Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RUSSIAm
      ciato in modo preciso: lo segna il fosso lasciato dall' antico stretto ponto-caspiano. Al contrario, a nord e ad est del Caspio, l'Europa e l'Asia si confondono in una stessa pianura, su cui si succedono le steppe, i fanghi, le paludi, le sabbie, le superficie argillose o rocciose. Se esiste ancora una linea naturale di confine, ò la parte bassa del pianoro tra il bacino dell'Arai e la valle dell'Ob.
      11 Turchestan russo, inclinato all'ovest e al nord verso il Caspio, l'Arai ed il Balkhach, si divide per metà in regione bassa e regione montana. Da un lato pianure inferiori al livello dei mari ; dal l'altro montagne alte sei o settemila metri. In nessuna parte del globo regna forse un clima continentale così estremo come nella pianura aralica; in estate ha la temperatura delle isole del Capo Verde, poste a 2750 chilometri più presso all'equatore; in inverno, quella dello Spitzberg a 30Q0 chilometri più vicino al polo.
      Altro carattere del TurcbeBtan è il prosciugamento incessante durante l'epoca geologica attuale. I due fiumi gemelli Amu daria e Sirdaria, cbe vengono dal Pam ir e dai monti Thian-chan, portano oggi le loro acque all'Arai ; ma fu un tempo in cui, molto più ricchi, univansi in un solo letto fluviale, tributario del Caspio. Hanno ancora ciascuno più di 2000 chilometri di corso, ma l'acqua cbe portano è molto meno copiosa degli altri grandi fiumi asiatici.
      fn una regione siffatta la popolazione è naturalmente assai scarsa, non arriva a 2 abitanti per chilometro quadrato. Gli abitanti hanno diminuito al tempo stesso che le acque correnti: scomparvero i grandi imperi dalle rive dell'Osso e dalla Sogdiana; ricaddero nell'oscurità i focolari di coltura che ne irradiavano un tempo. Nelle alte valli del Pamir, dal Karategin all'Uakan, vivono le tribù di agricoltori ariani cbe i nomadi del nord-est respinsero nelle montagne. I Tartari e i Turchi si stabilirono nelle pianure; ed ora i Russi si sovrappongono a loro. Le terre conquistate dagli Czar, dopo la presa di Ak-Megied sul Sir, nel 1853, formano un'area di 1,100,000 chilometri quadrati, più del doppio della Francia. Gli Stati tartari ancora indipendenti non dureranno gran tempo contro la forza invadente del colosso irresistibile.
      Il primo dei paesi aralo-caspiani direttamente dipendenti oggi dalla Russia, è la così detta Divistone (ranscaspiana, che stendesi tra il Caspio e l'Arai, dalle rive dell'Ural a quelle dell'Atrek. Ivi la Russia ha eretto qua e là fortezze, che sono come i piloni del gran ponte da essa gettato fra l'Europa e l'Asia. Il più importante de' suoi stabilimenti litoranei è quello dell'Acqua Rossa, o Kras-novodsk, l'antico Eizil su, alla radice della penisola che s'incurva a ponente del golfo di Buikan. Se ne esporta nafta, solfo e sale. Il campo trincerato di Cikisclar sorge là dove un tempo erano fiorenti città, che le invasioni dei barbari e il peggioramento del clima hanno distrutto.
      All'oriente dell'Ama la regione russa meglio irrigata e quindi più popolosa e ricca, è la valle del Zarafchan, l'antica Sogdiana. Samarcanda fu nel secolo x una delle città che abbiauo maggiormente contribuito allo sviluppo dell'umana coltura ; e le isue stupende rovine attestano l'antica grandezza. Oggi non ha che 360,000 abitanti ; ma il Governo russo la va ampliando ed ornando.
      L'abbondanza di acque che le valli del Thian-chan versano nel Ferghana dà a questo bacino un'alta importanza agricola. Ivi sorgono borgate e città importanti, come Utek-Kurgan, Namangan, Tchust, ecc. La valle del Karadaria (Fiume nero), che occupa l'angolo sud-oriectale del Ferghana, e il cui fiume va a unirsi al Naria per formare il Sir, a valle di Balìktcbi, irriga i giardini di belle città, come Uzghent, Gulcha, Audigian, Och, ecc. Citeremo ancora le città di Naukat, Aravan , Aa-saké. Marghilan, Vadil, Kokan, Richton.
      Tasckent (o Tachkent), città di 100,000 abitanti, è la metropoli del Turchestan russo, e stendesi sopra uno spazio così grande come Parigi, su 13 chilometri di lunghezza e 8 di larghezza. Seguendo a N. O., attraverso la steppa, la base meridionale del Kara tan , ricca di filoni di piombo, ferro e carbone, la strada postale da Tasckent a Orem-borgo traversa l'antica città di Turkestan, che ha preso il nome del paese intero, ma che chiamavaai Yasi quando Tauierlano cominciò, nel 13ì*7, la costruzione della famosa moschea.
      Ma la più gran parte del Turkestan russo non ò che deserti e pascoli. Estimasi ad 1/50 del territorio la superficie ove la coltivazione dei cereali può essere praticata. Ma l'abitante, Tagiko. Sarto, Kirghiso o Russo, che abbandonando la vita nomade, si dà alla coltura, trova un terreno fecondo e ricco, su cui prosperano giardini come quelli di Boccara e di Samarcanda. Vi cresce pure il cotone. Però la principale ricchezza è il bestiame. Si è progettata una grande ferrovia destinata a riunire Tasckent, Samarcanda e Boccara alle reti europee.
      Paese di conquista, il Turkestan è governato militarmente. Il governatore generale, che gli indigeni chiamano Yarin-padiscià, ossia il vice-re, dispone di poteri assoluti, essendo al tempo stesso il capo della forza armata , dell'amministrazione, della diplomazia. Gli ubì e costumi locali sono però rispettati, fin dove non urtano coll'unità del potere. I Kirghisi della steppa, riuniti in Auli di cento a duecento famiglie, e in comunità più grandi
      0 Volosti, eleggono i loro capi, come gli Usbekf,
      1 Sarti, i Tagiki delle città nominano i loro Ab-sakal, 0 c barbe bianche ».
      Siberia. — Una gran parte della Russia asiatica non è punto meno regolare della Russia europea nella forma generale del suolo. A levante come a ponente dell'Ural, le vaste pianure, le miti ondulazioni delle colline non oppongono ostacoli alle migrazioni ; l'immensità degli spazi, le foreste, le paludi, ecco le difficoltà che l'uomo aveva da vincere per traversare la Siberia; ma a vincerle lo ajutarono gli immensi fiumi, che dal centro dell'Asia vanno al circolo polare o al Pacifico, grandi vie sulle quali l'uomo ha potuto correre le immense solitudini.
      La « montagna d'oro » 0 Aitai ò il complesso delle cateue che s'innalza a n«rd delle porte della Zungaria, e che continua a levante i dorsi dei Monti Celesti e del Pamir. L'Aitai propriamente detto non 1 comprende, sul territorio russo, che la regione mon-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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