Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALIdei carbonati, e fa passare ad uu grado superiore di ossidazione le basi che ne sono capaci, e cbe possouo in questo nuovo stato entrare iu combinazione cogli acidi; cosi il cloro trasforma i sali di protossido di ferro, di stagno, di rame, i sali di perossido; avvi in tal caso scomposizione dell'acqua, ossidazione del protossido e produzioue di acido cloridrico, ovvero scomposizione parziale del protossido e produzioue di perossido e di cloruro. In altri casi il cloro si unisce coll'ossigeuo. e produce un genere di acidi, in cui l'elemento negativo è rappreseutato sommariamente dall'ossigeno e dal cloro stesso.
      Il bromo ed il jodio, quantunque con forza minore. operano sui sali in maniera conforme a quello che fa il cloro. Molti metalli decompongono i sali secchi o disciolti, appropriandosi ora l'ossigeno dell'acido ed ora l'ossigeno della base. Il potassio ed il sodio decompongono a secco, coll'ajuto del calore, i sali dei metalli delle quattro ultime sezioni, riduceudone quasi tutti gli ossidi, e toglieudo l'ossigeno agli acidi, eccettuati l'acido borico e l'acido silicico; il potassio ed il sodio decompougouo anche i sali dei metalli delle due prime sezioni, trauue i borati ed i silicati, ma iu tal caso agiscono soltanto sugli acidi di questi sali. Le scom-posizioui di cui si tratta souo iu generale accompagnate da svolgimento di calore , e spesse volte anche di luce. Quaudo si conosce il grado di affinità di uu metallo per l'ossigeno si possouo prevedere i fenomeni che si mauifesterauuo per l'immersione di uu metallo iu uua soluzione salina. Così i metalli delle quattro ultime sezioni non agiscono sui sali delle due priuie ; i metalli della prima sezioue decompougouo l'acqua di preferezaal sale. Ma quaudo s'immerge in uua soluzione saliua, appartenente alle quattro ultime sezioui, un metallo ugualmente ad uua di queste sezioni, ma la cui affinità per l'ossigeno sia maggiore di quella del metallo compreso uel sale, allora avvi reazioue ; il nuovo metallo sotteutra a quello che ò iu dissoluzione e lo precipita. La reazioue si compie senza svolgimento di ossigeno, e la quautità di metallo che si discioglie è sempre in rapporto costante colla quantità del metallo precipitato. Per la detta ragione il ferro e lo zinco precipitano le soluzioui salice di quasi tutti i metalli delle quattro ultime sezioni; parimeute il rame precipita il mercurio, che alla sua volta può precipitare l'argeuto, 11 metallo precipitato cade qualche volta al foudo del vaso iu cui si opera, senza attaccarsi al metallo precipitante; ma per Io più si depoue sopra la superficie di questo, ricoprendolo di uuo strato cbe nou tarda a sottrarlo al contatto della soluzioue salina. Talvolta il precipitato è metallo puro, come il rame indotto dal ferro a precipitare; in altri casi è in lega col metallo precipitante, come l'argento nell'acero di Diana, quando si usa il mercurio a produrre il feuomeuo. La formazione di un simile involucro dovrebbe impedire ogui ulteriore scomposizione, se questa dipendesse unicamente dall'affinità; ma siccome la scomposizione continua sino all'intiera precipitazione del metallo disciolto, così l'affinità non è la causa unica del fenomeno; quindi a spiegare la continuazione degli effetti chi-
      mici si ammette l'intervento di uu'altra forza, quella dell'elettricità che debhe svilupparsi al coutaito dei due metalli. Le belle cristallizzazioni metalliche che si producono qualche volta in questa sorta di reazioui souo conosciute col nome di Alberi metallici (V.). Finalmente gli ossidi metallici, gli acidi {ossacidi e idracidi), il fos,uro e Varseniuro d'idrogeno, ì sa h, i cloruri, i bromuri, gli jod uri, i fluoruri, i solfuri, i seleniuri ecc. esercìtauo sopra i sali azioui più o meuo complesse, più o meno varie, di decomposizioni e ricouipoaizioui, semplici o molteplici, operate direttameute o indirettamente, o sia sull'acido o sull'ossigeno di esso, ovvero sul metallo ossidato osuirossigeno dell'ossido. Queste reazioui meritano di essere accuratameute esaminate.
      Gli ossidi e i Bali posti iu cou tatto fra loro e con acqua possouo reagire a temperatura ordinaria se il sale e l'ossido siauo ambidue solubili. ed a quella dell'ebollizione se siano o l'uno dei due od ambidue insolubili. Avvieue di rado che l'ossido si unisca al sale ; per lo più il primo o nou agisce sul secondo, o Io decompone; e questa scouiputi-zioue nou si opera d'ordinario se nou perché l'ossido si uuisce cou tutto l'acido o cou uua parte dell'acido del sale. Quando uu ossido si combina cou tutto l'acido di uu sale, ue risulta uu nuovo sale che rimane in dissoluzione, se solubile, o si preci pita, se insolubile, mentre l'ossido del sale decomposto rimaue libero , quando uou sia capace di uuirsi coll'ossido reagente, e questo uou sia iu eccesso. Così versando uu dissoluzioue di potassa ia uua dissoluzione di uu sale di piombo , avviene produzioue di un sale di potassa, che rimane di-sciolto uel liquore , e precipitazioue di ossido di piombo idrato, solubile in un graude eccesso di potassa. Qualche volta tuttavia uu ossido ha la proprietà di combinarsi cou tutto l'acido del sale, de componendo soltanto uua porzioue di questo, perché l'altra parte eutra in combinazione col nuovo > sale per produrre un sale doppio indecomponibile j dall'ossido reagente. Così versando un eccesso di ammoniaca iu uua dissoluzioue di solfato di magnesia, si ottiene un precipitato di magnesia ed un solfato doppio d'ammouiaca e di magnesia, che rimane nel liquore insieme coll'ammouiaca eccedente; é chiaro che in questa reazioue il solfato di magnesia si divide in due parti; che la prima ò decomposta dall'ammoniaca con precipitazione di maguesia, e che il solfato d'ammouiaca che ne risulta si combina colla secouda inalterata per formare con essa un solfato doppio d'ammouiaca e di magnesia, iudecompouibile dall'ammoniaca Quando poi uu ossido si uuisce soltanto con uua parte dell'acido del sale col quale è posto in contatto, allora ne risultano due sali di saturazione variabile; e però un sale acido potrà cangiarsi in sale neutro od in sale basico; un sale neutro diventerà necessariamente sale basico; uu sale basico ossia un sottosale si trasformerà in un altro sottosale contenente uu maggior eccesso di base.
      Gli ossacidi si comportano coi sali in modo somigliante a quello che fauno gli ossidi metallici, poicbò vi si uniscono raramente , e nel maggior numero dei sali non manifestano azione; o li decompongono appropriandosi in tutto od in parte i
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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