Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
mRUSSIA
il Tanganiyka 39,000, tutti questi bacini superano in ampiezza il Bajkal, che misura 34,975 chilometri quadrati. Esso è però il più profondo, avendo una altezza massima d'acque di 1373 metri e una media di 250 metri. La tribù più importante dei popoli della Baikalia è quella dei Buriati, pastori e pescatori. Le sole città notevoli della regione sono Malmatcin e Kiakhta, ove si tengono le grandi fiere commerciali tra la Russia e la Cina. Irkutsk, la capitale della Orientale Siberia.
A oriente dello Tenisei parecchi fiumi ragguardevoli nascono nelle terre alte che limitano al nord il bacino della Nijnaya Tunguska, e serpeggiano nelle solitudini della tundra, versandosi lentamente nel Mar Glaciale. Tali sono la Pasina, la Talmira, la Bolakhna, l'Anobara, la Khatanga, la Boganida. Ma quantunque aobiano più di 1000 chilometri di corso, questi fiumi sono finora male conosciuti e non hanno importanza economica in quei deserti. 11 più grande di quei corsi d'acqua è l'Olenok.
Ma di gran lunga più ragguardevole è, ancora più ad oriente, la Lena, che, a differenza dell'Ob e dell'Tenisei, è totalmente sul versante dell'Oceano Polare. Riceve le prime sue acque dalle alture a nord del Baikal; si scava il corso nelle assise di grès rosso al di sotto di Katciuga; si unisce al Vitim, all'Olokma, all'Alidn, al Vilui ; da questo punto ha una larghezza di 7 ad 8 chilometri, e per un gran delta si getta uel mare, dopo un corso totale di 5465 chilometri, e dopo avere irrigato un bacino totale di 2,500,000 chilometri quadrati. Il corso navigabile della Lena è di 4830 chilometri ; ma, tenuto conto degli affluenti, la navigazione vi si può sviluppare sopra una rete liquida di 10,000 chilometri. Le principali città sono Takutsk, Verkho* Leusk, Sredno-Kolimsk.
Nella Siberia Nord Orientale e nella penisola del Eamsciatka ha termine la grande « spina dorsale » dell'antico continente. 11 pianoro compreso tra le due catene Stanovol e Verkho-Yansk finisce a ponente del bacino dell'Anadir con una specie di molo alto da 600 a 900 metri ; al di là di esso le masse montane hanno già la forma insulare. I fiordi che s'inseuano nella penisola di Behriug sono gli avanzi dei macigni cbe congiungevano una volta quelle isole al continente. I Ciukci che vivono in quelle ghiacciate solitudini, furono recentemente descritti dal nostro tenente Bove, che sulla Vega vi accompagnò il NordenskiOld.
Fra tutte le regioni siberiane il bacino dell'Amur è quello che promette di avere un giorno la maggiore importanza politica. 1 lidi vicini alla sua foce, bagnati dal mare del Giappone, e le terre ove Bcorre il gran fiume avanzantesi a sud verso la Cina, la Corea e la Mongolia, rappresentano la potenza militare di un Impero di cento milioni di uomini cbe s'inalza alla conquista del moudo asiatico. Dai monti Stanovoi, Yaklonovoi, Sokkundo, scendono attraverso le steppe Dauriane le acque onde si alimenta l'Amur, sopra un bacino di oltre due milioni di chilometri quadrati. Considerando il Kerulen, che si versa nel lago Dalai, come il fiume originario dell'Amur, il coreo totale di questo non è inferiore ai 500 chilometri. Le popolazioni che s'incontrano nella gran valle dànno al potentefiume nomi diversi: ò il Mango dei Goldi, il Kara-turan degli Yakuti, il Sakalin-ura dei Manciuri, lo Helong-kiang dei Cinesi. Dei molti suoi affluenti ri* corderemo la Zeya, la Bureya, lo Sungari, il Noni, l'Usuri che gli porta le acque del grande lago Khauka. Le rive dell'Amur e i lidi orientali della Siberia vedono sorgere ogni anno nuovi villaggi e fortificazioni e porti, cbe un giorno saranno grandi città, Nertchinsk, Tchita, Blagovecensk, Nikola-yevok, Okhotsk, Ayan, Vladivostok.
La grande isola di Sakalien è una dipendensa della Siberia.
Ed ecco ora descritto nei suoi principali lineamenti fisici, politici, sociali questo immenso Impero russo, cbe è un vero mondo a sè, del quale ci accingeremo ora a riassumere la evoluzione storica.
Storia. — Incomincieremo dall'epoca dell'arrivo dei Vareghi o Normanni conosciuti sotto il nome di Russi, senza esaminare quali popoli occupassero innanzi il vasto territorio al quale gli Scandinavi diedero il loro nome. Per questo tempo in qualche modo ante-storico, si potranno consultare gli articoli Sciti, Sarmatl, Slavi, ecc. Da quell'epoca fino ai di nostri dividesi la storia di Russia in cinque grandi periodi: comincia il primo dai primordii della monarchia poco dopo la metà del nono secolo , e termina con la conquista del paese fatta dai Mongoli nel 1238: il secondo comprende tutta Ja durata del dominio di questo popolo in Russia fino all'avvenimento al trono di Giovanni 111 Vas-silievic l'anno 1462; si estende il terzo dal regno di questo principe cbe scosse interamente il giogo tartaro, fino a Pietro il Grande, riconosciuto Bolo imperatore nel 1689; il quarto prende le mosse dai successori di Pietro il Grande e termina coiranno 1840; il quinto finalmente racconta gli avvenimenti dell'impero negli ultimi ventiquattro auni.
a) Primordii della monarchia dalla metà del secolo IX al 1240. — L'Impero russo deve la sua origine ad una colonia di Normanni, che vi furono conosciuti sotto il nome di Rossi o Roussi, sia che questo nome appartenesse loro in fatto, sia che fosse quello sotto cui a' popoli finnici li dinotavano, sia infine piuttosto che una tale denominazione in uso a Costantinopoli, fosse loro rimasta, e ch'essi medesimi l'avessero adottata rimpetto ai nuovi loro subordinati. Stanchi delle continue loro dissenzioni, gli Slavi di Novogorod volendo mettere un termine all'anarchia che li travagliava, verso la metà del ìx secolo posero alla loro testa alcuni guerrieri de' quali avevano avuto motivo di apprezzare la giustizia e il coraggio : il varega Ruri> e i suoi due fratelli Sinao o Sinaf e Truvor, fu rono sollecitati di aderire al loro invito. Tutti e tre, l'anno 862, fissarono la loro dimora non lungi da Novogorod coi pochi venturieri che li avevano accompaguati : anzi nell'864 Rurik si stabili nella stessa città di Novogorod, la quale divenne in tal guisa la più antica metropoli della Russia; poscia per la morte de' suoi fratelli rimase solo padrone delle terre poste fra la Neva e l'Occa, mentre altri Vareghi capitanati da Ascold e Dir, rinunciando al disegno dianzi concetto di avanzarsi fino a Co-stantinopli, prendevano stanza a mezzodì sul Dnie-
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