Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
1035 SAINT-GILLES (CAVALIERE DB)
digi. SaiQt-Germaio fu uno di costoro ed il più grande. Uomo di molto spirito, di una loquela fa cile e seducente, di lucida intelligenza e di una memoria ferrea, conosceva a perfezione la chimica e la storia. Raccontava avvenimenti della storia antica con una verità ed un calore come se egli medesimo gli avesse veduti : anzi lo faceva credere. Una volta in presenza della Pompadour, che gli aveva chiesto com'era fatto Francesco I, cominciò a farne il ritratto come se fosse presente, e seguitò tracciando quelli di Maria Stuarda, di Margherita di Valois e d'altri ancora. « Ma pare che abbiate veduto tutte queste persone », disse la Pompadour. € Ho molta memoria, rispose, ho letto molto la storia di Francia: ma mi diverto a lasciar credere che io abbia vissuto nei tempi più remoti ». Infatti diceva d'aver due mila anni, e di aver conosciuto Gesù Cristo; vantavasi possessore d'un elisire che perpetuava la vita, e dei secreti per far ingrossare le perle e levare le macchie ai diamanti senza diminuirne il peso. B di perle, diamanti, topazi, pietre preziose di ogni genere e di gran valore era sempre provveduto, e ne faceva sfoggio alla Corte e colla Pompadour.
Se si potesse credere alle Memorie autentiche per servire aUa storia del conte di Cagliostro, egli sarebbe stato gran maestro della framassoneria, e Cagliostro avrebbe avuto l'iniziazione da lui. Ma si sa come questo libro non goda appo i critici di alcun concetto in quanto a veracità; per cui niente può stabilirsi di sicuro. Quello che non bì può negare è l'influenza, il dominio che esercitava Saint-Germaiu dattorno a sè, il quale noi non vogliamo attribuire a causa occulta, ma alla superiorità della sua intelligenza, all'energia della sua volontà; poi- ' chè tutta la sua abilità consistette nel sorprendere ! con sensazioni illusorie l'attenzione dei circostanti. Il teatro dei suoi successi fu Parigi ; altrove appena fu considerato e talvolta deriso. Quando lasciò la Francia, prima si fermò ad Amborgo, poscia andò ad Hesse, ove morì. Secondo la testimonianza j dei contemporanei che lo videro alla Corte di Luigi XV, pareva un uomo di cinquant'anni ; aveva un'aria fine e spiritosa; non era nò grasso nè magro, di una taglia mezzana e robustissima; vestiva semplice e di buon gusto; portava grossi diamanti alle dita e alla tabacchiera, ed affettava una grande sobrietà.
Vedi: Mémoire de Mmt Hausset — Correspon-dance de Grimm — Correspondance de Voltaire — Figuier, Hist. du merveilleux (t iv) — Na-chr icten vom Grafen Saint-Germain (Francoforte 1780, in-8°) — 1 romanzi storici di Meding (Soma-row), specialmente Kaiserin Elisabeth.
SAINT-GILLES (cavaliere de) (biogr.). — Poeta, morto verso il 1709. Datosi di buon'ora alle lettere, scrisse poesie e canzoni; ma fu valentissimo nel comporre favole e racconti, imitando molto felicemente il La Fontaine. Come Vergier, è pressoché sconosciuto, e non fu apprezzato che nel circolo dei suoi pochi amici, avvegnaché nulla consegnò alle stampe, e si vide spogliato delle proprie opere a favore d'altri scrittori. Così il Contrat fu inserito nelle opere di La Fontaine in più di una edizione olandese.
SAINT-HILAIRE (AUGUSTO DE)
Le opere postume di questo poeta amabilissimo e pieno di spirito furono stampate a Parigi nel 1709, in-12°, sotto il titolo di La muse mousque-taire. Goudin accusa Saint-Gilles di essere lubrico; ma sembra ch'egli non l'abbia letto, perchè è molto più riservato di La Fontaine, e Goudin stesso lo è meno di tutti e due.
Vedi : Walckenaer, Vie de la Fontaine — Titon du Tillet, Parnasse frangais — Goudin, Histoire des eontes (t. 0.
SÀINT-HILÀIRE (Agostino Francesco Cesare PROU-VENSAL, detto Augusto de) (biogr.). — Botanico, nato il 4 ottobre 1799 ad Orléans, dove morì il 30 settembre 1853. Appassionatissimo per la storia naturale, la coltivò di buon'ora; ma distoltone poscia, ne riprese lo studio dopo molti anni.
Il Bulletin de la Société des sciences d'Orléans riportò i 8noi primi lavori. Aveva intrapreso VHistoire complète des plantes de la France; ma poiché non poteva essere terminata che dopo lunghi anni di viaggi e di osservazione, cosi da' suoi numerosi materiali estrasse alcune memorie di fisiologia vegetale, che comparvero negli Annales e nei Mémoires du Muséum. Approfittò poi delle offerte di M. de Luxembourg, ambasciatore francese nel Brasile, per visitare le contrade tropicali, oggetto de* suoi desiderii. Partì pertanto per Kio Janeiro, e per sei anni percorse quel vasto impero fino al 13° grado di lat. sud. Ritornò in Europa con 24,000 piante (formanti circa 6000 specie pressoché tutte nuove, analizzate per la maggior parte sui luoghi), 2000 uccelli, 16,000 insetti, 135 quadrupedi, rettili, pesci e minerali. Appena arrivato si occupò della pubblicazione della sua grand'opera sopra la Flore du Brésil; ma tante fatiche lo fecero cadere malato. Guarito di poi, mercè le cure dei dottori Dunal e Lallemand, ripigliò i lavori coll'ajuto di Jussieu e di Cambastède; e l'Accademia delle scienze, di cui era stato il corrispondente durante il suo soggiorno nel Brasile, lo nominò membro titolare (8 marzo 1830) in rimpiazzo di Lamarck.
Si hanno di Saint Hilaire le opere seguenti: Flora Brasilia meridionalis, ou Histoire et des-cription de toutes les plantes qui croissent dans les différentes provinces du Brésil (Parigi 1825, 3 voi. gr. in-4° con 192 piante impresse); Voyage dans les provinces de Bio Janeiro et Minas Geraes (ivi 1830, 2 voi. in-8°); Voyage dans le districi des diamants et sur le littoral du Brésil (ivi 1833, I 2 voi. in-8°) ; Sur les resedacées (Mompellieri 1838, in-4°); Sur le systèrne d'agriculture adoptépar les Brésiliens (ivi 1838, in-8°); Legons de botantque, comprenant principalement la morphologie végétale, la terminologie, la botanique comparéeì eie. (ivi 1840-41, in-8°) ; La morphologie végétale expliquée par des figures (ivi 1841, in-8°); Voyage aux sour-ces de San Francisco (ivi 1878-48 , 2 voi. in-8°y; Lagriculture et Vélévement du bétail dans les Cam-pos-Geraes (ivi 1849, in-8°). Oltre di ciò Saint Hilaire pubblicò nella Bevue de Deux Mondes (1831) un Tableau des dernières révolutions du Brésil; ed ha compilato assieme a Moquin-Taudon, che gli succedette nell'Istituto, alcuno memorie Sur la fa-' mille des polygalées, e Sur la symétrie des cappa-
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