Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALARIO
      ÌOòtì
      ussero, le famiglie perirebbero, l'offerta del lavoro dimiunirebbe, e quiudi si eleverebbe di prezzo.
      Avvi poi il lavoro dell'uomo, che dopo ano studio p ù o meno lungo, è capace di costruire le mura-g e di un palagio, di segare un tronco di albero in tavole regolari, di cucire degli abiti e cento altre siffatte cose. Questo lavoro è costantemente meglio pagato del primo, perchè non basta creare un uomo adulto per avere un uomo atto ad un mestiere; bisogna che egli abbia un certo grado d'intelligenza, e che la sua famiglia abbia fatto anticipazioni per istruirlo. Se i guadagni non corrispondessero a dette circostanze, la classe di questi operai diminuirebbe; la quale cosa farebbe elevare il loro salario ad un livello necessario, perchè la classe conservasse quel numero di esercenti di cui si ha bisogno.
      Ma, ritornando a favellare della prima classe degli operai addetti a lavori semplici che ogni uomo può eseguire, giova ancora osservare che, in onta che la condizione di vivere sia la sola richiesta perchè siffatti lavori sieno posti in circolazione, e in onta che il salario corrispoudente non si elevi sopra quauto è rigorosamente necessario per vivere, l'uomo, non nasce con la forza sufficiente a compire un lavoro qualunque. Questa forza, la quale si raggiunge all'età di quiudici a vent'anni, può essere considerata come un capitale che si è formato mediante un'accumulazione aunuale e successiva delle somme consacrate ad allevar l'ope-rajo. Le dette somme sono state accumulate dai genitori deIl'opemjo, e da coloro che Io hanno istruito, Bisogua dunque che anche questo semplice operilo guadagni un salario superiore allo stretto bisoguo della sua esistenza, ossia bisogna cbe guadagni per sostentar sè e la sua famiglia. Si osservi inoltre che i mezzi di esistenza degli operai non sono una quantità fìssa; essi variano secondo i climi edi costumi delle nazioni. Un operajo di Torino perirebbe di freddo e di fame col guadagno cbe basterebbe ad un operajo del Bengala. dove sono meno cari, e meno occorrono gli alimenti, le vesti, i piaceri. L operajo più povero di Torino non potrebbe fare a meno di una camicia. E se i proprii guadagni non gli permettessero di averne, certo è che rinunzie-rebbe al suo ingrato lavoro; e la sua classe diminuendo di numero, seguirebbe che il salario eleve-rebhesi al punto di permettevo a ciascun operajo di aver camicia. Avvi bisogni di tal fatta in tutti i gradi delle funzioni industriali, biaogai livellati dai costumi o dalle abitudini del paese, ed ai quali bisogna soddisfare. GÌ' intraprendi tori d'industria, per essere giusti, offrono agli uomini di cui si valgono un salario analogo alla loro posizione. Quando i bisogni degl'industriosi diventano eccessivi, i prodotti dei servigi industriali salgono ad un prezzo superiore alla loro utilità, l'acquirente fa per averli nn sacrifizio che eccede il piacere che prova nel consumarli; diminuisce la domanda che sene fa; scema la prosperità del paese. Ecco i danni che soffre una nazione, dove il lusso si è introdotto nella ellisse industriosa. Per un eccesso contrario, i produttori possono essere forzati a contentarsi di profitti appena sufficienti a conservar la loro esistenza , senza che ne possano gustar le dolcezze,
      , come avviene nell'Oriente , in Irlanda e altrove, sempre che le nazioni non uniscono all'arte di produrre la fermezza necessaria a reclamar buone leggi.
      Un ribasso nei profitti della classe che ba ricchezze o talenti obbliga a diminuire le spese, o al più cagiona la dispersione dei capitali posseduti da quella classe ! di gente. Ma nella classe la cui rendita non eccede , quanto è rigorosamente necessario all' esistenza ì ogni diminuzione di rendita è un decreto di morte. Perciò, quando un accidente fa cadere il salario dei lavori comuni, i governi si affrettano di soccorrere la classe indigente degli operai. Ma per difetto di senno nella scelta dei soccorsi, gli effetti sovente non corrispondono alle benefiche mire dei , governi. Bisogna cercar la cagione per la quale 1 cadde il prezzo del lavoro. S'è di sua natura durevole, i soccorsi momentanei e pecuniarii non rimediano a nulla; bisogna in questo caso fornire alle braoeia disoccupate una nuova e durevole occupazione, favorire nuovi rami d'industria, formare lontane intraprese, fondar colonie. Se la cagione dei salarii è momentanea, come sarebbe una cattiva ricolta, bisogna limitarsi ad accordare dei soccorsi agl'infelici operai. Devesi inoltre considerare che i detti salarii sono regolati da una convenzione tra l'operajo e il capo d'industria, dei quali il primo cerca ricevere il più, e il secondo cerca dare il meno ch'è possibile, e che in questa contraddizione il padrone ha un vantaggio indipendente dagli altri, che gode per effetto della natura delle sue funzioni. Il padrone e l'operajo hanno ugualmente bisogno l'uno dell'altro, perchè l'uno non può fare senza il soccorso . dell'altro ; ma il bisogno del padrone è meno immediato. Pochi ve n'ha, i quali non possano vivere molti mesi o anni, senza far lavorare un solo operajo; pochi operai v'ha che possano viver molte settimane senza lavoro. È ben difficile che questa differente posizione non influisca nel regolare i salarii. Il Sismoudi, per. migliorare la classe degli operai Spartendo dal principio che il ribasso del salario si volga a vantaggio degli intraprenditori, e che per un tal motivo agli intraprenditori e non alla società spetta di aver cura degli operai), propone cbe i proprietaria e gli intraprenditori sieno obbligati a mantenere per tutto l'anno gli operai nei loro territorii o nelle fabbriche. In pari tempo stranamente consiglia, perchè uu tale agio non permetta agli operai di moltiplicarsi oltre misura, ohe si possano impedire i loro matrimonii dai proprietarii e dagl'intraprenditori. Costringere una classe della società a pagare una mano d'opera quandoniun profitto può rimborsarla, egli è non avere alcun rispetto per la proprietà. Concedere un diritto sulla persona altrui, egli è un violare la proprietà più sacra. Altronde non è vero che gì'intraprenditori profittino del ribasso dei salarii. Il ribasso dei salarii, per. effetto della concorrenza, fa abbassare il prezzo dei prodotti ; profittano dunque del basso prezzo i consumatori dei prodotti, ossia l'intera società. Senza dubbio il Governo, quando lo può fare senza provocare alcun disordine., senza offendere la libertà delle transazioni, deve proteggere gl'interessi degli ope* rai, perchè essi sono meno protetti dalla natura^.ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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