Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SANGALLO o SAN GALLO (A. GIAMBEKTI DA) - SAN GIACOMO DI COMPOSTELLA 1185
      palazzo a Savona, del quale suo fratello Antonio soprante8e all'esecuzione. Pel duca Valentino eresse il castello di Montefiascone, oggi distrutto. Asceso al trono Giulio II, San Gallo, indispettito perchè il nuovo pontefice, pel quale aveva già tanto lavorato, assegnava la fabbrica di San Pietro al Bramante, ritiroBsi col fratello a Firenze. II papa Io richiamò; ma non venendogli commesso alcun lavoro importante, ritornossene di nuovo in patria. Pietro Sederini lo impiegò all'assedio di Pisa, ove fecegli eseguire un ponte di costruzione ingegnosissima, cbe elevavasi per guisa da essere sempre al disopra del corso del fiume. Kitornò un'ultima volta a Roma, chiamatovi da Leone X, che voleva dargli la direzione dei lavori di San Pietro; ma dopo breve tempo preso dal mal della pietra, dovette tornarsene a Firenze, ed ivi in pochi giorni mori.
      Vedi : Vasari, ViteOrlandi, AbbecedarioCicognara, Storia della scultura — Ticozzi, Dizionario - Quatremère de Quiney. Dict. d'archi tecture.
      SANGALLO o SAN GALLO il vecchio (Antonio GIAtf-BERTI, detto da) (biogr.). — Architetto, fratello del precedente, nato a Firenze verso il 1450, morto nel 1534. Fu buono scultore in legno, come lo provano varii suoi grandi crocifissi; poi voltosi alla architettura, ajutò il fratello ne' suoi lavori. Quanto alle opere dovute a lui solo, citeremo la trasformazione in fortezza del mausoleo d'Adriano, la cittadella di Civita Castellana, le fortificazioni di Arezzo, la chiesa di Montepulciano, edifizio notevole per la perfetta esecuzione, e due palazzi destinati al cardinale Antonio del Monte. Dopo la morte di suo fratello, si consacrò intieramente alla architettura.
      Vedi: Vasari, ViteOrlandi, Abbecedario.
      SANGALLO o SAN GALLO il giovane (Antonio PICCONI detto da) (biogr.). - Architetto, uipote dei precedenti, nato a Mugello iu Toscaua, morto vecchissimo a Terni nel 1546. Studiò a Roma sotto gli zii, dei quali adottò il soprannome, e dopo la loro partenza supplì al Bramante, affetto da paralisi. La prima opera in cui si segnalò, fu la compiuta restaurazione del palazzo Farnese, divenuto, mercè sua e di Michelangelo , che vi aggiunse il sopraornato, uua delle maraviglie di Roma; poscia condusse a termine, al foro di Trajano, la chiesa della Madouna di Loreto, costruendovi la cupola, la prima in Roma a doppia stuoja, e dopo la morte del Bramaute e di Giuliauo da San Gallo ebbe da Leoue X la direzione della fabbrica di San Pietro, unitamente a Baldassarre Peruzzi. I torbidi politici ritardandone i lavori, era appena terminata l'abside quando il Peruzzi morì (1536). Sulla domanda di Paolo III, presentò al pontefice un modello in rilievo del monumento, giustamente criticato da Michelangelo; ma la morte gì'impedì di metterlo iu esecuzione, e lo stesso Michelangelo, suo successore, lo modificò profondamente. San Gallo spiegò grandissima attività nei molti lavori cb*egli ebbe a dirigere contemporaneameute in varie parti d'Italia e come architetto e come ingegnere militare, fra i quali annovereremo i principali : la cittadella d'Ancona, quella di Nepi, la fortrgea da basso di Firenze, le fortificazioni di Civitavecchia, di Perugia, d'Ascoli, i pozzi monu-Nuoya Encicl. Ital. Voi.
      mentali di San Patrizio a Orvieto; la facciata della chiesa dell'Anima, un'ala dell'ospedale Santo Spirito e l'intiera chiesa, la cappella Paolina e la sala regia del Vaticano ; il palazzo Sacchetti, terminato poi da Baccio d'Agnolo ; finalmente nel 1536 diresse le feste e compose le decorazioni e gli archi trionfali per l'entrata di Carlo V a Roma.
      Vedi : Vasari, ViteTicozzi, AbbecedarioQuatremère de Quiney, Vie des architectes.
      SANGALLO (da) Bastiano (biogr.). — Soprannominato Aristotele, nato a Firenze nel 1481 , morto nel 1551 : studiò pittura sotto Pietro Perugino e tralasciò poi la di lui maniera per assumere uno stile più moderno. Dipinse gran numero di Madonne ed altri quadri con distinto talento, ma gli mancava l'invenzione. Si diede quasi esclusivamente alla prospettiva, ed ebbe numerose occasioni di far in ciò conoscere il suo talento; le sue prospettive adornavano le strade, le sue decorazioni i teatri: ed il popolo, non avvezzo ancora a que' prodigi dell'arte, credeva poter montare su quei gradini, entrare in quei palagi, affacciarsi su quei veroni, cbe non erano che creazioni del pennello di Bastiano perle feste fattesi nell'esaltazione di Leone X, di Clemente VII, dei granduca di Firenze Alessandro e Cosimo I, nella venuta di Carlo V, ecc. Dotto nella teoria della prospettiva e nell'anatomia, godeva discorrere di tali scienze con certa sottigliezza e con modi sì autorevoli, che gliene venne il soprannome di Aristotele.
      SAN GAVINO MONREALE (geogr.). — Comune iu provincia e circondario di Cagliari, con 2844 abit.
      SAN GEMINI (geogr.). — Comune nella provincia di Perugia, circondario di Terni, con 2194 abitanti.
      SAN GENESIO (geogr.). — Comune nella provincia e nel circondario di Pavia, con 1364 abitanti.
      SAN GENNARO (geogr.). — Comune nel circondario di Nola, provincia di Caserta, con 3070 abitanti.
      SAN GERMANO (geogr.). - Più luoghi in Italia: S. G. in Terra di Lavoro, per cui V. Cassino. — S. G. Chisone, provincia di Torino, circondario di Pinerolo, con 1315 abitauti. — S. G. de' Berici, provincia di Vicenza, circondario di Barbarano, con 1399 abitanti. — S G. Vercellese, provincia di Novara, circondario di Vercelli, con 4776 abitauti.
      SAN GERVASIO (geogr.). — Comune nella provincia di Brescia, circondario di Verolanuova, con 1788 abitanti.
      SAN GIACOMO E FILIPPO (geogrX — Comune nel circondario e nella provincia di Sondrio, con 1609 abitanti.
      SANGIACCO (Sangiak scerif) (arald.). - Cosi chiamano i Musulmani la bandiera e lo stendardo sacro di Maometto, che alle volte suol portare con sè il gran visire, il quale chiamasi allora Veluti Moti-tachs, o rappresentante de) sultano. Questo stendardo, ch'era stato lungo tempo in potere dei sultani mammalucchi, fu fatto venire da Amurath III (V.) dalla Siria a Costantinopoli. Esso ridestò per poco l'entusiasmo degli Ottomani, agli sguardi dei quali fu esposto sovente in occasioni solenni e nei grandi pericoli del regno ( V. Band'era).
      SAN GIACOMO DI COMPOSTELLA o SANTIAGO (geogr). - Già capitale della Galizia in lspagua, cosi detta da Campus stella, perchè una stella additò, dieesi, XIX, 75
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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