Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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Terra santae ricevette l'ordiue di andare a dimorare nel convento d'Acri. Prima di recarsi alla sua destiuazione scrisse a san Luigi uua lettera in cattivo latino
contenente la relazione del suo viaggio. Hakluyt ne pubblicò uua parte iu inglese nella sua Collezione (tom. i. pag. 71-94). Purclms ne fece una uuova versionela quale inserì nella sua Raccolta
e ci» il p. Bergerou tradusse dall'inglese iu francese (Parigi 1629
in-8°). Vari Der Aa riprodusse questa versione nella Raccolta dei viaggi fatti principalmente in Tartaria. L'abate Piévost ne diede il sunto neìYHistoire des voyages (t. 26
ediz. in 12°).
La relazione di Rubruquis
piena di curiosi cenni sopra gli usi dei Mongoli
è per giudizio di Weiss esatta e scritta con candore.
RUCELLAI oppure RUCCELLAI Bernardo (biogr.). — Latinamente Oricellarius
celebre storiografonato a Fireuze l'anno 1449
morto nella stessa città il 7 ottobre 1514. Ottenne nella sua patria la carica di goufaloniere di giustiziafu ambasciatore a Genova
Napoli e in Francia
ed esercitò varii altri ufficii nelle leggiere rivoluzioni che agitarono Fireuze al suo tempo. Nel corso del suo politico arringo
in cui si meritò voce d'uomo ambiguo ed incostantemostrossi sempre amico alle lettere
le protesse con munificenzae crebbe così gli elogi meritati pel suo vivere privato. Alla morte di Lorenzo de' Medici egli si dichiarò protettore dei neo-platonici di Fireuze
fece loro costruire un palazzoed ornò magnificamente i giardiui destiuati alle conferenze di quella setta di filosofi
giardiui rimasti celebri in Italia sotto il nome di Orti Ori-celUirii. Fu sepolto nella chiesa di Santa Maria Nuova
di cui esso aveva fatta termiuare la facciataincominciata da suo padre. Era imparentato con la casa de' Medici
avendo sposata la maggiore delle pronipoti di Cosimo il Grande. La principale opera di Bernardo Rucellai si è il libro De urbe Roma
notabile per l'eleganza e la precisionee che uon fu pubblicato prima del secolo xvm in una raccolta stampata a Fireuze
intitolata Rerum ita-licarum scriptores fiorentini (t. npag. 755). Egli vi raccolse cou uua sagacità di erudizione poco comune tutto ciò che avvi negli antichi atto a dare una maguifica idea dello spleudore di Roma autica; opera veramente grande per giudizio del Tiraboschi
e certo fra le migliori descrizioui di quella città che Bieno state pubblicate. Lo stesso Tiraboschi non loda meno la sua storia latina della guerra di Pisa e della venuta di Carlo Vili iu Italia: De bello italico (Londra
presso Briudley
172*
in 4°). Erasmoche aveva veduto queste due opere manoscritte
paragona il Rucellai a Sallustio. Si hanno pure di lui altre storie manoscrittee uu breve trattato auo-nimo delle Magistrature romane i Lipsia 1752
ecc.). Il Rucellai conosceva perfettamente le bellezze e proprietà della lingua latinae ne diede prova nelle sue opere istoriche
benché vi si trovino talvolta espressioni affatto pagane per indicare oggetti di cristiaua religionecome Deorum immor-tahum tempia per le nostre chiese ; e chiama Car-Iomagno Diis simiflimus.
RUCELLAI Giovanni i biogr.). — Poeta georgico di gridonacque uel 1475 da Bernardo
di cui nel-Nuova Encicl. Ital. Voi.
l'articolo precedentee da Nanina de' Medici
sorella del gran Lorenzo. Eletto poutefice Leon X di lui cuginovide aprirsegli la carriera agli onori ed alle fortune. Abbracciata la carriera eccleoiastica
accettò un eminente ufficio nel palazzo pontificio
: e lo seguì a Bologna il papa quando si recò pel concordato cou Francesco I. In quel faggio il Ru-, celiai diede alla Corte pontificia u^a sontuosa festa , e fece rappresentare due tragediale prime che couosca il moderno teatro
la Kofonisba del Tris-si no e la Rosmunda di sua composizione. Poco appresso si recò iu Francia o/iai nunzioe quel re già addimo8travagli molta benevolenza
quando Leon X aveudo fatto lega con Carlo V
il Rucellai fu richiamato a Roma
ove l'opinione generale già de-siguavalo pel cappello cardiualizio. Ma all'annunzio della morte del papa ei soprastette a Firenze
e fu mandato a felicitare il nuovo pontefice Clemente VII in nome della repubblica: questi lo nominò protonotario apostolico e governatore di Castel Sant'Angelo
ufficio di molta importanzache gli assicurava la porpora
ma il papa morì prima che fossero paghi i suoi votiper la qual cosa Pierio Valeriano pose il Rucellai fra i letterati ch'ebbero l'infelicità per compagna (De litteratorum infelici-tate
lib. ii). Oltre la Rosmunda
di cui toccammoscrisse YOreste
la qualeal dir del Maffei
è una imitazione dell' Ifigenia in Tauride di Euripide
ma nou in modo che non ci abbia introdotta tanta diversità che basti a renderla tragedia suaavendola anche ingrandita e nobilitata con motivi così artificiosi
che in tempo sì antico par maraviglia; la maraviglia però alla lettura delle prime sceue svanisce e cede il campo alla noja. Il componimento per cui è chiaro il nome di Rucellai è il poema delle Api
che può dirsi ispirazione virgiliana. La poesia volgare ignorava tuttavia le bellezze didattiche. Rucellaiammiratore del iv libro delle Georgiche
uon disperò di riprodurlo nell'idioma italianoe siccome disse Giuguené
iu tutte le artil'onore è di quello che osa primo. Nè il governo delle Api
che ha poco più di mille versi
è solamente uua traduzione di Virgilio. Un numero grande di particolarie non dei meno leggiadri
apparteugono al poeta di Fireuze: anzi può dirsi che uon è mai tanto poeta quanto nei brani che souo suoi. 11 Tirabosclii assegna a quel poema un posto distinto fra le migliori produzioni della musa italiana: uè obliar deesi che forse alle Api di Rucellai è dovuta la Coltivazione di Alamauiii
che è un capolavoro. Il poema delle Api fu pubblicato nel 1559 per cura dell'amico ed emulo suo il Tris-Sino (V.). Esso venne tradotto in fraucese dal Pin-geron (16X0
in-12°) e dal Criguon (17^6. in-12°). Un'edizione di tutte le Opere di Rucellai fu fatta a Padova (Cornino 1772
iu-8°). Uu'edizione delle Api apparve iu Firenze (Giunti 1590
in-8°)
con annotazioni di Roberto Titi; altra iu Milano (Classici italiani
1^04
in-*0).
RUCHEL (di) E F. 6. Filippo (biogr.). — Generale prussiauo. nato uel 1754 a Zizenovr in Pomerania
morto il 14 genuajo 1X23 nella sua campagna d'Ha-seley. Fu allevato nella Scuola dei cadetti di Berlino
perfezionò le sue cognizioni militari a Magde-borgo sotto il generale Saldern
e divenne quindi XIX. 52
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