Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALINE
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      Fig. 5826 - Piano di una s:illoa del mezzodì della Francia.
      spiaggia, per quanto sia possibile , uniforme ed esposta ai venti del nord e dell'est che per essere più vivi e più secchi determinano in un tempo dato uua più rapida evaporazione. Giovandosi delle maree alte e basse, se ne trae partito si per l'introduzione delle acque, affine di empierne le vasche, quanto per l'estrazione delle acque madri superflue , allorhè abbiano deposto il sale; nel primo caso è utile l'alta marea, e dopo empite le vasche si chiudono, acciò le acque non ripartano col ribassare della marea; nel caso secoudo la bassa marea fornisce modo per concedere libero scolo alle acque già esauste di sale marino, e ricche di altri sali di cui non si vuole tener conto.
      La disposizione dei bacini o vasche è ordinata nel modo seguente: il primo è un vasto serbatojo in cui si fa giungere l'acqua salsa per mezzo di un canale e di una cateratta, e da cui l'acqua passa in tutti gli altri bacini per mezzo di piccoli canali di comuuicazione. I bacini sono divisi in un certo numero di scompartimenti da piccoli argini di terra; sono larghi e poco profondi, cosicchò le acque abbiauo grande superficie all'aria; il loro fondo è d'argilla per impedire che non trapelino nel suolo e non si disperdano. Tutti gli scompartimenti comunicano tra di loro, ma di tal maniera che l'acqua debba fare uu lungo giro per passare dall'uno all'altro scompartimento. L'acqua ò qualche volta costretta a percorrere un'estensione di tre a quattromila metri prima di giungere all'estremità di questa specie di labirinto.
      il lavoro delle saline incomincia d'ordinario col mese di marzo o d'aprile e fluisce col mese di settembre. L'acqua, nel grande serbatojo, si spoglia delle impurità e vi soggiace ad una prima evaporazione. L'acqua dei bacini, di mano in mano che svapora e diminuisce di volume, riceve nuova aggiunta da quella del serbatojo. Il sale è in procinto di cristallizzare quando l'acqua sia tinta di rosso,
      e spande un odore aromatico analogo a quello delle viole e in pari tempo un odore di materia animale putrefatta. Questa tinta, secondo le osservazioni di Payen, proviene da una moltitudine di animaletti che vivono in un'acqua salata della densità di 14* o 15° dell'areometro di Baumé , ma che muBalard.
      Il sale ottenuto con questo processo è bianco-grigiognolo, grigio o rossastro, secotrdo fi colore
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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