messali le rubriche per osservarsi nella celebrazione della messa
      ne' rituali quelle da seguire nell' amministrare i sacramentinel benedire
      ecc.; ne' pontificali quelle prescritte nelle funzioni episcopalicoi riti spettanti all'ufficio dei vescovi; e nei breviarii quelle da osservarsi nel recitare e nel cantare l'uffizio divino.
      Vedi: Condì. Tridentin. fsess. viiDe Sacra mentis
      e sess. xxnDe sacrif. Missa) — Sisto V nella Bolla Immensa aterni Dei (22 gennajo 1588) — Diclich
      Dizionario sacro liturgico — GavantiThesaurus sacrorum rituum cum add. Mera ti.
      RUBRUQUlS (Guglielmo di RUTSBR0ECKdetto comunemente) (biogr.). — Francescano
      natoa quanto credesi
      nel Brabante
      fu nel 1253 mandato dal santo re Luigi IX di Francia in Tartaria
      insieme con Bartolomeo da Cremona
      religioso dello stesso ordineper predicare il Vangelo in quella contrada. Giunto all'accampamento del principe Batou
      si trovò esposto ad alcuni schernie dovette recarsi presso il Khakan
      ossia gran Cane Mangou. Quest'ultimo accolse Rubruquis
      gli concesse replicate udienzegli fece molte interrogazioni intorno agli usi e costumi dei Franchi
      alla loro ricchezzareligione
      ecc. Volle pure che i missionarii disputassero in sua presenza coi preti nestoriani e gli imani che si trovavano alla Corte ; ma tali conferenze furono senza effetto. Mangou li congedò poscia con una lettera pel re di Francia. Rubruquis ritornò solo pel deserto che già aveva traversatoincontrò Sartak
      genero del principe Batou
      che gli fece dono di due abitil'uno per lui stesso
      l'altro pel re di Francia. Il missionario non trovò il re nellat^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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