Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
236 RUSSIALe otto Università della Russia, organizzate sul modello delle grandi scuole di Germania, non hanno, al paragone, che un piccolo numero di studenti ; l'accesso ne è reso difficile da esami eccessivamente severi, e il Governo cerca di scemare le file della gioventù universitaria, di cui paventa le idee novatrici.
Governo e amministrazione pubblica. — La Russia è il solo Stato d'Europa il cui monarca sia padrone assoluto. L'imperatore di tutte le Russie è un sovrano autocrata, a cui, per ordine di Dio, tutti devono obbedire. Le istituzioni burocratiche importate di Germania, e le idee assolutistiche di Giuseppe De Maistre e di altri campioni del diritto divino, diedero allo czarismo dei Romanov l'attuale sua forma.
Tutti i poteri, legislativo, amministrativo, giudiziario, derivano dall'imperatore. Egli non è tenuto che a rispettare le leggi antiche in favore della preponderanza della Chiesa nazionale e quelle sull'ordine di successione al trono.
Pietro il Grande, che non voleva servirsi nè del Consiglio dei Bojardi (Duma Boiarslcaya) nè degli Stati generali (Zemskiy Sobor) dell'antica Moscovia, istituì nel 1711 un'assemblea, che non cessò poi mai d'esistere, ma le cui attribuzioni hanno frequentemente cambiato: è il Senato dirigente (Pre• vitel Stvoyuchtchiy Senat). Pietro voleva, dicesi, farue un corpo politico analogo agli Stati generali dell'Olanda. Ma egli si riservò la nomina dei membri; creò quindi un revisore generale degli ukasi; poi designò mensilmente un ufficiale della guardia, incaricato di sorvegliare i legislatori e di metterli, occorrendo, in ceppi o a morte. È agevole capire ciò che divenne il famoso Senato.
Nel 1801, nel suo fervore per le istituzioni costituzionali , Alessandro I istituì un Consiglio di Stato, che doveva conoscere di tutte le leggi e di tutti i grandi affari pubblici. Ma lo czar non è obbligato a stare alle decisioni di questo corpo, e un ukase personale annulla qualuuque deliberazione del Consiglio.
I soli dignitari che, per la natura stessa delle loro funzioni, prendono una parte attiva al potere sovrano, sono i ministri. Undici sono i dicasteri : casa reale, affari esteri, guerra, marina, interno, istruzione pubblica, finanze, giustizia, demanio, lavori pubblici, controllo generale. Vi è inoltre il cosi detto Capo della terza sezione, vale a dire della polizia segreta: il direttore della quarta sezione che, sotto il nome dell'imperatrice, amministra la beneficenza pubblica; l'amministratore in capo degli stalloni ; il procuratore generale del Santo Sinodo, che è il ministro del culto dominante.
L'emanazione del potere assoluto dà egualmente una incoudizionata autorità a coloro cita sono i rappresentanti di questo medesimo potere nelle Provincie, governatori, Ispravnik o capi di distretto, Stanovoi pristav, preposti dei cantoni, Ur adnik, agenti di sicurezza locale. Le facoltà del governatóre di provincia erano una volta illimitate. La riforma giudiziaria (Zemstvo)del 1864le ha alquanto ridotte. Tuttavia egli ha ancora il diritto di segnalare al ministro dell'interno le persone che gli piace d'esigliare nelle remote provincie per causa di uti-
lità pubblica. La terza sezione (polizia) sorvegliando iusieme amministrati ed amministratori, può internare o bandire senza giudizio nè prove tutti coloro che le sembrano sospetti.
Nel 1864, dopo l'emancipazione dei contadini e l'insurrezione polacca, lo czar promulgò lo Statuto delle istituzioni territoriali (Polojeniye o Zemskikk Utchrejdeniyakh) che ammetteva il principio elettivo nella gestione degli affari e lo studio dei bisogni economici locali di ogni governo e distretto. Il complesso di queste istituzioni locali è conosciuto sotto il nome Zemstvo, da ZemV a " terra,, analogo al tedesco Landtag. Non è ancora l'autonomia popolare, ma è già una voce concessa al popolo per far sentire i suoi bisogni.
I deputati che devono sedere nell'assemblea dei Glasniye, dalla parola slava glas, voto, appartengono a tutte le classi della società, nobili, borghesi, mercanti e paesani. Gli elettori sono però divisi in tre Curie: la prima è composta dei proprietarii di poderi da 218 a 712 ettari secondo le provincie, dei delegati di proprietarii di almeno 22 ettari, e dei rappresentanti del clero. La curia degli elettori urbani è formata dei mercanti e industriali aventi un movimento di affari di 6000 rubli o più, dei proprietarii di case e dei rappresentanti delle società aventi un capitale fisso. Infine, la terza curia, dei Comuni rurali, comprende i rappresentanti dei contadini, eletti in secondo grado, giacché i paesani eleggono i votosi o membri dei baliaggi, e questi i rappresentanti.
Anticamente le città erano amministrate da un Consiglio o Duma, eletto dai cittadini (BTechtchane). Recentemente le tre principali città, Pietroborgo, Mosca, Odessa ricevettero, prima, un'organizzazione municipale che si accosta a quella del Zemstvo ; poi, in virtù di uno statuto generale (Gorodskoje polojeniye), nel 1870, le municipalità furono costituite in quasi tutto l'Impero. Gli elettori sono egualmente divisi in tre curie, secondo la qualità dell'imposta; ogni curia elegge per quattro anni i consiglieri (Glosniye) formanti la Duma, la quale nomina, anch'essa per quattro anni 1' Upreva o comitato amministrativo, e il sindaco o capo (Golova). Il golova non è obbligato a convocare periodicamente il Consiglio e può paralizzarne le decisioni davanti al governatore.
I giudici di pace, tre o quattro per distretto ( Uyeed) sono eletti per tre anni dall'assemblea del Zemstvo; ma la scelta non può cadere che sopra uomini aventi almeno 25 anni, educati in un ginnasio, o aventi per tre anni almeno gerito una funzione atta a fornir loro le cognizioni necessarie, e possedenti, secondo le provincie , da 437 a 1420 ettari o una casa di 3000 rubli in una città comune o 6000 rubli in una metropoli.
I reati di minima importanza sono giudicati da tribunali speciali ( Volostniye Sudi) eletti dal Vo-lost. Al dissopra di 500 rubli o per fatti punibili di oltre a 6 mesi di prigione, le cause sono giudicate da tribunali superiori. *
Benché autocrate assoluto, lo czar non è, come lo si crede volgarmente, capo spirituale della Chiesa greco-russa: non ha altro titolo che ouellodi Protettore. Secondo i catechismi russi, la Chiesa nont^ooQle
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