Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RUSSIA mcavalli, 7000 buoi, 6000 montoni, e 1444 individui sarebbero stati attaccati di peste, fra'quali 363 avrebbero soccombuto. Fra tutti i governi, quello di Novogorod avrebbe maggiormente sofferto. L'anno appresso ricomparve la pestilenza, meno fiera però, e nel settembre al tutto cessò. Sopravvenne ultimamente il cholera ad aggiungere nuove vittime particorlarmente a Varsavia; e perchè nessun flagello mancasse a prova delle tormentate popolazioni, ebbersi, come sopra è detto, gl'incendii nelle città, nelle torbiere e nelle foreste. Nel settembre
1867 mori il conte Giovanni Tolstoy, ministro delle poste e telegrafi. Il conte Valuief, ministro dell'interno, a cagion di malattia, si dimise dalle sue funzioni, ed ebbe a successore, il 9 marzo 1868, il generale Timachef. Poco innanzi allo scorcio del 1867, mori il metropolitano di Mosca, Filarete, in età di 85 anni, ed ebbe a successore monsignor Innocent, arcivescovo del Kamsciatka. E per porre alquanto di conforto in mezzo a tante sventure, diremo che l'imperatore Alessandro a mezzo l'anno
1868 accordò commutazione di pena agli individui colpevoli di colpe politiche, la cui condanna era seguita prima del gennajo 1866. Ecco testualmente l'ultimo paragrafo dell'«À*ise: È accordata amuistia ai giovani ai quali erano state inflitte pene dalla giustizia o per via amministrativa, per complicità nella ribellione della Polonia (eccetto i condannati ai lavori forzati), i quali avessero meno di 20 anni, e non si trovassero al servigio dello Stato allorché si resero colpevoli: i nati nel regno di Polonia potranno rimpatriare, e gli originarli delle provincie occidentali dell'Impero potranno stabilirsi nei governi designati per domicilio agli internati politici di dette provincie ; tuttavia nessuno di codesti giovani potrà prestar servigio allo Stato Benza speciale autorizzazione.
Gli affari riguardanti la Polonia attrassero da più anni i pensieri del Governo, e quali mezzi abbia adottati a russificare il paese, e quali si studii di presente allo stesso scopo, fu per noi esposto all'articolo Polonia. Temette8i frattanto che il movimento polacco fosse cagione di moti in Finlandia, avendo la classe mezzana, composta massimamente di Svedesi e di Alemanni, manifestato tendenze unitarie in favor della Svezia. Locchè rimase senza effetto, non avendo le masse popolari della campagna e molto meno la nobiltà secondato il moto. La maggiorità della Dieta adunque respinse le insinuazioni di separatismo, e mandò un indirizzo di sudditanza al granduca imperatore, il quale visitò le principali città e dichiarò sua intenzione di rispettare le istituzioni del granducato. Veramente l'anno 1864 trascorse in continui viaggi di Alessandro si entro che fuori l'impero. Bisognava calmare gli spiriti atarantati per i fatti di Polonia e molto sconfortati della prospettiva d'una guerra con Francia; ma la presenza dello czar in differenti luoghi dell'impero raddusse la fiducia. I capi ortodossi ne profittarono per rinfocolare l'antagonismo delle masse contro la cattolica Polonia: ciò non ostante, le condizioni generali del paese non furono troppo gravemente turbate, ed il Governo potette continuar l'opera sua di ostinata repressione nelle provincie occidentali.
Esistono tra i Gabinetti di Pietroborgo e di Vienna tante cagioni di rivalità, e i loro interessi sono si diametralmente opposti nella questione d'Oriente, che direbbesi impossibile fra di essi possa regnare alleanza cordiale. Lo smembramento della Polonia costituì nullameno una stretta solidarietà fra i medesimi, e l'odiosa conquista offre non poche occasioni di ravvicinamento ai sovrani dei due paesi. Videsi perciò nel 1864, dopo l'accordo apparente dell'Austria colle Potenze occidentali, volgerai improvvisamente l'imperatore Francesco Giuseppe dalla parte della Russia, porre la Gallizia in istato d'assedio e attaccare i corpi degl'insorti cbe si brigavano di peuetrare nella Polonia russa. Videsi, d'altra parte, il granduca Costantino andare difilato a Vienna a complire l'imperiale famiglia. Nè meno commossero la pubblica opinione i viaggi che Alessandro fece in Alemagna, le sue visite al re di Prussia e l'abboccamento di Kissingen 07 giugno 1864) coll'imperator d'Austria e il re di Baviera; per lo che si Buppose, se non la formale conclusione di una sauta alleanza fra i tre sovrani, almeno serii accordi presi in riguardo di una triplice alleanza eventuale da opporre all'aggressione possibile dei popoli occidentali, legati al nome del dritto delle nazionalità e del principio della sovranità popolare: apprensioni certo non prive di fondamento, ma troppo amplificate. Sta infatto che attribuivansi al principe di Gortciakoff gravissime parole relativamente alla potitica napoleonica, ed accusavasi, fino a Pietroborgo, di voler trascinare la Russia in uua guerra offensiva contro Francia: le quali tendenze, vere o supposte, punto non rispondono ai voti della parte intelligente del paese. L'insurrezione polacca finiva di esaurire il tesoro, ed a ragione pensavasi cbe, prima d'intraprendere nuove guerre, era da riparare la finanza, por termine ai disordini che dominavano tutti i rami dell'amministrazione, e dare al paese il tempo di adagiarsi in sodo equilibrio, gravemente turbato dall'abolizione del servaggio. Ma se altamente venivano disapprovate le velleità bellicose attribuite al principe di Gortciakoff, applaudi vasi con vero entusiasmo al contegno energico assunto da lui nei negoziati relativi alla Polonia. Sembra fuori dubbio che il Governo altro non avesse in mira che la propria difesa nel caso in cui la Russia fosse attaccata; epperciò avea seguito dopo il 1863 un sistema di difese per assicurare il paese. L'esercito era completo; fortificati i punti più deboli delle coste; costrutti o compiuti nuovi legni e batterie flottanti. Intanto le provincie russe mandavano indirizzi all'imperatore; acclamavaBi Muravieffece-lebravasi con grande ostentazione, il 31 marzo 1864, il giubileo cinquantenario dell'entrata degli alleati a Parigi, per rinfocolare il patriottismo delle popolazioni. 11 Governo trovossi tosto completamente rassicurato sulle intenzioni delle Potenze occidentali, nè punto esitò di rendere a Napoleone un argomento di alta simpatia rendendo visita all'imperatrice Eugenia, cbe trovavasi in quel torno alle acque di Schwalbach. Poi condusse lo czar in persona l'imperatrice sua moglie a Nizza, divenuto per tal modo ospite di Napoleone III, che subitamente vi accorse e a dilungo s'accontò con esso.
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