Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      1174
      SANCIO I, RE DI PORTOGALLO - SANCONIATONEgnoso e irto di castelli fortificati. Stanchi di una lotta inutile, i due principi chiesero nel 1177 la mediazione di Enrico II re d'Inghilterra, il quale ordiuò che entrambi restituissero quanto avevano tolto ; aderirono essi alla sentenza, giurando pace per dieci anni, ma l'infransero la primavera seguente. Tutta la storia della Navarra riducesi a continue contese coll'Aragona e colla Castiglia, ed i suoi capi dovettero spiegare molto valore ed abilità per difendersi contro quei potenti vicini. Da Sancia, figliuola di Alfonso Vili di Castiglia, ebbe un figliuolo dello stesso suo nome (V. sotto), e due figliuole, Berengaria, sposata nel 1191 a Riccardo Cuor-di-Leone re d'Inghilterra, e Bianca, maritata a Tebaldo IH conte di Sciampagna.
      Sancio VII, il Forte, figliuolo e successore del precedente, nel 1154, morto a Tudela il 7 aprile 1234. Ridotto alle strette dai re di Castiglia e di Aragona, nemici ereditarli della Navarra, e abbandonato dal re d'Inghilterra, suo cognato, cercò l'amicizia degli Almoadi, dominanti allora a Cor dova. Saputa quell'empia alleanza, il papa Celestino III fulminò contro di lui una sentenza d'interdetto, rinnovata da Innocenzo III nel 1198. Non che sottomettersi alle censure della Chiesa, Sancio consegnò in mani sicure il governo de'suoi Stati, e recossi con alcuni amici alla Corte di Mohammed figliuolo di Jacub, affine di ottenere l'appoggio di quell'emiro, che reputavasi allora arbitro dei destini della penisola. Questo fu l'unico motivo del suo viaggio, e non, come asserirono alcune cronache posteriori, un preteso matrimonio tra esso ed una principessa mora. Durante la sua assenza Alfonso di Castiglia entrò nella Navarra e la conquistò intieramente. Sancio ritornò, portando seco null'altro che regali e promesse ; ma non ricuperò le perdute proviucie d'Alava, di Biscaja e di Gui-puscoa ; solo ottenne nel 1207 una pace mal definita , grazie all'intervento del clero. Allorché la Spagna fu minacciata d'una nuova invasione da Mohammed ben-Jacub, sacrificando alla fede cri stiana i giusti suoi risentimenti, si uni alla crociata posta sotto gli ordini dei redi Castiglia e di Aragona, e contribuì alla gloriosa vittoria di Las Navas (16 luglio 1212). Sancio mori ottuagenario, ultimo della schiatta d'Inigo, ed ebbe a successore suo nipote Tebaldo I di Sciampagna.
      Vedi : Moret, Anales de Navarra — Rosseuw Saiut-Hilaire, Hist. d'Espagne — Romey, idem.
      SANCIO I (biogr.). — Re di Portogallo, nato 1*11 novembre Un4 a Coimbra, morto il 27 marzo nella stessa città. Era figliuolo di Alfonso Henriquez , primo re di Portogallo, e di Mafalda, principessa di Savoja. Di quattordici anni intervenne alla battaglia d'Arganal ; scacciò i Mori dall'Alemtejo, liberò Elvas, e contribuì nel 1184 alla gloriosa vittoria riportata a Sautarem sugli Almoravidi. Tre giorni dopo la morte di suo padre fu coronato re a Coimbra (9 dicembre 1185). La conquista delle Algarve, fatta nel 1189 coll'ajuto di uua flotta di crociati inglesi, e perdute nel 1191 , é il più importante avvenimento militare del suo regno. Principe guerriero in gioventù, re pacifico in età matura, meritò i soprannomi di Povoador e di Lavra-dror datigli dalla storia; diede vivo impulso allaagricoltura, e fondò molti borghi e monasteri. Alfonso li, il maggiore de' suoi tre figliuoli, gli succedette.
      Vedi : Schoefer, Hist. du Portugal — F. Denis, Le Portugal nell' Vnivers pittoresque.
      SAN C1PPIRELL0 (geogr.). — Comuue in provincia e circondano di Palermo, con 3960 abitanti.
      SAN CIPRIANO (geogr.). — Due luoghi in Italia: S. C. d'Aversa, provincia e circondario di Caserta, con 4050 abitanti. — S. C. Picentino, provincia e circondario di Salerno, con 3^00 abitanti.
      SAN CLEMENTE (geogr.). - Comune nel circondario di Rimiui, provincia di Forlì, con 1681 abitanti.
      SAN COLOMBANO (geogr.). — Due luoghi in Italia: S. C. al Lambro, provincia di Milano, circondario di Lodi, con 6956 abitanti. — S. C. Certenoli, circondario di Chiavari, provincia di Genova, con 4146 abitanti : oltre al piccolo S. C. Bflmonte nella provincia di Torino, circondando d'Ivrea.
      SANCONIATONE (lat Sanchuniathon, gr. lrf/9»-vtaOwv) (biogr.). - Antico scrittore fenicio, le cui opere furono tradotte in greco da Filone Biblio,il quale visse nell'ultima metà del primo secolo del-l'èra cristiana. Un frammento considerevole della traduzione di Filone fu preservato da Euseoio nel primo libro della sua Prceparatio Evangelica. Le opinioni più opposte furono propugnate dai dotti intorno l'auteuticità e il valore degli scritti di Sanconiatone. Gli eruditi del secolo xvn, Scaligero, Grozio, Bochart, Selden e altri, li considerano quali avanzi genuiui dell'antichità più remota e spesero, o piuttosto sciuparono nou poca erudizione per teutar di conciliarli con le notizie del Vecchio Testamento. Le loro opinioni furono spinte all'estremo da Riccardo Cumberland vescovo di Pe-terboroug, il quale tradusse in inglese gli estratti d'Eusebio (Londra 1720) con osservazioni storiche e cronologiche, in cui asserisce che tutti i patriarchi antediluviani del Vecchio Testamento trovansi io Sanconiatone! I moderni dotti però hanno un'opinione ben diversa di Sanconiatone e dei suoi scritti; ma anzi che esponiamo le loro opinioni, sarà dicevole vedere quel che pensassero di lui gli antichi scrittori.
      Il primo autore che ne fa menzione è Ateneo, il quale parla (in, p. 126) di Sunietone (di qaesta variante nel nome diremo qualcosa più avauti) e di Moco come scrittori di cose fenicie (Coivamo). 11 secondo scrittore che Io mentova è Porfirio (de Abst.y ii, 56, p. 94), il quale dice che Sauconia-tone scrisse un'istoria fenicia (otvixut4j Wropfe) in lingua fenicia, tradotta in greco in otto libri da Filone Biblio. Somigliantemente sappiamo da Ed-sebio che Porfirio fece grand'uso degli scritti di Sanconiatone (naturalmente nella traduzione di Filone) nella sua opera contro i cristiani che non ci è pervenuta. In quest'opera egli chiamava Sanconiatone nativo di Berito (Euseb., Prcep. Evang.. i, 6, ecc.). Appresso viene lo stesso Eusebio, la cui attenzione par fosse primamente rivolta a Sanconiatone dalle citazioni in Porfirio. È evidente dal linguaggio d'Eusebio ch'egli aveva consultato la traduzione dello stesso Filone e che la sua conoscenza cou lo scrittore non era ristretta agli
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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