Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RfcESZOW - R&EWUSKY VENCBSLAOparte delle milizie ivi stanziate verso i confini dei Pirenei onde afforzare le schiere del duca di Ven-dome, il quale acquistò la Catalogna e costrinse Barcellona a capitolare (7 agosto 1697).
Già fin d'allora ogni cosa mirava alla conclusione di una pace, cui ambedue le parti belligeranti del pari agognavano. 11 giorno 15 di maggio le basi n'erano state fermate coll'Olanda, sotto la mediazione della Svezia. L'Inghilterra e la Spagna seguirono poco stante l'esempio degli Stati generali, b il 20 settembre 1697 esse staccaronsi a loro volta dall'imperatore conchiudendo a Ryswik la pace colla Francia. Luigi XIV restituì tutte le conquiste fatte da' suoi generali nelle Provincie-Unite, in Ispagna e nei Paesi Bassi spagnuoli, tranne alcune piazze forti, e riconobbe Guglielmo III a re d'Inghilterra. Abbandonato da'suoi alleati, l'imperatore non esitò ad accettare i patti che gli venivano offerti: diede ordine ai suoi plenipotenziarii di firmare il trattato di pace di Ryswik, il che venne eseguito il 30 ottobre. L'Allemagna tornò in possesso di quanto aveva perduto, fuorché di Strasborgo e dell'Alsazia, che rimasero alla Francia. Ma nel restituire le conquistate provincie dell'Impero, Luigi XIV volle però che il culto protestante, che eravi stato soppresso, rimanesse interdetto, condizione cui l'imperatore aderì ad onta delle querele a lui mosse dai principi protestanti. Quanto alle pretese della duchessa d'Orléans sulla successione del Palatinato, esse furono mandate all'arbitrato del papa Clemente XI, intorno all'anno 1702, che fece dare alla principessa una somma di 300,000 scudi. ossia 1,617,000 lire.
RZESZ0W (geogr.). — Circolo dell'Austria nella Gallizia, reggenza di Lunberg, confina al nord e all'ovest con la Vistola e il San, da cui è separato dalla Polonia, all'est col circolo di Przemysl, ed al sud con quello di Tarnow. È lungo 126 chilom. dal N. N. 0. al S. S. E., largo in media 45, con una superficie di 4450 chilom. quadrati ed una popolazione di 301,273 abitanti. È piano in gran parte e coperto di boschi, e in qualche parte maremmoso. Verso il nord è bagnato dal Laba, affluente della Vistola, ed è assai fertile. Nel sud è intersecato dal Wislok, tributario del San. Ha fabbriche di tessuti di lino e di lana e concerie, e vi si fanno anche lavori in legno. La città omonima, capoluogo del circolo, sta sulla sponda sinistra del Wislok, sotto 50° 0' 55" lat N. e 19° 12' 0" E., in una pianura assai fertile, con una popolazione di 7358 abitanti, di cui la metà ebrei. È ben fabbricata; ha un ginnasio ed una scuola di circolo, con fabbriche d'oreficeria, di panni e tele. Fa un attivo commercio di grani e pelliccerie.
RZEWUSKY Venceslao (biogr.). — Grande generale di Polonia, discendeva da una famiglia di eroi, della quale l'origine risale a quella della monarchia. Nacque nel 1705, mori a Siedliska il 1779. Fatti eccellenti studii, li perfezionò, secoudo l'uso dei signori polacchi, mediante viaggi nelle principali contrade dell'Europa. Come ritornò, divenite capo della cancelleria, ed approfittò degli ozi che tale impiego gli concedeva per istndiare il diritto pubblico e la storia. Dopo la morte di Augusto li elettore di Sassonia e re di Polonia (1733), nonesitò a chiarirsi favorevole a Stanislao Leczinski, di cui la Francia appoggiava i diritti al trono di Polonia. Non avendo potuto impedire l'elezione del rivale di Leczinski, Venceslao si esiliò volontario, e non tornò in Polonia che quando Stanislao lo sciolse dal giuramento fattogli. Augusto III fu sollecito di accogliere un suddito cui onorava la fedeltà ad un principe sfortunato, e lo creò grande maresciallo della Dieta. Lo che giovò a quietar gli animi, e Venceslao n'ebbe merito, di che ottenne il palatinato di Podolia, e dopo breve tempo fa eletto presidente o maresciallo del tribunale di Lublino. Grandi servigi continuò a rendere alla sua patria, e benché occupato nei pubblici affari, non trascurò gli studii. Compose due tragedie tratte dalla storia di Polonia (Ladislao e Zotkewischi). Intervenne alla Dieta che pose Stanislao Ponia-towsky sul trono di Polonia. Tale elezione, dettata dalla Corte di Russia, non poteva piacere a Venceslao. Aderì in iscritto alle proteste dell'Assemblea di Radom, e si recò a Varsavia per deliberare co' suoi amici (ottobre 1767) sui mezzi di salvare la religione e la patria. La presenza dei soldati russi non potè intimorirlo; e fino dalla prima sessione suonò la sua voce non meno eloquente che coraggiosa. L'ambasciatore russo, temendo la di Ini autorità sullo spirito dei maguati, lo fece arrestare nella notte susseguente, col terzo suo figlio, il conte Severino Rzewusky, e condurlo sotto scorta a Smo-lensco, donde fu trasferito a Ealuga. Per molcere le uoje della prigione Venceslao voltò in versi polacchi i Salmi di David, che avevano analogia con lo stato del suo animo, e le Odi di Orazio. Dopo sei anni gli fu finalmente permesso di rivedere la sua patria, dove fu accolto onorevolmente. Malgrado le istauze di Stanislao perchè rimanesse nella sua Corte, volle abitare la piccola terra di Siedliska, risoluto di passarvi gli ultimi giorni, nel più assoluto ritiro; ma fu eletto dopo breve tempo grande generale della Corona, e poco appresso castellano di Cracovia. Nè i contrassegni di stima, nò le istauze degli amici poterono indurlo a lasciare il soggiorno di Siedliska. Lo studio e la meditazione ve lo tenevano occupato, e solo il perturbava la sollecitudine per l'avvenire del suo paese. Sentendo appressarsi la sua fine, vi si preparò con la preghiera e le buone opere.
Oltre ad un numero piuttosto grande di scritti latini, di Discorsi, di Lettere, di Dissertazioni sai diritto pubblico della Polonia, sul Liberum veto, ecc., Venceslao scrisse in polacco: Sette discorsi sulla religione, ne' quali havvi molto nerbo di eloquenza; un Corso di rettorica; delle Tavolette cronologiche, ecc.; ed in versi un'Orazione funebre del re Augusto II (Varsavia 1733, in-fol.); una Nuovaarte poetica; due tragedie notabili, Zotkewiski e Ladislao a Varna; la seconda soprattutto, dice an critico, lascia scorgere un bel talento; due commedie, Il disgustato ed 11 capriccioso; le traduzioni delle Odi d'Orazio e dei Salmi, ecc. La sua orazione funebre di Michele Wisniowiecki. e la sua lettera a Clemente XII sono inserite nella Sunna polona (n voi.). Avvi una notizia intorno a Rzewusky, adorna del suo ritratto, nella vii distribuzione della Galleria universale del conte di La Piatire.
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