Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RUSSIAcui si vedevano minacciati e dalle esigenze diplo « matiche che non lasciavano loro respiro, incoraggiati d'altronde dall'Inghilterra e segretamente anche dalla Prussia, presero questa volta l'iniziativa delle operazioni ; riuscirono però a nulla gli sforzi loro per ricuperare la Crimea dalla parte di mare nel 1787; e l'anno dopo il sanguinoso assalto di Occiacof s'aggiunge alla disfatta della flotta loro presso il golfo del Duieper, nel Mar Nero. Dopo le vittorie conseguite nel 1789 da Suwarow (V.) a Fokcani e sul Ryinnik, Galacz, Akerman, Bender, Kiha«Nova e Ismail furono prese d'assalto dai Russi, che B'impadronirono similmente della Bessarabia e dell'intiera Moldavia. Se non che gli Austriaci, loro alleati, non ottennero i medesimi felici risultamene , a malgrado della presa di Coczim per opera del principe Coborgo, e la resa di Belgrado al generale Laudon; perciò l'imperatore richiamò le sue truppe, e nel 1790 sottoscrisse la convenzione di Reichenbach, che l'anno seguente si convertì in pace definitiva col trattato di Sistova. La invasione fatta nella Finlandia russa dal re di Svezia Gustavo III contribuì naturalmente ad inchiuare l'animo di Caterina agli accordi colla Porta ; ma la guerra colla Svezia, in cui la marina russa sostenne parecchi onorevoli combattimenti, essendosi terminatane! 1790 colla pace di Werelae, i Turchi, i quali non avevano saputo trar partito da quel diversivo in loro favore, si trovarono di nuovo minacciati da tutte le forze della implacabile loro nemica. Pure l'attenzione di Caterina erasi in questo punto rivolta principalmente verso la Polouia ; quindi non si mostrò aliena dall'intavolare colla Porta negoziazioni, che addì 9 di genuajo dell'anno 1792 riuscirono alla pace di Jassy : la Russia si dichiarò soddisfatta dalla cessione di Occiacof col suo territorio e del limite del Duiester.
      La dinastia a que'giorni regnante in Giorgia riconosceva infin dall'anno 1783 la supremazia russa, allorché nel 1795 i Persiani invasero quella provincia; ma l'anno appresso le sorti si mutarono in favore dei Russi, perchè il conte Valeriano Zubof 8'impadronì di Derbend e di Bacù; e già anzi si era messo in punto di procedere oltre, allorché l'ascensione al trono di Paolo I lo rattenne nella sua marcia vittoriosa. La morte aveva sorpreso, sul finire dell' anno 1796, la potente imperatrice in mezzo ai suoi trionfi ed a'suoi disegni più vasti ancora; la prudenza o interessi più diretti le avevano impedito di prendere una parte attiva alla crociata dei sovrani contro la rivoluzione francese, della quale però erasi essa dichiarata nemica; s'era quindi ristretta a conchiudere coll'Inghilterra una lega difensiva, che divenne poi una triplice alleanza per l'accostamento successivo dell'Austria. Paolo I, figliuolo di lei che le succedette, non tardò a mostrarsi più ostile verso la Francia; avvegnaché, udita la partenza del generale Buonaparte per l'Egitto, s'alleò tosto con Napoli ed auche colla Porta, naturale nemica della Russia; Suwarow venne allora in Italia per assumervi il comaudo in capo delle forze austro-russe, e le tre vittorie da lui riportate a Cassano, alla Trebbia ed a Novi sforzarono i Francesi a sgomberare la penisola (ann. 1799) ; ma quei trionfi non ebbero alcun felicerisultamento, pel poco accordo che esisteva fra i confederati. Di fatto, avendo i Russi tentato nel settembre dell'anno medesimo 1799 di riuscire in Francia per la Svizzera, Massena (V.) diè loro una tal rotta a Zurigo, che li mise nell'impossibilità di pensare ad ulteriori fazioni; giunse poscia al campo russo un ordine imperiale che comandava di cessare le ostilità e ripatriare. Ciò proveniva da cause di disunione con l'Austria, cui tenne dietro altra simile disunione con l'Inghilterra. L'esito infelice dello sbarco operato da un corpo russo nell'Olanda settentrionale, dove il generale Herrmann, mal secondato in quella spedizione dagli Inglesi, fu fatto prigione colla più parte delle sue truppe, diede l'ultima spinta alla rottura già preparata dalla stessa Inghilterra col rifiutare di restituire Malta ai Cavalieri gerosolimitani, de*quali l'imperatore Paolo era stato eletto gran maestro. Perseverò nondimeno lo czar nella guerra marittima contro la Francia nelle acque del Mediterraneo ; e nell'anno seguente 1800, le flotte unite della Russia e della Porta presero Corfù, dove sotto la guarentigia di quelle due Potenze fu fondata la repubblica delle sette isole o Isole Jonie. Da un altro lato, uuendosi il monarca russo più strettamente cogli Stati scandinavi, con essi rinnovò il diseguo di una neuralità armata; dimostrazione per altro assai funesta alla Danimarca, su cui si scaricò tutto l'impeto del risentimento britannico, e cbe avrebbe certamente dato origine ad uua guerra fra l'Inghilterra e la Russia, se l'improvvisa morte di Paolo I non avesse indotto un totale cambiamento nella politica del Gabinetto russo. L'imperatore Paolo colla introduzione formale del diritto di primogenitura l'anno 1797 aveva stabilmente regolato l'ordine di successione al trono da osservarsi poi sempre in Russia ; gli succedette perta nto il figliuolo Alessandro I, il quale appena salito al trono imperiale si riaccostò all'Inghilterra, abbencbè, auimato sinceramente dal desiderio di procacciare la pace all'Europa, s'andasse del pari adoperando per riaccostarsi alla Francia. Alessandro aveva la invidiabile ambizione di usare i suoi sforzi allo sviluppo interno del suo Impero; ma la diversa ambizione di Napoleone lo trasse a provvedimenti similmente diversi : quindi nel 1805 la Russia si strinse in lega con l'Austria, e nel 1807 con la Prussia contro la Francia; ma non ottenne felici successi nelle due campagne, e rimase ad arbitrio del signore della Francia dettare le condizioni della pace che fu conchiusa a Tilsltt (V.). Per esse la Russia ebbe il distretto di Bialystock stralciato dalla Polonia allora prussiana; ma al tempo stesso veniva imposto l'obbligo ad Alessandro di ritirare le sue truppe da Cattaro e da Corfù, di rompere le sue relazioni con l'Inghilterra e dichiarare la guerra alla Svezia, la sola Potenza tuttavia amica agl'Inglesi. La pace di Frederickshamm , la quale pose fine a quella lotta (ann. 1809), accrebbe ancora il numero «Ielle possessioni formanti l'Impero russo, a cui vennero incorporate tutta la Fiulandia e le Isole Alaud.
      Sebbene alleato di Napoleone, l'imperatore Alessandro partecipò rimessamente alla guerra che lo stesso anno 1809 si riaccese fra l'Austria e la Francia; ma impiegò maggior vigore contro i Turchi,
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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