Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RUGGINE - RUGIADAun liquore formato con una parte di potassa sopra 500 parti d'acqua, collocandoli gli uni accanto gli altri in recipienti fatti di lamiera, di piombo, di mattoni o di legno. Quando non sia praticabile l'immersione di questi oggetti, basterà di ricoprirli di un intonaco alcalino, preparato con una soluzione satura di potassa, mescolata con due volte il suo peso d'acqua, e addensata coll'aggiunta di un poco di gomma adragante. Payen ha osservato cbe uua canna di fucile polita di recente, ricoperta di un leggiero strato di questo miscuglio, ed abbandonata in un luogo umido, accanto ad un'altra canna non ricoperta di quest'intonaco preservatore, conservava ancora la sua lucentezza metallica quando l'altra era già da lungo tempo affatto ir rugginita.
      Fu immaginato, non ha molti anni, un metodo per impedire l'irrugginimento dei metalli, e consiste nel far precipitare sul pezzo cbe si vuole conservare una sottil crosta di perossido di piombo, valendosi di una soluzione di ossido di piombo nella potassa, e della forza decomponente della pila elettrica. Formasi una patina di color bruno, aderente, che copre la superficie e non soffre dall'aria.
      RUGGINE (agric.). V. Uredine.
      RUGGITO (,eool.). — Grido dei felini, specialmente del leone, della tigre, della pantera, ecc.
      RUGIADA (mcteor.). — La scoperta della vera causa del fenomeno della rugiada, dovuta al dottore Wells in sul principio del corrente secolo, è una delle più feconde che la fìsica abbia mai fatto. Essa ebbe grande influenza su tutta la meteorologia, collegando sotto un medesimo principio una moltitudine di fatti isolati ; e la teoria fisica del calore trovò in questa spiegazione una verificazione importante della maggior parte delle sue leggi. Prima di esporre la spiegazione di Wells, comin-cieremo a sviluppare la parte che l'osservazione e l'esperienza ebbero in questa scoperta, la quale sembra aver segnato la maggior via da seguirsi nello studio dei fenomeni naturali, se vuoisi ottenere lo Bcopo di distinguere le loro cause fisiche.
      Le circostanze più favorevoli alla formazione della rugiada sui corpi posti sulla superficie della terra souo la purezza del cielo e l'assenza del vento. La rugiada non ha mai luogo sotto un cielo velato e e con l'aria agitata dal vento. Essa formasi solo di notie; è meno abbondante prima che dopo mezzanotte. Le ore che precedono il levare del sole sono le più favorevoli. È più frequente in primavera ed in autunno che non nella state. In un medesimo luogo le correnti atmosferiche cbe portano l'aria dalle regioni ove si trovano grandi masse d'acqua favoriscono la formazione della rugiada; cosi nell'alta Italia souo i venti di mezzodì e di levante.
      La rugiada non si deposita su tutti i corpi in quantità eguali, o proporzionalmente alle loro superficie. L'erba, le foglie, il legno, la carta, il vetro si coprono abbondantemente di rugiada, mentre le sostanze metalliche, nelle medesime condizioni, rimangono secche o pochissimo inumidite. Tra i metalli il ferro, l'acciajo, lo zinco, il piombo si coprono qualche volta di rugiada; l'oro, l'argento, lo staguo, il rame mai. I primi s'inumidiscouo tanto più quanto meno sono puliti. Lo stato di divisionemeccanica influisce pure sul deposito d'umidità; i coppoui, ad esempio, s'inumidiscouo più che il leguo grosso; i fiocchi di filaccica, di cotoue, di lana ,>iù che i tessuti delle medesime sostanze. Tale differenza di deposito della rugiada bastava per di-strurre l'antica spiegazione di questo fenomeno, colla quale lo si faceva dipendere dal raffreddamento dell'atmosfera; ed in vero quella spiegazione conduceva necessariamente a conchiudere che l'acqua proveniente dal vapore precipitato doveva cadere in quantità eguali ed indifferentemente sa tutti i corpi.
      La rugiada è tanto più abbondante in un punto situato sulla superficie della terra, quanto più estesa è la porzione di cielo visibile da tal puuto e non velata dai corpi circostanti. A questo risultato giunse il Wells mercè di un gran numero di sperienze e di osservazioni. Di due fiocchi di lana di egual peso, uno posto sotto una tavola od al fondo di un lungo tubo opaco, verticale ed aperto superiormente, e l'altro in un luogo vicino scoperto, il primo molto meno fu inumidito che il secondo. Il deposito rugiadoso è sensibilmente minore, e spesso anche nullo sull'erba situata sotto alberi o presso qualche editìzio, che non altrove a cielo scoperto; è più abbondante sulla sommità delle col-liue che non nelle valli. Risulta dalle osservazioni precedenti che la natura de' corpi e lo stato della loro superficie che favoriscono maggiormente la formazione della rugiada sono in rapporto diretto col loro potere raggiante; e cbe la quantità d'acqua accumulata è tanto maggiore quauto meno i corpi vicini possono restituire per iscambio una porzione del calore perduto per irradiazione. Tutto ciò condusse Wells a pensare che i corpi sulla superficie della terra si raffreddino nella notte più o meno secondo la natura e posizione loro; e che questo raffreddamento potesse essere la causa immediata della formazione della rugiada sulla loro superficie, a quel modo che si forma il deposito rugiadoso sui vetri degli appartamenti e sulla bolla annerita dell'igrometro di Daniel. Numerose sperienze confermarono questa coughiettura, e ne nacque cosi la vera spiegazione della rugiada.
      Nelle notti più favorevoli alla produzione del fenomeno, termometri posti sull'erba ed in contatto coi corpi sui quali si depone di preferenza la rugiada, hanno sempre indicato una temperatura di 4, 5, 6 ed anche 8 gradi minore di quella iudicata da un termometro esposto all'aria, ma alquanto elevato dal suolo. In queste circostanze veuendo una nuvola a passare sopra l'osservatore, i termometri inferiori montano rapidamente e si accostano assai alla temperatura dell'aria. Lo stesso effetto si produce collocando un velo orizzontalmente al di sopra o verticalmente accanto ad uno dei termometri cbe toccano il suolo. A cielo scoperto i metalli si raffreddano raramente fino ad uno o due gradi; la temperatura delle sostanze organiche, della carta, del vetro discende ordinariamente da quattro ad otto gradi. A parità di circostanze in una notte serena un termometro a bolla scoperta posto ad una certa altezza sopra il suolo si raffredda più che un termometro la cui bolla sia coperta da una foglia metallica.
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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