Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RUPÌA - RUPICOLA
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Il trattamento curativo è generale o locale: col primo si cerca di modificare favorevolmente la costituzione più o meno deteriorata, opperò si raccomanda il latte d'una buona nutrice pei bambini ; buone carni, un po' di vino generoso leggermente adacquato, caffè di ghianda od altri amari pei ragazzi e gli adulti a carni floscie e scrofolosi; ed in genere un'alimentazione appropriata all'indole delle affezioni concomitanti, non intralasciando nessuno dei soliti mezzi igienici.
Riguardo al trattamento locale, si perforeranno le bolle della rupia semplice, se contengono siero, quindi si coprono con uua pezza finestrata, sulla quale viene applicata un po' di filaccica, mantenendo il tutto cou un bendaggio compressivo. Tanto in questa come nella rupia prominente, dopo la caduta delle croste le bolle ulcerate dovranno es sere lavate con acqua di malva se dolorose ; ed ove scorgasi in ritardo per atonia delle piaghe la produzione dei bottoncini cellulo-vascolari, sarà bene animarle con lozioni di vino melato, o di decotti aromatici, pel quale scopo il Rayer trovò il migliore dei topici essere il cremor di tartaro, concui le medesime vengono spolverate. In certi casi di ulcere ribelli tali mezzi mostransi insufficienti : in allora le si cauterizzano leggermente col nitrato d'argento, od anche coll'acido nitrico o col nitrato acido di mercurio, ripetendo le canterizzazioni ove le carni appajano livide e fungose. Dal Cazenave viene raccomandata la pomata di protojoduro di mercurio alla dose di 2 a 4 grammi per 30 grammi di grasso. Le parti dovranno essere mantenute nell'assoluto riposo, e quando la eruzione si esterna a diverse regioni del corpo, si avrà ricorso ai bagni alcalini e solforosi alternati coi bagni semplici.
RUPÌA (nutnìsm. e comm.). — Moneta argentea corrente in India, del valore di 2 scellini inglesi. Il nome è una corruzione del sanscrito rùpya da rùpa, forma, effigie, perchè vi è effigiata una forma umana (V. Moneta).
RUPICOLA (eool.). — Genere d'uccelli dell'ordine degli insessori, i cui caratteri sono: becco mezzano, robusto, alquanto voltato, e curvo all'apice, con mandibola superiore tauto larga quanto alta, compressa alla base e intaccata alla punta ; mandibola inferiore più corta, diritta e affilata; nariciFig. 5810.
ovali, laterali e nascoste dalle penne della cresta elevata che copre la testa; piedi grossi, forti, con tarsi vestiti in parte di penne, sindattili ; ali corte, ritondate; quarta e quinta remigante più lunga. Questo genere d'uccelli è indigeno dell'America centrale e meridionale. Toccheremo di due specie in particolare, cioè della rupicola aurantia e della R. peruviana. La prima di queste è grossa quanto un colombo selvatico, d'un bel giallo rancio, con cresta compressa ed elevata, sorgente a foggia di cimiero; e trovasi nella Guiana, massime intorno !
— Rupicola.
alle rupi che attorniano il fiumicello Ojapoc. Ha volo rapidissimo; fa un nido di vimini e d'erba secca e due bianche uova della grossezza incirca di quelle di un colombo. Si pasce di coccole e di altri piccoli frutti selvaggi. La rupicola peruviana è indigena dell'interno del Perù, è più grossa della specie antecedente, ed ha una cresta non tanto circolare. Del genere rupicola si è fatto il tipo di una sotto famiglia (rupicolince) a cui s'uni il genere calyptomena, indigeno di Singapure e dell'interno ! dell'isola di Sumatra.
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