Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RUHMKORFF (MACCHINA DI) - RUINART TEODOROvoto se fosse stato presente. Sullo scorcio del 1793 fu eletto presidente, e nel 1794 fu nominato membro del Comitato di sicurezza geuerale. Fu Rubi che, trovandosi a Reims in missione, ruppe la santa ampolla onde ungevansi i re di Francia. La sua devozione a Robespierre per poco non gli riuscì fatale quando arrivò il 9 termidoro. Poco tempo dopo introdottosi con la plebaglia nel seno della Convenzione, fu arrestato, posto io istatodi accusa, e si tolse la vita per non perderla sopra il patibolo. !
RUHMKORFF (macchina di) (fts.). V. Micchine.
RUHNKEN David (biogr.). — Celebre filologo tedesco, nato il 2 gennajo 1723 a Stolpe (in Pome-rania), morto il 4 maggio 1797 a Leida, dopo avere studiato al collegio di Koenigsberg, ov'ebbe a condiscepolo Kant, studiò a Vittemberga belle lettere, tilo8ofia, storia e diritto romano sotto Ritter e Berger, dai quali apprese anche a scrivere con « gran purezza il latino, come dimostra la sua dotta dissertazione De Galla Placidia augusta per laurea. Trasferitosi a Leida, approfittò delle lezioni sull'antichità di Hemsteruisio, che lo guidò nei suoi studii, ed al quale subentrò poi come supplente nel 1757. Dopo aver visitato parecchie biblioteche d'Europa e di Parigi per copiare e collazionare un gran numero di manosoritti greci, succedette nel 1761 ad Oudendorp nella cattedra di eloquenza, storia ed antichità che occupò fino alla morte. L'Accademia di Leida acquistò i suoi manoscritti e la sua biblioteca mediante una pensione di 1500 fiorini alla sua vedova ed alle sue due figliuole.
Dotato di una facilità e prontezza d'intelligenza maravigliose, d'una rara penetrazione e di una memoria eccellente che gli permetteva trar frutto dalle sue immense letture, Ruhnken fu nel secolo xviii uno de' promotori principali della filologia, e fece trionfare i principii razionali di critica promulgati da Bentley e da Hemsteruisio. Fondandosi sull'esame comparato dei manoscritti e sullo studio delle finezze grammaticali delle lingue antiche, arrivava, mercè una felice divinazione a risultati che fanno rimpiangere la pochezza delle sue pubblicazioni. Egli comunicava i consigli e gli schiarimenti a tutti coloro che indirizzavansi a lui, e fra questi annoveravansi i primi eruditi de' tempi suoi, fra' quali l'amico suo Valckenaer, il suo caro discepolo Wyttenbach, Heyne, Brunck, Porson, Wolf, ecc. Citeremo fra le sue pubblicazioni: Epistola critica (Leida 1749-51); Lexicon vocum pia-tonicarum (ivi 1754); Hymnus in Cererem d'Omero (ivi 1780); De figuris sententiarum et elocutionis di Rutilio Lupo (Lipsia 1768); Mureti Opera (Leida 1789). Oltre di ciò compi l'edizione d'Esichio cominciata da Alberti, e prese parte all'edizione dei Memorabilia di Senofonte, pubblicata da Ernesti, del pari che al Longino di Toup. Il suo Elogium Ttberti Hemsterhuisii (Leida 1768) è un modello d'eloquenza biografica. Dopo la sua morte furono pubblicati gli Opuscula oratoria, philologica, critica (ivi 1797), la sua corrispondenza con Valcke-naer ed Eruesti, del pari che i Buoi lavori primitivi: Lectiones academicce in antiquitates romanas (Jeua 1818-35, in 22 fascicoli); Dictata in Terentii comcedias (Bonn 1825) ; Dictata in Suetonium (Leida 1828;; Dictata in Ovidii Heroidas (Lipsia 1831).
Vedi: Wittenbach, Vita Rnhnkenii (Leida 1799) — Rink, Hemtterhuis und D. Ruhnken ein biogra-phischer Abriss ihres Lebens (Konigsb. 1801).
RUHR (geogr.). — Fiume della Prussia (V.), affluente del Reno, che origina nella Westfalia orientale, e raggiunge il gran fiume a Ruhrort. Il suo bacino contiene importanti cave di carbone fossile.
RUHS Cristoforo Federico (biogr.). — Storico tedesco, nato nel 1770 uella Poinerania svedese, morto ! il 30 gennajo 1820 a Berlino, insegnò la storia nelle Università di Greifswald e di Berlino, e fu sullo scorcio della sua vita nominato membro dell'Accademia di quell'ultima città ed istoriografo reale.
Scrisse parecchie opere storiche e letterarie, fra le quali citeremo: Versuch eirvr Geschichte der Religion Staatsverfassung und Kultur der Alien Scandinavier (Gottinga 1801); Geschichte der Schtoe-den (Halla 1803-1813, in 5 voi.); Finland und seine Betoohner (Lipsia 1809); Ueber den Ursprung der isldndischen Poesie (Berlino 1813); Historische Entwickelunq des Einflusses von Frankreich auf Deutschland (ivi 1814; Handbuch der Geschichte des Mittelalters (ivi 1816), ecc. Ei pubblicò anche un'edizione óeìYEdda e la Zeitschrift f'Hr die neutre Geschichte (ivi 1814-15).
RTJINART Teodoro (biogr.). — Dotto benedettino francese, nato a Reims il 10 giugno 1657, morto a Hautrillers presso Ai il 27 settembre 1709. Studiò in patria ed entrò come novizio nell'abbazia di Saint-Remi di Reims dei Maurini. Appresso cooperò ai lavori di Mabillon. il quale l'accolse presso di sè nell'abbazia di Saint-Germain-des-Prés , insegnandogli il greco ed amandolo teneramente. Nel 1689 pubblicò il suo primo ed uno de'suoi migliori lavori : Ada primorum martyrum sincera et selecta (Parigi 1689 ; Amsterd. 1713; Verona 1731; ecc.). Lo scopo a cui feriva in questa opera si era di porgere ai cristiani una raccolta di documenti ris-guardanti le lotte sanguinose di cui caddero vittima i primi cristiani, ma togliendone tutto ciò che una divozione ignorante vi aveva ciecamente mescolato. Era un'opera coraggiosa, la quale suscitò contro lui e contro lo stesso Mabillon le ire dei Gesuiti. Gli Acta martyrum ebbero non pertanto un grande successo, come testimoniano le molte edizioni e la traduzione che ne diede Drouet di Maupertuis (Parigi 1708). D. Ruinart pubblicò quindi un'edizione relativa alla storia della persecuzione dei Vandali contro i cristiani d'Africa nel quinto secolo (Historia persecutionis Vandalica, Parigi 1694), e appresso la sua bella edizione di Gregorio di Tours e di Fredegario (ivi 16*9). 11 testo di Gregorio di Tours dato da Ruinart è ancora classico al di d'oggi, e fu ristampato pressoché per intiero da Bouquet e dall'abate Migne nel suo Cursus patrologia. Nel 1702 pubblicò sotto gli auspicii della congregazione di cui faceva parte uno scritto destinato a confutare i dubbii tratti in campo da Basnage e da altri crìtici intorno alla autenticità di certi fatti storici, de' quali la memoria era cara ai discepoli di san Benedetto. Quest'opuscolo, intitolato Apologie de la mission de saint Maur, avec une addition touchant saint Placide (Parigi 1702), fu tradotto in latino per essere in-
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