Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RUMINAVI - RUNGIT-SINGE la sostanza di questa vagina è quella a cui si I applica comunemente il nome di corno , mentre il sostegno osseo chiamasi il nocciolo o torso; e , questo cresce duraute la vita e mai non cade. Inoltre j nella giraffale prominenze ossee sono coperte di pelle pelosa, continua con quella del capo; e quivi pure la parte ossea delle corna è permanente. Ma nel cervo queste prominenze, che per qualche tempo sono coperte di pelle pelosa (detta comunemente velluto) come le altre parti della testa, hanno alla loro base un anello di tubercoli ossei che ingrossano periodicamente e comprimono i vasi nutritivi delle corna. E queste perciò muojono e cascano dal fronte, e l'animale rimane senza anpi di difesa. Altre però sono riprodotte, generalmente più grandi di prima, che sono destinate a subire la medesima sorte.
I ruminanti con vagine cornee alle prominenze OBsee si possono dividere in tre famiglie, cioè: 1° in gazzelle (antelopidce), caratterizzate da leggerezza di forme e agilità di movimeuti, e da solidità di nocciolo osseo ; 2° in capre (capridce), in cui il nocciolo osseo è occupato in parte da celle, e la forma geuerale s'accosta a quella de' buoi, ma le corna sono dirette all'iuBÙ e indietro; 3° nei buoi (bo• videe), in cui le corna sono dirette all' insù e al-l'innanzi; la forma è robusta, e pesanti ne sono i movimenti. I ruminanti a cui cascano periodicamente le corna non formano che una famiglia sola, e souo i cervi (cervida). Un'altra famiglia, comprendente anco le giraffe, e detta de'camelopardi, è contraBsegnata dalla cortezza e prominenza delle corna che souo coperte di pelle. 1 ruminanti senza coma formano due distinte famiglie, cioè souo i moschi intoschidce), notabili per leggiadria di forme e per leggerezza, e pochissimo diSBomigliauti dal resto dell' ordine, salvochò nella mancanza delle corna; ed i camelli (camelidce), che nella deuti-zioue e nella struttura delle estremità presentano affinità coi pachidermi. Vedi gli articoli particolari riguardanti le rispettive famiglie.
RUMINAVI (biogr.). — Curacas o grande del Perù, ministro della crudeltà dell'usurpatore Atahualpa, fu incaricato nel 1531 del comando d'un corpo di Iudiaui per opporsi ai progressi di Pizarro; ma avendo abbaudouato il suo padrone nella giornata di Caxamarca (16 novembre), si chiuse iu Quito, col diseguo di stabilirvi la sua prossima domina-zioue. Dopo la morte di Atahualpa raccolse nel palazzo reale di Quito, i figli, i fratelli ed i principali uffiziali di esso principe , sotto pretesto di macchinare contro gli Spagnuoli e di creare un reggente. Ivi in un bauchetto preparato li fece scannare tutti sotto i suoi occhi , e regnò poscia col terrore; ma la sua tirannia fu di breve durata. Assalito da Sebastiauo Beualcazar, cbe sperava di trovare a Quito le ricchezze di Atahualpa, fece prima strangolare tutte le sue mogli perchè non cadessero iu potere dei vincitori ; e dopo di avere appiccato il fuoco al palazzo degl'Iucas prese la fuga, portando seco tutti i tesori di Quito. Inseguito dagli Spagnuoli ed abborrito dagli Indiani, tale uomo sanguinario riparò sopra montagne inabitate, dove peri miseramente nel 1534.
RUMINAZIONE UMANA o MERICISMO (patol.). -Alterazione nella funzione della digestione stoma-
I cale, per cui i cibi invece di essere regolarmente spinti dal ventricolo nel duodeno, vengono poco I per volta respinti nuovamente nella bocca per su-, birvi una nuova elaborazione, a un di presso come succede negli animali ruminanti. Si hanno esempi di mericÌ8mo riferiti da Plazoni, Fabricio, da Hil-den, Bartolino, Mtlller, Bonnet, Rodio, e particolarmente da Peyer. La voracità, l'abuso di sostanze irritanti e dei liquori alcoolici, in una parola l'intemperanza abituale possono dar luogo a questo vizio, cbe si potrebbe in allora considerare come una nevrosi della digestione, senza escludere, stando a certi autori, uua particolare conformazione dello stomaco.
I fenomeni del mericismo si manifestano ordinariamente tosto dopo il pasto: l'individuo è preso da un senso di oppressione e di ripienezza, cui succedono penose eruttazioni, quindi lo si vede mettersi in disparte se trovasi in società, onde abbandonarsi a ripetuti leggeri sforzi, i quali coincidono con un movimento di rigurgito dallo stomaco, fino a che tutti o la maggior parte degli alimenti uel medesimo contenuti siano riascesi nella cavità buccale, e nuovamente inghiottiti. In allora sen-tesi alleviato e rientra nel suo stato ordinario; non di rado però la di lui salute generale ne riesoe deteriorata, ove l'incomodo persista.
I rimedii raccomaudati contro tale malattia sono: il regime nel vivere, gli assorbenti, i purgatiti, tanto blandi quanto drastici, gli amari, gli irritanti esterni, e non mancano esempi di persone le quali se ne liberarono per la semplice energia della loro volontà. Ma pur troppo sovente questo incomodo mostro88i ribelle ad ogni trattamento curativo, mentre altre volte finì per dissiparsi da se stesso.
RUMINE (eool.). — Primo stomaco dei Ruminanti (V.), che occupa la massima parte della cavità dell'addome.
RUMINIACA {geogr.). — Comune nel circondario di Pnllauza, provincia di Novara, con 1182 ahitRUNA (mus.). — Nome di una melodia che fino dai tempi più remoti si usava ed usasi finora nella Fiulaudia. La runa è composta per lo strumento detto harpa, il quale è un'imperfetta imitazione dell'antica cetra greca; ha cinque corde di metallo intuouate in la minore (tuono prediletto dei popoli del Nord), e queste'cinque corde costituiscono i soli cinque suoui della melodia, che cantasi e suonasi in tempo 8/4. Rilevasi da ciò, cbe Yharpa non abbisogna della mano siuistra, come, per esempio, il violino o la chitarra; si può altresì avere una idea dell'uniformità che deve avere tale cantilena, che non conta che due sole battute.
RUNCARI o BUNCARIANI [sior. eccl.). - Eretici usciti dalle sètte de' Valdesi e Patarini, il cui nome e origine si attribuisce nel 1196 a certo Runcario loro capo. Altri dicono che loro fu dato, o perchè si riunirono in un luogo vicino al Po, chiamato Runcaglia o Roncaglia, ovvero perchè tenevano le loro adunanze in un villaggio detto Runcaria, oppure in mezzo a folte macchie, le quali nella bassa latinità erano chiamate runcarice da runcare, estirpare le erbe nocive.
RUNGIT SINO (Rundjit-Singh o Runjeet-Singh) (biogr.. e stor. ind.). — È nome insigne nella storia^.ooQle
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