Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RUMICINA - RUMINANTI
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      Monaco è ornato d'un monumento ad onore di Rumford.
      Vedi: Bigelow, Some account8 of the. life and writings of B. count Bum fori (Nuova York 1817) - Eloge de B. Thomson, comte de Bumford (Parigi 1819).
      RDMICINÀ (chim.). — Principio colorante giallo del rouiico delle Alpi, rabarbaro selvatico o rabarbaro dei mouaci (rumex alpinus, rumex patientia, ecc.). La rumicina possiede proprietà uguali a quelle della rabarbarina e della raponticina, e fu preparata la prima volta in istato impuro. A fiue di ri- : cavarla seuza mistura di materie eterogenee dai licheni, fa d'uopo prendere il lichene che cresce sui muri, farlo digerire a freddo in soluzioue al-coolica di potassa o di ammoniaca, finché abbia ceduto al liquido il proprio colore. L'alcoole diviene rosso cupo; si feltra e si satura coll'acido acetico. La rumicina precipita iudisciolta in forma di fiocchi gialli voluminosi, che si lavano con acqua e si fanno ridisciogliere nella potassa alcoolica. Con questo mezzo rimane separata da una resina che l'accom-paguava. Si riprecipita valendosi dell'acido cloridrico, si lava il precipitato, si fa disciogliere in , piccola quantità di alcoole assoluto e bollente, d'onde cristallizza per raffreddamento. È di un bellissimo colore giallo dorato, e somiglia per le apparenze al joduro di piombo.
      RUMINANTI (booI.). — Ordine di mammiferi assai distinto, e caratterizzato da unghia fessa, mancanza d'iucisivi nella mandibola superiore, e complicata disposizione di stomaco con cui si opera la rumi-nazioue. L'ordine dei ruminanti è forse il più naturale e il meglio determinato di tutta quauta la cln8s6, giacché tutte le specie che lo compongono pajono costruite, a cosi dire, sopra uno stesso modello, nou essendovi che i camelli i quali presentino una qualche notabile eccezione ai caratteri generali dell'ordine. 11 primo di questi caratteri è, come notammo, la totale mancanza d'incisivi nella maudibola superiore ; mentre l'inferiore mostrava d'averne otto, dei quali però i due esterni souo veri canini che hanno pigliato sembianza d'incisivi, cosicché il numero dei veri incisivi sarebbe di sei come negli altri mammiferi vivipari. 1 molari sono quasi sempre io numero di sei, così di sopra come dt sotto, ed hanno le loro coroue segnate di doppio spigolo di smalto, il quale ajuta a triturare il cibo. 1 piedi terminano ciascuno in due dita e due unghie che si presentano a vicenda uua superficie piatta, per modo che rendono sembianza di semplice unghia fessa in due ; d'onde il nome loro dato di bifidi, ossiano animali ad unghia fessa. Dietro alle unghie vi sono sempre due piccoli sproni, rudimenti di due dita laterali.
      11 nome di quest'ordine importa la singolare facoltà che questi animali hanuo di masticare uua seconda volta il loro cibo, il che dicesi ruminare. Cotestà facoltà dipende dalla struttura dei loro stomachi, cbe sono in numero di quattro. Il cibo j che viene dibrucato dagli incisivi è inghiottito quasi senza masticazione, e iuumidito nello stomaco, e dopo di essere stato compresso in piccole pallottole, torna in bocca per essere rimasticato meutre l'animale se ne sta in riposo. Fatta che sia questaoperazione, il cibo viene trasmesso al vero stomaco digestivo. Questo singolare provvedimento si adatta mirabilmente alla struttura generale e ai caratteri di questi animali. I ruminauti, considerati come gruppo, sono timidi e sforniti di validi mezzi di difesa contro i loro nemici ; onde , assaliti, cercano piuttosto la salvezza nella fuga. Il loro cibo, composto principalmente d'erbe di vario genere, vuol essere masticato tutto quanto prima che possa essere propriamente digerito. Quando si stanno cibando ne' pascoli, essi vanno soggetti a molte paure; e se dovessero spendere assai tempo nel masticare il cibo prima d'inghiottirlo, correrebbero spesso il rischio di morir di fame, trovandosi costretti ad abbandonare il pascolo prima di aver soddisfatto ai loro bisogni. Ma in grazia della facoltà di una susseguente ruminazione, essi possono fare quasi del tutto senza una prima masticazione e pascersi con una comparativa rapidità. Ripongono pertanto uua provvisione di cibo uel primo loro stomaco, come la scimia nelle tasche gotali ; e quindi ritiratisi in luogo sicuro, lo apparecchiano ad uua tranquilla digestione.
      L'intiera struttura di questi animali corrisponde al ragguaglio testé dato delle loro abitudini. Le loro gambe sono lunghe in proporzione al corpo; e flessibilissima la colonna vertebrale; le quali due condizioni ajutano grandemente l'attività di moto. Sono dotati d'acutissimo odorato, cbe pare serva loro di guida nella scelta del cibo. Hanno le orecchie poste molto indietro e mobilissime ; epperciò esse sono adattatissime a ricever suoni vegnenti di dietro e così ad avvertire de'pericoli l'animale mentre sta pascolando. Gli occhi sono posti ai lati della testa, e la pupilla é in forma di un oblungo orizzontale ; cosicché la vista si stende per grandissimo tratto sulla superficie della terra , e gli ammali possono facilmente guardarsi dietro allorché sono iuseguiti. 1 loro mezzi di difesa consistono nell'uso delle corna per isforacchiare il nemico, e de' piedi deretani per menar calci: ma tra gli animali di quest'ordine, Bolo quelli che sono dotati di coraggio particolare si mettono da soli a soli sulla offensiva e sulla difensiva contro altri di grandezza e forza proporzionale.
      Fra tutti gli animali, i ruminanti sono quelli che più tornano utili all'uomo. Essi gli somministrano una gran parte di cibo animale ; alcuni gli servono come bestie da soma; altri gli dànno latte, cevo, cuojo, corna e altri utili prodotti.
      La grande somiglianza che v'ha tra i numerosissimi membri di quest'ordine, ne rende alquanto difficile la distribuzione in famiglie, caratterizzate ciascuna da qualche importante peculiarità. E queste suddivisioni vengono probabilmente meglio determinate dal carattere delle corna che sono possedute dai maschi d'ogni specie nel loro stato naturale, salvo quelli che, come il camello, connettono quest'ordine con altri gruppi. Queste corna sono prominenze essenzialmente ossee, uscenti dalla parte anteriore del cranio. In alcuni ruminanti, come ne' buoi, nelle pecore, nelle capre e nelle gazzelle, queste prominenze sono coperte d'una vagina elastica, formata come a dire di peli agglutinati, che. continua a crescere per istrati durante la vita.
      ^.ooQle
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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