Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      1134 SALVATORE —
      se l'hanno; degli abitanti delle Filippine, che afferrano la mano o il piede di quello che vogliono salutare, e se ne sfregano il mostaccio; dell'Etiope ohe toglie la veste all'amico che incontra e vuole salutare, e se medesimo ne ricopre, lasciando cosi mezzo nudo l'amico; degli abitanti di Carmene in Àfrica, che incontrando altrui si pungono u*a vena e dànno a succhiare il proprio sangue all'amico o agli amici in cui si abbattono. Usauze tutte belle e buone ed energiche, e talune più ragionevoli delle nostre scappellate e de' nostri risibili inchini ; sicché gli usi sopraddetti, che taluni dicono barbari e strani, potrebbero e dovrebbero anzi praticarsi a tempo e luogo convenienti, quando pure vogliamo a forza seguire la moda di complimentarci ed ingannarci a vicenda.
      Termineremo questi brevi cenni con alcuni assiomi fondamentali della scienza del saluto odierno ne'popoli colti: che, cioè, la sincerità del saluto sia in ragione diretta della semplicità delle espressioni o degli atti diretti ad esternare il saluto medesimo, e in ragione inversa dell'affettazione e dell'esagerazione uel far questo adoperate; che quindi spesso il riso sul labbro, la stretta di mano, il picchiamento sulla spalla, il bacio in apparenza affettuoso nasconde il saluto di Giuda lscariote; che, per esser ragionevole, si dovrebbe diffalcare un novanta per cento ne' saluti, come quello che esprime parole vuote di significato, sentimenti contrarli affatto a quelli che l'uomo nutre entro a sè; che per ultimo rari saranno tra gli uomini i saluti sinceri, finché egoismo e ipocrisia si divideranno quasi tutto l'impero del mondo, relegata in un canto la virtù.
      Saggio e beato colui cbe ride in sè di tali inezie, spesso volute dall'orgoglio e prestate dall'umana viltà, e sa accomodarsi a queste pazze pretensioni, o, meglio, trattarle col disprezzo che meritano: e infelice quegli cbe la sorte sbalestrò in tale con dizione sociale da rendergli necesssario il simulare e il piaggiare coloro che nuli'altro meriterebbero che biasimo e noncuranza?
      SALUTO (mart'n ). — È l'omaggio che rendesi ad una nave, una fortezza, una città o un personaggio , facendo loro gli onori prescritti dai regolamenti. Si fa col cannone, col paviglione, colla vela e colla voce. Col cannone si saluta tiraudo un certo numero dispari di colpi di cannone uno dietro l'altro, e uno da un bordo, l'altro dall'altro alternativamente. Quando il saluto si dà tra eguali, pari è il numero delle cannonate da ambe le parti ; in caso contrario il superiore ne rende meuo. 1 saluti della vela e del paviglione non si rendono, ma quelli della voce e del caunone si rendono sempre. 11 saluto della voce, in guerra, si fa sempre passare alla banda. Sulle rade l'equipaggio passa alla banda e grida a tre riprese: Viva il re, ecc., secondo la nazione cui appartiene il vascello, e quando fu risposto grida un'altra volta. Per salutare colla vela l'ammiraglio in porto o sur una rada o in mare, i bastimenti mercantili abbassano i parrocchetti finché siano passati ; questo non si rende, come aon si rende neppure il saluto del paviglione, che si fa solo da una nave mercantile verso un ammiraglio.
      SALVERXE lANNA GIUSEPPE EUSEBIO BACONNIÈRE)
      SALUTO (art. tnil.). — Il saluto dei militari è differente da quello dei cittadini. Quando un inferiore incontra un superiore, deve egli il primo salutarlo portando la mano rovescia al capo, ma senza scoprirsi. Se è sotto le armi, saluta o portandole o pre-sentantole secondo il grado del capo; cosi se due corpi di truppa s'incontrano. In alcune solennità il saluto consiste in una o tre salve di moschetti Ed anche la bandiera quando avanza o retrocede, si saluta dai soldati e dagli ufficiali. Per ultimo, i generali, i principi ed i re si salutano tirando colpi di cannone.
      SALUZZO (geogr. e stor.). — Città capoluogo di circoudario nella provincia di Cuneo. Il circondario comprende i mandamenti di Barge, Cavallermag-giore, Costigliole Saluzzo, Moretta, Paesana, Rao conigi, Rnvello, Saluzzo, Sampeyre, Sanfront, Sa-vigliano, Venasca, Verzuolo e Villanova Solaro,oon una popolazione di 1^8,949 abitanti presenti all'ai timo censimento e 166,277 di popolazione legale residente. Puossi dividere in due parti distinte per la natura del clima, la qualità del suolo e il modo di coltivazione: luna comprende il tratto delle Alpi e delle successive montagne cbe dànno origine ai fiumi Po e Varaita, non che le rispettive loro valli ed influenti attigui e le colline formanti le ultime anella della catena de' monti; l'altra è situata totalmente in pianura, meno una non troppo estesa quantità di colline nel suo lato orientale. Due catene alpine, nelle quali torreggia il Monviso, attraversano il Saluzzese, il quale ha due valli principali. amendue transversali alle Alpi, una formata dal Po e l'altra dalla Varaita, amendue con molte vallicelle. Molti passi o col attraverso la giogaia alpina mettono dal circondario di Saluzzo in Francia. Ha parecchie miniere di ferro, piombo, argento, marmo, pietre da taglio, ardesie, argille,ecc. Molti laghi attorniano il Monviso ed alimentano il Po e la Varaita. Parecchi canali irrigano un'ampia distesa di praterie. Vario è lo stato dell'atmosfera; l'aria generalmente è secca nei monti e nelle colline, meno nelle valli ; umida perla maggior parte nella pianura. Le nebbie frequenti nel verno, 0 quale è piuttosto mite, quantunque lungo; moderati i calori estivi. Nel circoudario anni addietro trovavansi molti cretini: ora, grazie ai progressi della cività, sono di molto diminuiti. Abbondano le bestie bovine, le pecore e il pollame , e non mancano le api. La cacciagione ò copiosa nelle valli, nei terreni paludosi e nelle alte montagne. V'hanno nel circondario saluzzese parecchi forni da calce, mattoni e tegole, fabbriche di stoviglie, di olio di noce , di seggiole, di candele, di cappelli, ecc.; lauificii, concerie, tintorie, setificii, ecc. 11 commercio consiste principalmente nell'esportazione dei cereali , castagne, frutta, fieno, burro, vino, canapa, lana, legna, calce, tela, ecc., e nell'importazione del riso, dell'olio di oliva, ecc. Il capoluogo omonimo del circondario, Saluzzo, eoo 15,641 abitanti (16,237 di popolazione legale) sorge sul pendio di un colle in forma di un triangolo sferico dell'altezza di metri 600 sopra una baaedi metri 1200. La città era cinta anticamente di mura e di fortificazioni con larghi fossi, come scorge» tuttavia dai ruderi rimasti in alcuni siti. Fra i sa-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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Filippine Etiope Carmene Giuda Cuneo Barge Cavallermag-giore Costigliole Saluzzo Moretta Paesana Rao Rnvello Saluzzo Sampeyre Sanfront Sa-vigliano Venasca Verzuolo Villanova Solaro Alpi Varaita Monviso Saluzzese Alpi Varaita Saluzzo Francia Monviso Varaita Saluzzo Qle