Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
SAfjI.I o SALLUVII
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il iittoraie dei Salii, finché giunse in Mars'glia. Ciò dimostra che i Liguri della Gallia o del paese all'O. del Varo diventarono noti ai Romaui col nomo di Salii ; e Strahone osserva che costoro, detti Liguri dai Greci più antichi, veùuero chiamati più tardi Celtoligii, il che serve pur a spiegare come Livio od il suo compeudiatore abbia chiamato i Salii, e Liguri (Transalpinos Ligures. Epit., 47) e Galli (Epit., CO) ; ed erano iufatti una razza mista di Galli e Liguri. 1 Salii erano gente bellicosa, fornita di milizie a piedi ed a cavallo, distribuite in dieci tribù o divisioni. Furono i primi tra i popoli transalpini soggiogati dai Romani (Florus. ni, 2). 1 Romani guerreggiarono lunga pezza coi Liguri all'È, del Varo e coi Salii all'O i dappoiché questi, essendo in possesso del Iittoraie, chiudevano ai Romaui la strada per la Spagna. Predavano per terra e per mare ed erauo tanto formidabili, che il pas-saggio per il loro paese era a mala pena sicuro per un grande esercito. Dopo ottantanni di guerra riuscì a stento ai Romani di procacciarsi uua via larga due chilom. per il transito di coloro che andavano ad assumere pubblici servigi Narra Livio (xxxi, 10) che nella seconda guerra puuica gl'Insubri, i Ce-nomani ed i Boi incitarono i Salii e gli altri Liguri a cougiungersi con loro; e tutti iusieine sotto Amilcare diedero l'assalto a Piacenza; né deve recarci meraviglia che tanto i Salii quauto i Liguri ed i Liguri misti abbiano pòrto ajuto ai uemici di Roma, perchè e Liguri e Galli Cisalpiui temevano egualmente le armi e le usurpazioni dei Romani. L'al-leauza con Marsiglia introdusse per la prima volta i Romani nel paese dei Salii; e nel 154 av, C. gli Ossibii ed i Deceati o Deciati, che stavano minacciando Marsiglia, furono sconfitti dal console Q. Opinato. I Salii o Salluvii non vengono nominati in questa oc< asione dagli storici, ed i Deceati e gli Oasibii, eh erauo certamente Liguri, possono essere state due tribù più piccole, inchiuse sotto il nome generale di Salii o Salluvii. Furono questi sbaragliati, nel 125 av. C., dal console M. Fulvio Fiacco; e nel 123 av. C. il cousole C. Sestio Calvino ne compiè il soggiogamento e fondò la città di Acque Sestie (Aquce Sextice, ora Aix) nel loro territorio.
Tolomeo (n, 10, § 15) novera Tarascona, Giano (tìlanum, oggi Saint-Remi), Arelate (Arelatum, Colonia Arelate, oggi Artes>, Acque Sestie (Aquce Sextice Colonia,oggi Aix) ed Ernagino(Ernaginum, oggi Saint Gabriel) fra le città dei Salii. Ma Tarascona, Giano, Arelate ed Ernagino restano tutte all'O. di Aix e di Marsiglia; si può quindi inferire che il pase dei Salii si è la metà occidentale del tratto tra il Faro ed il Rodano, e la Druenza ed il Mediterraneo. Le tribù all'È, dei Salii, gli Albici, i Suetri, i Nerusi, gli Ossibii ed i Deciati, ed altre ancora, p. e. i Commoni, erano forse inchiusi talvolta sotto il nome della nazione più potente dei Salii; ma non sembra esatta l'asserzione di Strabone, che fa estendersi i Salii lunghesso la costa di Antipoli. La spiaggia subito all'O. del Varo apparteneva ai Deceati ed agli Ossibii; e Plinio afferma che celeberrimi tra i Liguri Transalpini erano i Salluvii, i Deceati e gli Ossibii (Ligurium, celeberrimi ultra Alpes, Salluvii, Deciates, Oxibii, ih, 5), che sono appunto le tre tribù dei Liguri
Transalpini, i cui nomi s'incontrano nella st< ria della conquista romana di cotesto paese. Nell'elenco delle colonie di Plinio dell'interno della Nar-bonense, all'È, del Rodano, vi sono le Acque Sestie dei Salluvii (Aquce Sextice Salitiviorum), e noi possiamo dedurre che la dimora principale dei Salii
0 Salluvii fosse nel paese piano sopra Aix, e quinci per Arles. Attesa la vicinanza ai Greci di Marsiglia, devono essere stati i primi fra i Liguri o fra
1 misti Galli e Liguri, che abbiano sentito l'effetto della civiltà greca, e non vi può esser dubbio cbe la loro siasi incrociata colla greca razza. Possedendo la città di Arelate, alla cima del Delta del Rodano, avevano in loro potere la navigazione della porzione inferiore del fiume. La storia di questo valoroso e sfortunato popolo è assorbita dagli an-uali cruenti di Roma; e la razza venne probabilmente estirpata quasi dal console Calvino, che, dopo la conquista fatta di quel territorio, ne vendette gli abitanti.
Salii appellavansi in Roma i sacerdoti di Marte, incaricati della custodia nel tempio di Vesta dei sacri scudi (Salii, dal latino salio, saltare, danzare), e cautaudo iuni in onore di quel uuine. Costituivano uu collegio fondato da Numa Pompilio, il quale, durante una micidiale epidemia, aveva fatto sparger voce, esser caduto dal cielo nelle sue mani uuo scudo d'oro o, secondo altri, di bronzo, mandatogli dal dio Marte per la salvezza e couservazioue di Roma. Ed essendo intanto cessata o molto scematasi l'epidemia, volle Numa che, in segno di riconosceuza, alcuni giovani patrizi portassero solennemente l'aucile celeste per le contrade di Roma e ch'esso venisse anuualmeute onorato con feste e processioni. Temendo poi che tale palladio venir potesse furtivamente involato, ne fece far dodici affatto simili, affinchè fosse impossibile riconoscer quello al quale erano annessi i destini della città eterna.
Numa istituì il collegio dei Salii per custodire gli scudi fra' quali era il sacro. Sembra che fosse in origine di dodici sacerdoti, ma che Tulio Ostilio ne abbia duplicato il numero in conseguenza di un voto e d'una vittoria (Dionigi d'Alicarnasso, Antiq. rom., n, 18; Plutarco, Vitto di Numa, 13). La festa degli ancili cele bravasi in marzo di ogni anno e durava quattro giorni, quanti v'erano quartieri a Roma: i Salii ne percorrevano uno al giorno, e gli abitanti li banchettavano con somma lautezza, sicché tali banchetti passarono in proverbio: mliarcs epulce; portavano gli ancili nella mano sinistra e li battevano in cadenza con lance che tenevano nella destra. Per essere ammesso nel sacro collegio dovevasi essere di famiglia patrizia ed avere ancora viventi il padre e la madre: è noto che Marco Aurelio, poi imperatore, vi fu ammesso in età di otto anni.
1 Salii avevano esistito in collegio in molte città d'Italia prima che fossero stabiliti a Roma. Ercole aveva avuto i suoi Salii più anticamente di Marte. Negli antichi scrittori è fatto menzione di molti altri Salii, dei Salii palatini o quirinali, cbe facevano le loro cerimonie sul monte Palatino o sul Quirinale; dei Salii consacrati agli Dei del timoreLjOOQle
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