Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
1046 - - SAINT-SIMON (CONTE DI) CLAUDIO ENRICOSaint Simon nacque a Parigi il 17 aprile 1760, ove morì il 19 maggio 1825; fece la guerra dell'indipendenza d'America, ed era colonnello all'età di ?entitre anni. Un aneddoto inedito che si riferisce ai tempi di sua giovinezza, mostra da quale inces sante bisogno di operare e di sapere era incalzato. Un giorno che era a Versailles per recarsi al ca stello in abito di corte, la spada al fianco e le calze di seta, vede sulla piazza d'arme un carrettiere imbarazzato intorno il suo carro, e corre ad aju-tarlo. Questi gli fa mille ringraziamenti e ripiglia il viaggio con lui, cbe gli tiene dietro così che seuza accorgersi a forza di discorrere si trova al mattino a Parigi.
Saint-Simon avendo fatto vantaggiose speculazioni su) demanio in compagnia del conte di Redern, potè tener lusso e godere di quei piaceri che più gli andavano a grado. Allorché i suoi discepoli ebbero fatto di lui non solamente un grande uomo, ma altresì un profeta ed anche una specie di messia, per iscusarne i licenziosi costumi, tentarono creare per lui solo una teoria eccezionale, facendo passare le sregolatezze d'ogni maniera cui si era abbandonato per istudii di persona che trasgredisse i precetti morali per metterli alla prova. Se non che la morale ò già fatta da ben molto, di null'altro ha d'uopo che di essere messa in pratica fedelmente, e se è vero che Saint-Simon si lasciò talvolta trascinare da eccessiva curiosità, non solamente si piaceva di esperienze, ma era pur dominato dalla voglia di avventure. Intanto che seguiva questa via lubrica, studiava alla maniera dei grandi signori nella propria conversazione, discorrendo or con l'uno or con l'altro dei dotti di ogni classe dell'Istituto. A questa aggiunse l'istruzione dei viaggi, e percorse l'AHemagna e l'Inghilterra. Essendo di ritorno in patria, la sua mente dotata di grande forza induttiva sfogossi in più opere, che fece stampare o copiare e distribuire. Al quale spediente dovette ricorrere, perché i librai curavansi poco di opere che passavano inavvertite, in mezzo al tumulto del Consolato e dell'Impero, e il danaro guadagnato nelle vantaggiose speculazioni se n'era ito ben presto. Ridotto in una soffitta all'estrema miseria, scrisse parecchi di questi libri: nel 1802, Lettera d'un abitante di Ginevra ai suoi contemporanei; nel 1808, Introduzione ai lavori scientifici del secolo XIX, e Lettere air Uffizio delle longitudini; nel 1810, il Prospetto d'una nuova Enciclopedia, e nel 1811 Memoria sulla scienza dell'Uomo, e Memoria sulla gravitazione.
Saint-Simon aveva veduto nella rivoluzione fran. cese l'aurora d'un mondo; aveva compreso la necessità di ordinare in nuova maniera tutta la società, siccome le lettere e le scienze. I dotti che attirati dall'ingegno e trattenuti dalla magnifica ospitalità di lui, l'avevano ascoltato con piacere nel ricco appartamento, non lo seguirono nell'umile abituro, ed egli si vide da essi abbandonato.
Sopraggiunta la ristorazione del 1814, Saint-Simon concepì per poco qualche speranza, dej ose l'abito grigio che portava sempre per cagion d'eco nomia, e indossata una divisa fantastica di colonnello, andò fino a Lione incontro alla duchessa dtOrléans, della quale desiderava farsi cavalier id'onore. Nello stesso tempo si adoperò inutilmente pej entrare nella Camera dei Pari. Sdegnato coti dai dotti come dai politici, Saint-Simon si volse ai capitalisti; ed avendo ripigliato il suo titolo per cui poteva avere grande influenza sui liberali, ottenne l'appoggio di Laffitte, di Ternani e parecchi altri banchieri.
Saint-Simon, come quegli che era di rapida e fertile immaginazione, aveva bisogno di valenti scrittori per compilare le note che dettava in abbondanza; e peiò volle farsi intorno come un'officina nazionale, di cui Augusto Thierres e Maiguier, professore al Collegio Borbone, furono l'un dopo l'altro i letterati, Péclet scienziato ed Arnoldo Scheffer lo storico. Augusto Coni te, già allievo della Scuola politecnica, subentrò poi a questi egregi collaboratori, cbe andarjno via via allontanandoli a misura cbe si faceva maggiore la stravaganza del sistema sanBimoniano. Nel 1814 Saint-Simon pubblicò un opuscolo, il cui titolo ne mostra abbastanza il pensiero; Riforma della Società europea, ossia Della necessità e dei mezzi di unire i popoli d'Europa in un sol corpo politico, conservando a ciascuno la sua nazionalità. A Comte e Duuoyer scrisse lettere inserite nel tomo in del Censore europeo. Nel 1815 fece uscire il prospetto di un'opera che aveva ideata, sotto il titolo II difensore dei pro-prietarii dei dominii nazionali; due Professioni di fede, ed un'Opinione sui provvedimenti da prendersi contro la coalizione del 1815. Per mezzo di Fouché aveva egli ottenuto il posto di bibliotecario all'Arsenale ; ma non andò guari che perdette quest'impiego, unico suo mezzo di sussistenza, e di nuovo dovette rivolgersi ai grandi capitalisti, i quali si associarono per circa 30,000 franchi onde pubblicarne gli scritti. Se non che Saint-Simon aveva mal conosciuta la natura dell'appoggio ottenuto, e quando (1815) pubblicò la sua opera più importante, intitolata L'Industria, o Discussioni politiche, morali e filosofiche a vantaggio di tutte le persone dedite ai lavori utili od indipendenti, fu disapprovato dai banchieri, da lui dati per fautori delle sue dottrine, e dichiararono che accettandone le offerte avevano fatto atto di carità e non di adesione ai suoi sistemi. Il Politico é un saggio di rivista tentato nel 1819. L'Organizzatore fu l'anno di poi processato per delitto di stampa; ma il giurì lo assolvette. Tale processo mise in lume Saint-Simon per alcun tempo, ma poi ricadde nell'oscurità ed in tale miseria, che un giorno, colto da eccesso di disperazione, si sparò una pistola cbe lo rese cieco da un occhio. Tuttavia nei giorni di dolore vennero la prima volta a questo figlio del secolo xviii pensieri religiosi ; e compose il suo Nuovo cristianesimo, che però è ostile a tutte le comunioni cristiane, da lui considerate eretiche perché si dilungano più o meno dalla carità, che per lui ò la legge sola dell'Evangelio.
Vedi: Michaud e Villenave, Histoire du saint-simonisme, ecc. (Parigi 1847) — Fournel, Biblio• graphie saint-simonienne depuis 1802 jusquau 31 dicembre 1832 (ivi 1833) — Lechevalier, Religion saint simonienne, ecc. (ivi 1831) — Ozanam, Ré-flexions sur la doctrine de Saint-Simon (Lione 1831) — Nelken, Saint-Simon s neue Glaubenslehre (Aug.
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